42.

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"TU COSA?!"

"Issa! Abbassa la voce!"

"Hai baciato Hector Fort? Tu sei una donna pazza!" continua a strillare lei.

Sospiro.

"Non ne vado fiera, ma in questi due giorni in cui è stato qui mi ha trattata come una principessa e ha ammesso i sentimenti che prova per me. Mi ha fatto sentire bene. E poi..."

Mi interrompo, indecisa se continuare o meno.

"E poi?"

"Mi ha chiesto di andare a vivere a Barcellona appena finirò la scuola..."

"CHE COSA?!"

"Alyssa cazzo!"

La mia amica spalanca la bocca per lo shock e mi fissa come se avessi bestemmiato.

"E tu che gli hai detto?" mi chiede poi.

"Che ci avrei pensato. Ma non ho intenzione di lasciare la mia vita qui, non adesso almeno. Però cavolo, è come se per un attimo ci avessi pensato sul serio. E se stessi iniziando a provare qualcosa per Hector?"

"Ti correggo, tu provavi già qualcosa per Hector, e adesso lo provi di nuovo. Ci sta"

"Qualunque cose sia devo stroncarla sul nascere, viviamo troppo lontani e non ho intenzione di avere una relazione a distanza" dissi.

Lei annuisce.

"Mi dispiace che per un motivo o per un altro tu non possa avere mai un po' di felicità" mi disse poi la mia amica.

"Ci sono abituata, l'amore non è proprio cosa mia. Mentirei se ti dicessi che non ci sono rimasta male, sembra tutto così facile quando sono con Hector...ma ovviamente di facile non c'è proprio nulla"

Mentre parlavamo la porta dell'ingresso si spalanca e Leyla entra nel corridoio.

Ha un aspetto diverso però dalle altre mattine, i capelli biondi non sono in ordine come sempre e l'azzurro delle sue iridi è spento.

"Ma che ha?" mi sussurra Alyssa.

Faccio spallucce.

"Non ne ho idea. Vabbè vado che voglio riposarmi un po', stasera stadio. I ragazzi hanno gli ottavi di finale di coppa italia" sorrido.

"Okaaaay, a lunedì"

Le dò un bacio sulla guancia ed esco da scuola.

*

"Fattelo dire da me, quest'anno la vincono loro la coppa italia" dissi a Thessa mentre guardavamo i ragazzi in campo.

Siamo al minuto 65, stanno vincendo 3-1 e proprio adesso sta per entrare in campo Kenan.

Sbuffo perché non dovrei essere così felice di vederlo giocare, dovrei essere arrabbiata con lui, però cavolo...so che questo è il suo sogno e proprio non riesco a non essere orgogliosa.

E devo cercare di non scattare dalla sedia quando, al minuto 88, proprio il turco segna un gol spettacolare.

Thessa si volta a guardarmi e mi sorride.

"È bravo però" mi dice.

"Lo so. E so quanto ci tiene a esserlo, vorrei esserci io al suo fianco mentre realizza il suo sogno..."

Quando la partita finisce, ci incontriamo tutti quanti fuori.

Ignoro con tutte le mie forze Kenan che esce con un bellissimo sorriso sul volto e vado verso Dusan e Federico.

"Eiii, siete ai quarti!" sorrido.

"Diciamo che questa partita era facile, ora però dobbiamo concentrarci sul serio" disse Federico.

"Sisi adesso basta parlare! Andiamo a bere qualcosa per festeggiare?" chiese poi Dusan.

Alla fine ci mettemmo tutti d'accordo per vederci tra un'ora, e io so solo che devo correre a casa per prepararmi come si deve.

Per nessuno in particolare eh!

@raquel.silva ha aggiunto un contenuto alla sua storia

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Senza te, non è abbastanza || Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora