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-No ma dai... Ma... Stai scherzando? Ti ha tenuto la mano per tutta la cena? Che tenero.- disse Ashley guardandosi allo specchio e ballando a tempo di David Guetta.
-Tenero un par di palle. Se la sorella lo scopre li fa a fettine e poi li vende spacciandoli per carne di vacca.- le rispose Sam seduta sul divano alla finestra fumando qualcosa di cui non capimmo la provenienza.
-Sssh, non urlate cazzo! Se vi sente sono spacciata sul serio.- mi alzai e presi una sigaretta. -Voglio una canna cazzo, anzi mi ubriaco, anzi mi ubriaco e mi faccio qualche canna così non penso. Sam, fammi fare un tiro di questa roba. Sono giorni che mi arrovello, giorni che non faccio altro che avere sensi di colpa, sono giorni che penso alle sue labbra al cioccolato e alle sue mani dietro la mia schiena e il suo profumo stupendo e... e... I suoi occhi. Mi ci perdo dentro ogni volta che li guardo. Sono cotta vero?-
-Ma nooo.. Tu cotta? È l'impressione... Sei più cotta della carne alla brace di tua madre.- disse Sam. -Che poi l'ho guardato meglio e credo che lì in Olanda abbia una grande meraviglia naturale.-
-Eh?- rispondemmo io, Ash ed Hilary.
-Si dai... Avete capito. Lì nei paesi bassi credo che abbia una... Come dire... Si insomma, è dotato.-
-Aaaah, ora abbiamo capito. Ma poi guarda tu cosa va a guardare. Questo dovresti chiederlo a tua sorella Chris.-
-Non credo che mia sorella mi riferisca i dettagli fisici del suo ragazzo Hilary. Anche se a volte da come lo guarda credo che le salga la libido a mille.-
-Ma la smettiamo?- disse Ashley ridendo. -Non spettegoliamo dai. Voglio solo sapere se sale a te la libido Chris.-
-Mmmmh... Forseee.- risero ed iniziarono a prendermi in giro e a farmi il solletico.

Mentre "giocavamo" entrò William in camera mia che ci guardò quasi con la bava alla bocca.
-Porca troia. Amo l'America, i genitori delle mie amiche, le mie amiche e soprattutto le mie amiche che giocano a fare la guerra con i pantaloncini.-
-Will sei un porco. Ma esci a scopare un po'.- disse Hilary.
-Quello voglio farlo con te.- rispose Will aprendo le dita formando una V e facendo muovere la lingua al centro. Hilary gli tirò un cuscino e ritornammo di nuovo tutte a scherzare mentre Will ci guardava.

La giornata passò in fretta ed andammo a casa di Seth per una festa a base di buona musica, erba ed alcool. Per noi era la festa ideale. Appena entrammo in casa Seth e James vennero a salutarci. Cominciammo a ballare tra di noi e a scatenarci.

Mentre ballavo andai all'angolo bar improvvisato, presi una bottiglia di Vodka e ne bevvi un lungo sorso. Mentre ballavo sentii delle mani sui miei fianchi, mi girai ed era la persona che non mi sarei mai aspettata di vedere: Jay.

Per le altre persone Jay era considerato un enorme ammasso di muscoli e bellezza sconfinata, per me, era la persona più dolce del mondo. Lui fu il mio secondo ragazzo "serio" ma non ero psicologicamente pronta per vivere una storia in quel momento. Credevo di potercela fare ma inconsciamente non facevo altro che fargli del male. Jay era sempre stato cotto di me, anche dopo averlo lasciato continuava a mandarmi fiori, accompagnarmi a scuola, mandarmi lettere ma io non ne volevo sapere. Quella storia finì quando lui partì per sempre per l'Europa ed ora me lo ritrovai dietro di me a ballare.

