"Io non ci credo che siete riuscite a convincermi" mi lamento, mentre tengo la scatolina di un test di gravidanza in mano.
"È meglio essere sicure che non sia niente no? Non ci costa niente El"
Sbuffo.
"Si ok, dove sono i ragazzi? Vorrei tenerla per me questa cosa, lo sa solo Dusan"
"Tutti e quattro sono usciti a fare colazione, mi sono assicurata che Dusan li tenga lontani per un po'" risponde Alyssa.
Annuisco.
"Va bene, datemi un attimo"
Le ragazze mi lasciano sola solo il tempo di farlo, poi quando le richiamo mi abbracciano.
"Sono in crisi vi giuro" sussurro.
"Ci siamo noi, per qualsiasi cosa"
"Io vorrei Kenan qui...se il risultato fosse il contrario di quello che mi aspetto, non potrei gestirlo da sola" dico.
"Sicura che non vuoi che lo chiami?" mi chiede Lucia.
"No, no. Per ora devo vedere il risultato, e mal che vada ho bisogno di pensare, è una cosa grossa"
Entrambe annuiscono.
Sono ancora tremante e abbracciata a loro, quando il timer che avevo impostato sul mio telefono suona.
"No, non ce la faccio"
Stringo la mano di Alyssa, chiudo gli occhi e cerco di trovare un coraggio che assolutamente non mi appartiene.
Quando li riapro mi avvicino al lavandino e abbasso lo sguardo su quel cavolo di bastoncino che potrebbe cambiare tutta la mia vita.
Ho il cuore in gola.
Due linee.
D U E.
"Io...no..."
"Oh mio dio, Raquel" farfuglia Lucia.
Entrambe le mie amiche sono rimaste scioccate quanto me e hanno entrambe le lacrime agli occhi.
"Ragazze...che cosa faccio adesso..."
Se prima di tutto questo ero tranquilla perché pensavo che fosse impossibile, adesso sono completamente fottuta.
E scoppio a piangere (sai che novità).
Io. Aspetto. Un. Bambino. Da. Kenan.
"Cosa fai adesso? Ehm..."
Sempre di grande supporto Lucia.
"Deve parlare con Kenan" dice poi Alyssa.
"Non si prenderà mai questa responsabilità, magari 3 anni fa, ma non adesso. Non con me almeno" dico.
"Ma scherziiiii? Kenan? Con quello che prova per te pensi davvero che non si prenderebbe questa responsabilità?" mi dice Lucia prendendomi in giro.
"Intanto fatemi parlare con João, è come se fosse mio fratello e ho bisogno di lui in questo momento"
*
"Uno dei cornetti migliori che abbia mai mangiato, domani mattina ci torniamo insieme!...Raquel tutto bene?"
"Siediti, dobbiamo parlare"
João si siede accanto a me con sguardo preoccupato.
"Stai bene?"
Scuoto la testa.
"Devo dirti una cosa, e tu devi dirmi sinceramente cosa ne pensi, perché per me la tua opinione conta tantissimo"
"Ok certo, dimmi"
"Jo...sono incinta"
Lui sgrana gli occhi.
"Che cazzo dici...oddio, è di Kenan?"
"Si, e ti giuro, non so cosa fare"
"Piccola ovviamente la prima cosa che devi fare è dirlo a lui, solo dopo potrai davvero decidere cosa fare. Devi dirglielo il prima possibile, è anche suo figlio"
In questo momento ho bisogno di lui in generale, bambino o meno.
"Però adesso non so dov'è, la stagione è finita potrebbe essere andato in vacanza"
"No quando ci ho parlato mi ha detto che non sarebbe andato da nessuna parte quest'anno, quindi è ancora a Madrid. Va da lui e risolvete questa cosa insieme"
"Mi abbracci per favore?" gli chiedo.
Lui sorride e si premura subito di stringermi tra le sue braccia.
"Dimmi quello che vuoi, ma io sono felicissimo. Mi sento un po' come se stessi per diventare zio" ride.
"Ti correggo, stai per diventare zio, sei mio fratello, il sangue non conta"
"Basta fare la sentimentale, va dal tuo uomo. Ci pensiamo io e le ragazze agli altri, magari dico che hai avuto un problema e sei dovuta andare dai tuoi. Quando torni gliene parliamo, ok?"
"Ok" sorrido.
Il passo più importante sto per farlo adesso.

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Senza te, non è abbastanza || Kenan Yildiz
FanfictionRaquel Silva ha 18 anni ed è nata in Portogallo, ma ha passato gran parte della sua vita in Italia, a Torino. Durante le sue vacanze estive a Ibiza in compagnia del suo migliore amico di una vita, Joao Felix, si imbatte nell'ultima delle persone che...