22.

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"Buongiorno bella mia, cosa ti innervosisce così tanto di sabato pomeriggio?" chiese la mia migliore amica rispondendo al telefono.

"Ieri sono stata tutto il giorno con Kenan e non ho potuto raccontartelo, ho conosciuto Leyla, la nuova ragazza della scuola"

Lei fece un'espressione stranita.

"Dove?"

"Indovina un po', è una vecchia amica di Ken. E per come lo guarda, se posso essere sincera, non mi piace per nulla" sbuffai.

"Vabbè erano amici no?"

"E io che ne so, sono sicura che lui non me lo direbbe se è qualche sua ex, per non farmi ingelosire" ragionai.

"Tranquilla Sherlock, lunedì indago. Ci faccio amicizia e fingo di essere qualche tifosa sfegatata della Juventus, magari riesco a farle dire qualcosa sul tuo turco" rise.

Risi insieme a lei, è più malata di me, se questo è possibile.

La ringraziai per il supporto psicologico e chiusi la chiamata.

Bene...ragionando questa Leyla potrebbe essere qualche sua ex storica, però perché rimanerci in buoni rapporti?

Non mi sembravano per nulla in imbarazzo quando il giorno prima si sono incontrati.

E se fosse stata importante per lui? E se lei lo conoscesse meglio di come lo conosco io?

Oh ma dai! Questa doveva apparire quando le cose vanno bene tra di noi?!

Respirai. Sono solo paranoica, stasera lo vedo, staremo insieme e sarà tutto come sempre.

La partita è alle 20:45, quindi è ancora presto.

Mi siedo sul divano e accendo netflix, una puntata di pretty little liars, mi calmerà.

Divoro una puntata dopo l'altra, finché non si fa l'ora di iniziare a prepararmi visto che Thessa sarebbe venuta a prendermi tra un'ora.

Prendo dall'armadio la mia maglietta della Juventus con il numero 15, che custodisco gelosamente, e la abbino a un paio di jeans.

Mi metto un po' di mascara sulle ciglia e mi sistemo i capelli.

Mentre esco dal bagno mi arriva contemporaneamente un messaggio da Thessa.

-"Scendi"

Prendo borsa e cellulare ed esco di casa.

"Ciao amore mioo"'la saluto entrando in macchina.

"Ciao bellissima" mi sorride.

Passo il tragitto a raccontarle le mie troppe paranoie, per cui ricevo qualche insulto meritatissimo.

Quando arriviamo ci incamminiamo ai nostri posti, nel mentre i ragazzi sono in campo a riscaldarsi.

Lei si premura subito di salutare suo marito.

Matias e Kenan, a bordo campo, mi notano nello stesso momento, alzando contemporaneamente le mani per salutarmi.

Si voltano entrambi per guardarsi storto.

Alzo gli occhi al cielo e torno a sedermi al mio posto.

"Soulè ha ancora una cotta per te?" mi chiese Thessa, che probabilmente aveva assistito alla scena.

"Bho, credo?"

A fine partita i ragazzi hanno vinto 1-0.

Sono felice, ma la mia testa è solo al mio ragazzo.

Saluto Thessa e aspetto che Kenan esca, ho bisogno di parlare con lui o impazzirò.

"Stellina" quasi sobbalzo, ero così immersa nei pensieri da non averlo sentito arrivare.

"Amore, ciao" gli getto le braccia al collo e lo abbraccio.

Saliamo insieme in macchina, e io quasi mi mangio le unghie, ci sto provando a stare zitta e non fare la pazza gelosa, ma non mi è facile.

"Ti posso chiedere una cosa?" dico.

"Certo, che c'è?"

"La ragazza di ieri...è solo un'amica o c'è stato qualcosa di più? Dimmi la verità, mi fido di te"

Lui sospirò e continuò a concentrarsi sulla strada davanti a sè.

"Non voglio avere segreti con te, e non avrebbe nemmeno senso. Siamo stati insieme per un po', è stata...una parte importante della mia vita. Ma questo non significa nulla, adesso ci sei tu e solo tu, amo te Raquel"

Alla fine ho sempre ragione.

"Perché vi siete lasciati?"

"Mi sono trasferito qui" disse soltanto.

"Ah, quindi probabilmente non ha nemmeno mai smesso di piacerti, solo che eravate distanti. E ora non più"

"Ma che dici? Secondo te ti avrei presentata come la mia ragazza se avessi ancora a che fare con lei? Sono andata avanti, con te. E lo sai bene tutto quello che ho fatto per riconquistarti"

E anche qui aveva ragione. Devo solo imparare a fidarmi di più di lui.

"Scusami...lo sai come divento quando si tratta di te" dissi abbassando lo sguardo.

"Ei" mi disse poggiando una mano sulla coscia, inducendomi a guardarlo.

"Ti amo, ok?"

Senza te, non è abbastanza || Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora