24.

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È passata una settimana da quello che è successo con Matias, e ogni giorno mi sentivo sempre più in colpa guardando Kenan negli occhi.

Per non parlare del fatto di quanto fossi stata infastidita tutta la settimana dall'amichetta di Kenan, Leyla, che gironzolava per i corridoi.

Mi salutava pure quando mi incontrava.

Ogni volta che la guardo negli occhi penso al fatto che una volta Kenan amasse anche lei, e non riesco a farmene una ragione.

"Raquel!"

Mi risvegliai dal mio trans e trovai Alyssa sventolarmi una mano davanti al viso.

"Cavolo Issa scusa, stavo pensando" dissi.

"Sei sempre più distratta, sei sicura di stare bene?" mi chiese la mia amica.

Mi affrettai ad annuire.

"Sto bene, sono solo stressata. Devo andare adesso, viene a prendermi Fede ma ha allenamento, rischio di fargli fare tardi"

"Va bene, ci vediamo domani"

La saluto ed esco da scuola.

"Raquel?"

Che diavolo hanno tutti con me oggi?

Mi volto per incontrare lo sguardo di Leyla.

"Posso parlarti un attimo?" mi chiede la ragazza, sfoggiando un sorriso che dovrebbe trasmettermi tranquillità, ma che mi fa solo innervosire maggiormente.

Scusa Federico, questo è più importante.

"Si, certo"

Ne approfittai per studiarla meglio. Capelli biondi, occhi chiari...in pratica con me non centrava proprio nulla.

"Volevo parlarti di Kenan. Ci tengo a rassicurarti io stessa sul fatto che tra me e lui è finita al 100%, ci tengo a lui, ma solo come amico. Anzi, sono felice che ti abbia trovata perché l'ho visto davvero felice con te"

"Io...grazie, lo apprezzo"

"Spero che sia tutto apposto allora"

"Si certo" si, come no.

Lei sorrise io ricambiai.

"Ci vediamo in giro allora" mi disse.

"Certo"

La salutai e corsi letteralmente in macchina dal mio amico, è tanto se non mi ha già lasciata qui.

"Scusa, scusa, scusa!" dico entrando in macchina.

"Quando il mister mi chiederà perché faccio tardi, dirò che una peste adora farmi arrivare in ritardo" mi prese in giro mentre iniziò a guidare.

"Scusa, sono stata trattenuta dall'ex di Ken"

Lui si voltò a fissarmi.

"E che voleva?"

"Rassicurarmi sul fatto che tra di loro è finita, bho...me l'ha detto anche Kenan e non ho motivo per dubitare" dissi.

Lui annuì in accordo con me.

Arrivammo poco dopo alla Continassa, Fede scese dalla macchina alla velocità della luce.

"Ti odio Raquel" borbottava nel frattempo, constatando che i suoi compagni erano già in campo.

Ridacchiai e mi misi di lato, guardando il mio ragazzo concentrato sul suo primo amore, il pallone.

Rimasi un po' a fissare i ragazzi mentre facevano una partitella di allenamento.

Erano tutti tranquilli finché Kenan non fece per sbaglio una bruttissima entrata sulla gamba di Matias.

Aiah...

L'argentino rimase a terra tenendosi il ginocchio.

Mi avvicinai per vederli meglio.

"Kenan che cazzo!" sbraitava Matias dolorante.

"Non ti ho visto! Come facevo a sapere che eri dietro di me?!" si difese il turco.

Vidi gli altri avvicinarsi a loro per controllare le condizioni di Soulè, ma lui ridacchiava, come se ci fosse qualcosa da ridere.

"Sei incazzato vero? Lo hai fatto apposta...Raquel ti ha raccontato che l'ho baciata e adesso sei arrabbiato!"

Oh no. No, no, no, no.

"È passata una settimana amico! Non posso credere che ci pensi ancora. Puoi stare tranquillo, perché tra qualche giorno mi levo di mezzo" continuò lui, continuando a peggiorare la situazione.

Io e Kenan diventammo contemporaneamente dello stesso colore.

Bianchi come due lenzuoli.

"Scusami...che hai detto?"

Cazzo!

Senza te, non è abbastanza || Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora