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Passare l'ora di matematica a scambiarmi messaggi con Hector, la faceva sembrare un po' meno noiosa.

"Ma chi è che ti scrive?" mi chiede Alyssa.

"Hector. Mi sono dovuta subire i dettagli del gol che ha fatto ieri tipo...10 volte? Però è così entusiasta che ha reso felice anche me. E non provare a rimproverarmi perché l'ho vista la chat con Andrea" rido.

Lei alza gli occhi al cielo e sorride.

"Si ma lui è il mio ragazzo, Hector cos'è?" mi prende in giro.

"Bhe, non è il mio ragazzo, non è il mio migliore amico perché se lo scopre João gli rompe il crociato...quindi non lo so"

"Però ti piacerebbe che fosse il tuo ragazzo, ehhh?"

"Ti odio" rido.

Il suono della campanella interrompe le nostre chiacchiere, finalmente posso andare a casa.

"Ci vediamo domani cuore mio!" saluto la mia amica e schizzo fuori dall'aula.

Contemporaneamente a me, anche Leyla esce dalla sua classe. Ora capisco perché a scuola era sempre strana ultimamente.

Mi avvicino a lei.

"Ei..." la saluto.

"Ciao Raquel"

"Volevo solo chiederti come stai, davvero" le dico.

Lei sorride anche se capisco che non è del tutto sincera.

"Sto bene. È inutile soffrire per cose che non possiamo controllare giusto? Tu come stai?" risponde.

"Sto bene grazie. Volevo solo dirti che non ho intenzione di tornare con Kenan, e mi dispiace che ti abbia fatta soffrire, ti capisco"

"Perché non torni con lui?"

Perché mi ha spezzato il cuore.

"Semplicemente non provo le stesse cose di prima, e sono stata chiara anche con lui, quindi...questa è la situazione" sorrido.

Lei annuisce.

"D'accordo, mi ha fatto piacere parlare con te" mi disse.

"Si, anche a me"

In fondo quella ragazza aveva sofferto come me.

La saluto e finalmente torno a casa.

Quando arrivai davanti la porta di casa mia, stavo rispondendo all'ennesimo meme della giornata mandato da Hector, quando per poco non inciampo.

Distolgo lo sguardo dal cellulare e vedo un mazzo di rose bianche (le mie preferite) poggiate davanti la mia porta.

Le prendo ed entro in casa.

Saranno qualche regalo di Hector? Ma poi quante sono?

1...2...3...

Sono 15. 15 rose bianche...

15 come...il numero di maglia di Kenan.

Prendo alla velocità della luce il bigliettino in mezzo ai fiori e lo apro con le dita che mi tremano.

«So che sei una persona attenta ai dettagli Stellina, quindi non credo di dover fare qualche tipo di presentazione. Ogni volta che ti vedo non riesco mai a dire quello che penso davvero, quindi perché non scrivertelo?
Nella mia vita ho fatto tanti errori, questo è sicuro, ma credo che niente sia stato peggio di lasciarti andare. Tu Raquel, con il tuo sorriso e i tuoi occhioni, sei entrata un giorno nella mia vita e mai avrei potuto pensare che saresti diventata così importante da desiderare che tu rimanessi con me per sempre. È un pensiero egoista probabilmente, perché in questo momento mi odi profondamente e non sono neanche sicuro che tu non abbia già bruciato questa lettera, ma avevo bisogno di dirti che ti amo. Ho già avuto le mie possibilità con te e le ho sprecate tutte, ma se tu riuscissi a perdonarmi, vorrei dimostrarti quanto io sia pentito di averti fatta soffrire, è una cosa che mi tormenta tutti i giorni. È vero, ho dovuto perderti prima di capire che sei l'unica ragazza che voglio, ma adesso lo so. E sono pronto ad aspettare, giorni, mesi, anni, quello che sia, ma con la speranza che un giorno tornerai da me e possiamo riprenderci il tempo perso. Un giorno ti ho detto che il mio futuro lo vedo incerto, non mi vedo nè sposato con una donna, né con dei figli. Ma se la donna fossi tu, e i figli fossero i nostri, non c'è altro che vorrei allora. Voglio un futuro con te, vorrei davvero poter passare tutta la vita con te. Perché tutto senza te, non è abbastanza. E vorrei che ci riflettessi anche tu, ruh eşim»

Cammino avanti e indietro per la stanza continuando a leggere tra le righe.

Sono commossa da tutto quello che ha scritto, perché so che per lui non sia facilissimo aprirsi.

Ma io non posso tornare con lui. Almeno non adesso.

Non ce la faccio, ho troppo paura di essere ferita di nuovo.

Senza te, non è abbastanza || Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora