Sono appena arrivata a Madrid, e ho una paura immensa.
Non ho idea di come Kenan potrebbe prendere una situazione del genere.
Quando tolgo la modalità aereo dal telefono, trovo un messaggio di João.
-"Ho scritto a Kenan e ho finto di essere a Madrid in vacanza, gli ho chiesto di incontrarci e mi ha mandato la posizione"
"Sei il migliore, non so che dire"-
-"Ti voglio bene, in qualsiasi modo andrà, tu hai me. Buona fortuna"
Guardo la posizione che il mio migliore amico mi ha inoltrato, così so esattamente dove andare.
Ci vogliono circa 10 minuti prima di arrivare nel bar in cui si trova il turco, e il cuore mi batte ogni minuto più forte.
Alla fine mi prendo di coraggio ed entro, trovandolo seduto ad un tavolo con lo sguardo abbassato sul cellulare.
Mi fa sempre lo stesso effetto.
Respiro e mi avvicino al suo tavolo.
"Ciao, posso?"
Lui alza lo sguardo e mi guarda come se non credesse che potessi davvero essere lì.
"Raquel...che fai qui? Siediti"
Respiraaaaa.
"Mi dispiace di essere piombata qui, ma ti devo parlare, di una cosa seria Ken" gli dico, cercando di controllare il tremore nella voce.
"Si certo, andiamo da me però. Voglio che siamo solo io e te, va bene?"
Annuisco.
Saliamo insieme sulla sua auto e io ho un deja-vu della notte dopo il matrimonio di Alyssa.
Cerco di evitare per tutto il tragitto il suo sguardo e parlo il meno possibile.
Finalmente arriviamo in quello che suppongo sia il suo nuovo appartamento.
"Quindi è qui che vivi?" sorrido.
"Già, carino vero? Vieni, sediamoci"
Come dovrei iniziare un discorso del genere?
Potrebbe prenderla bene (e non so cosa faremmo dopo) o potrebbe prenderla male.
"Stellina, stai bene?"
Oh no, non ho ancora iniziato a parlare e sto già piangendo.
"Ken è...successa una cosa. Non so come la prenderai, ma sappi che in questo momento ho tanto, tanto bisogno di te"
"Dai mi fai preoccupare, dimmi che succede"
Ok, uno, due, tre.
"In questi giorni sono stata male psicologicamente, è inutile non ammetterlo ma averti lasciato di nuovo dopo la settimana che abbiamo passato insieme, mi ha lasciato un vuoto. E di conseguenza pensavo che stare male anche fisicamente fosse dovuto allo stress e non ci ho pensato più di tanto. Però Ken, non era stress...sono incinta"
Cazzo l'ho detto.
Prima riuscivo a capire che fosse preoccupato per me, adesso sul suo viso non leggo nulla. È impassibile.
"Ed è...mio?" chiede.
"Certo, non sto con un ragazzo che non sia tu da anni...dí qualcosa per favore"
Di nuovo silenzio.
Ora mi manda via, sicuro. Sono stata una stupida a venire, cosa mi ero messa in testa?
Si alza dalla sedia e mi dà le spalle.
Però...
"Kenan, stai piangendo?"
"Non ho mai pianto davanti ad una ragazza, non so che mi fai" sorride.
Ah ora sorride, quindi?
"Non credo si potrebbe spiegare a parole quello che sto provando in questo momento. Forse è anche poco dire che sono l'uomo più felice del mondo. Ti amo, non avresti potuto darmi notizia più bella, anche se inaspettata devo dire"
Mi abbraccia.
"Ma adesso...come facciamo? Sei sicuro di volerlo? Sei sicuro di amarmi ancora? Vuoi che torniamo insieme? Kenan-"
Mi zittisce con un bacio.
"Ascoltami, dovevo farla io a te la sorpresa, ma tu mi hai di gran lunga superato. Torno a Torino, torno a casa finalmente. Sono mesi che il mio agente parla con la società. È stata una bella esperienza, ma io lì sono cresciuto e lì voglio giocare. E poi...ci sei tu, sei il centro del mio mondo, adesso lo sarete entrambi" sorride e mi poggia una mano sulla pancia.
Troppe emozioni, potrei svenire da un momento all'altro.
"Non ci credo...sei serio?"
Annuisce.
"Torniamo a casa insieme, io e te. Noi tre in realtà"
"Non ti ho mai amato così tanto" sorrido.
"Come no?" si finge offeso.
"No mi dispiace, niente supererà mai questo momento"
"Ci sta"
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Senza te, non è abbastanza || Kenan Yildiz
FanfictionRaquel Silva ha 18 anni ed è nata in Portogallo, ma ha passato gran parte della sua vita in Italia, a Torino. Durante le sue vacanze estive a Ibiza in compagnia del suo migliore amico di una vita, Joao Felix, si imbatte nell'ultima delle persone che...