Pensai fosse un miraggio ma appena toccai il suo torace tonico capii che era lui in carne ed ossa. Restai senza parole e sperai con tutta me stessa che la cotta per me gli fosse passata. Mi abbracciò, un abbraccio forte e caloroso. Un abbraccio da amici.
-Cosa... Cosa ci fai qui?- gli dissi all'orecchio per farmi sentire meglio.
-Sei stupenda.-
-Tu sei sempre...-
-Sempre?-
-Sempre bello.- l'abbracciai di nuovo e gli sorrisi. Mi disse che tornò dall'Inghilterra per una piccola vacanza. Mi disse che ora era fidanzato e che era felice ed io lo ero per lui. Si meritava tutto il bene del mondo, tutto l'affetto che non gli diedi io.

Mentre ballavo con Jay sentii una mano sulla spalla ma non ci pensai. Dopo qualche secondo quella mano insistette e mi girai. Bruno era lì che guardava Jay con lo sguardo fisso e con la mascella tesa poi passò a fissare me. Lo guardai come per dire "cosa ci fai qui" ma lui non rispose.
-Balla con me.- disse Bruno.
-Si, vai, io devo andare via Chris.- salutai Jay e ritornai a Bruno. Mi prese la mano e mi portò via dal frastuono che c'era in casa.
-Chi è quello?-
-Sono fatti tuoi?-
-Si.-
-Non credo tesoro. Ora vado dentro.-
-Ad ubriacarti?-
-Si. Vai da mia sorella che è meglio.- ritornai dentro e lui mi seguì.
-Fai la gelosa?- disse alzando un sopracciglio.
-È un fatto di rispetto. O rispetti me o rispetti lei, anzi, visto che non hai le idee chiare fai una cosa, rispetta entrambe e vattene dalla nostra vita.-
-Non m'importa di tua sorella. Voglio te.-
-Dov'è lei?-
-Non è voluta venire ed è stato meglio così. Porca troia Chris, ti voglio!-
-Allora lasciala!-
-Non... Non voglio farla soffrire.-
-Bene, allora tu per la tua strada ed io per la mia.-
Quella sera non volevo pensare a niente, volevo solo ubriacarmi e divertirmi.  La serata proseguiva "bene" e non vedevo l'ombra di Bruno. Pensai di averlo ferito ma in fondo a lui non importava dei miei sentimenti, gli importava solo di Karen. Pensandoci ci restai malissimo e continuai la mia serata.

Samantha ed io ci sdraiammo sul tavolo grande della sala da pranzo di Seth pronte ad essere dei bellissimi ed ubriachissimi vassoi. Alzammo la maglietta ed Ashley e Hilary cominciarono a posizionare sulla nostra pancia dei bicchierini pieni di liquore. Vidi Bruno venire vicino a me e gli feci l'occhiolino, mi sorrise malizioso.
-Allooooraaa, chi vuole bere da questi stupendi vassoii?- urlò Ashley. Tutti urlarono e Bruno si mise vicino a me mentre Phil era dalla parte di Samantha. Hilary mi posizionò un ultimo bicchierino tra i denti.
-Datevi da fare miei cari e mi raccomando non usate le mani. Prontiii.. Via!-

Bruno prese il primo bicchierino che era alla fine della mia pancia, bevve in fretta e lo buttò e fece lo stesso con gli altri. Phil lo sorpassò di un bicchiere ma Bruno non mollò e ritornò in vantaggio. Arrivò all'ultimo bicchierino che era tra i miei denti e lo prese. Le nostre labbra si sfiorarono e il desiderio di baciarlo fu forte. Vinse quell'insulsa gara ed esultò con gli altri che urlavano. Mi alzai da quel tavolo e la testa mi girava forte. Presi un altro shot e andai a ballare. Bruno mi raggiunse e cominciammo ad avvicinarci.

Mentre ci avvicinavamo guardai a destra e a sinistra per assicurarmi che nessun'amica di Karen fosse presente. Sgranai gli occhi e nella mia testa iniziarono a formarsi scuse da dirle e giustificazioni senza senso. Lei era lì, Karen era lì.

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