17.

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"Finchè non partiamo non mi stacco da te João, puoi lamentarti quanto vuoi"

Ed eccoci qui, oggi è il giorno della partenza.

Negli ultimi giorni ho cercato di godermi tutto al massimo, perché so che gli unici momenti che posso passare tranquilla con il mio migliore amico, sono le vacanze.

"Sono 4 giorni che siamo sempre insieme, non mi offendo se non stai con me eh" disse scherzando il portoghese.

"Stai scherzando? Da domani non so quando sarà la prossima volta che ti vedrò" sospirai.

"Vieni qui" disse aprendomi le braccia.

Mi alzai dal mio letto per andarmi a sedere sul suo.

"Sono anni che facciamo così, non cambierà nulla. Io ci sono ogni volta che hai bisogno. E adesso c'è di nuovo Kenan a prendersi cura di te, giusto?" mi sorrise.

Certo, tornerò a Torino con Kenan, ma per me João era diverso, lo vedevo con occhi completamente diversi.

"Si, hai ragione..."

"Dai, aiutami a fare la valigia" disse poi.

Mi aiutò ad alzarmi e insieme iniziammo a preparare le nostre cose per tornare a casa, cioè...ognuno a casa sua.

Nello svuotare il mio armadio, trovai la maglietta che gli avevo rubato qualche giorno prima, la mattina in cui avevo dormito con Kenan.

"Credo che questa sia tua" risi.

"Tienitela, sta meglio a te"

Non me lo feci ripetere due volte, la piegai e la infilai in valigia.

"Comunque, qualsiasi cosa succede con Yildiz, devi raccontarmela, lo sai vero?" mi chiese poi.

"Certo, hai dubbi?" sorrisi.

Continuammo a chiacchierare mentre finivamo di sistemare le nostre cose. Poi, dopo esserci accertati che anche gli altri ragazzi fossero pronti, uscimmo per andare in aeroporto.

"Buongiornoo" feci un saluto generale.

"Buongiorno decisamente no" disse Federico imbronciato.

Lasciai gli altri parlare di calcio e allenamenti e mi avvicinai a Kenan.

"Ciao principessa" mi sorrise e mi diede un bacio a stampo.

"Tu sei quello meno turbato dal fatto che stiamo tornando a casa, vero?" chiesi, sapendo già la risposta.

"Esatto, perché so che ci torno insieme a te"

Sorrisi e scossi la testa.

"Vai da João per ora, so che cerca di non fartela pesare, ma mancherai tanto anche a lui" mi sussurrò.

"Si, lo so..."

Tornai ad avvicinarmi al portoghese.

"Mi abbracci?" gli chiesi.

"No" mi prese in giro prima di attirarmi contro il suo petto.

Appoggiò il mento sulla mia testa e mi parlò di nuovo.

"Ci vediamo prestissimo, te lo prometto"

Io annuii, poi si fece inevitabilmente l'ora di lasciarlo partire.

"Ok...mi scrivi appena atterri a Barcellona?" chiesi.

"Certo, ci sentiamo dopo. Ti voglio bene, fai la brava" mi sorrise.

Fece un veloce giro di saluto a tutti gli altri e poi, dopo aver recuperato le sue cose, si incamminò verso il suo aereo.

Io sospirai e tornai ad abbracciare Kenan.

"Adesso ci sono un sacco di cose di cui dobbiamo parlare io e te" mi sorrise il turco.

"Tipo?"

"Tipo...che tu torni a vedere le mie partite, ti voglio sempre lì. Poi, voglio che ricominciamo da zero, cancelliamo tutti gli errori e facciamo finta sia la prima volta che stiamo insieme" mi disse.

"Si certo, sono d'accordo. Voglio che torniamo ad essere felici Ken, insieme" dico ancora contro il suo petto.

Non potevo vederlo, ma sono sicura che stesse sorridendo.

@raquel.silva ha aggiunto un contenuto alla sua storia

silva ha aggiunto un contenuto alla sua storia

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Senza te, non è abbastanza || Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora