20

120 6 0
                                    

Si avvicinò e mi tese la mano che strinsi. Aveva una stretta forte e decisa. Pensai che fosse davvero bellissimo. Mi guardai intorno cercando Will e James e li vidi allenarsi mentre chiacchieravano, erano una sorta di rassicurazione. Ritornai al ragazzo di fronte a me, mi sorrise, avrei voluto scappare a gambe levate.

-Piacere Jeremy.-
-Piacere mio, Christina.-
-Vuoi lavorare con qualche attrezzo?-
-Ehm... Non lo so. Scusa la timidezza ma... È la prima volta.-
-Prima volta?-
-Si, che vengo in palestra per fare sport.-
-Wow, non si direbbe, sei in forma perfetta. Complimenti.- sorrisi in segno di ringraziamento. -Vuoi lavorare su qualche parte del tuo corpo in particolare? Posso aiutarti io.- mi voltai per guardarmi allo specchio e non sapevo cosa rispondergli. Mi guardai le cosce ed improvvisamente mi sembrarono enormi come la pancia. Sgranai gli occhi e stavo per rispondergli "Si, voglio lavorare su tutto" ma mi interruppe prima che potessi dire qualcosa. -Per me non hai bisogno di lavorare su niente. Cosa vedi che non ti piace?-
-In verità ora che mi ci fai pensare ero venuta solo per sfogarmi ma.. mi vedo tutto enorme.-
-Sfogarti?-
-Si.-
-Ho quello che ti serve allora.-
-Grazie... Jeremy.- mi sorrise e mi fece segno di seguirlo.

Non so perché ma una parte di me mi suggeriva di fermarmi e non seguirlo. Era come se stessi facendo qualcosa di male, qualcosa di sporco nei confronti di Bruno.

La rabbia cominciò a riaffiorare di nuovo dentro di me e me ne fregai di quei pensieri. Prendemmo le scale ed andammo di sotto dove c'erano dei sacchi da box e un ring. Sorrisi ed immaginavo dove volesse arrivare.
-Quando sono teso o arrabbiato vengo qui e mi scarico un po'.-
-Non ho mai fatto una cosa del genere. C'è intendo su dei sacchi. Su delle persone l'ho fatto spesso.- rise.

Aveva una bella risata e un bel sorriso.
-Allora fallo prima su un sacco e poi "combattiamo" io e te.-
-Ma sei enorme rispetto a me.-
-Ti prometto che non ti farò male.-
-Mi fido?- annuì e mi diede dei guantoni. Mi fece vedere come dare pugni e calci a quel sacco gigante che pendeva dal soffitto. -Sei un... Personal trainer?- dissi mentre cacciavo fuori tutta la rabbia repressa.
-Si. Caspita sei incazzata forte. Chi è stato?-
-Meglio non parlarne.-
-Dovresti, guarda che combini.- mi fermai. 
-Ok, mi sento un po meglio. Grazie Jeremy.-
-Non vuoi combattere con me?- sorrisi.
-Va bene.- entrai nel ring e con me anche lui.
-Dai, fatti sotto. Vediamo se con me ci sai fare.-
-Ci so fare sempre.- dissi facendogli l'occhiolino.
-Hohoo.- feci per dargli un finto pugno ma lui si abbassò schivandolo.

Mentre scherzavamo dandoci finti calci e finti pugni "caricai" il braccio e la mia mano chiusa finì con tutta la sua forza sul suo viso. Quel pugno fu così forte che cadde a terra. Restai ferma per qualche secondo incredula. E poi senza accorgermene mi sedetti su di lui che era a terra con il labbro sanguinante.
-Oh. Mio. Dio.- dissi toccandogli il viso. -Oh mio Dio, oh mio Dio, oh mio Dio. Ti prego scusami. Non volevo colpirti così forte. Ahi mi fanno male le nocche porca troia. Scusami, scusami. Non.. non volevo.- Si alzò piano solo con il busto e mi guardò negli occhi mentre io mi concentrai sulle sue labbra. -Combino sempre guai.-
-Wow.- disse.
-Lo so, sono un disastro.-
-No.-
-No?- dissi confusa.
-I tuoi occhi.-
-Oh...- abbassai la testa, mi accorsi di essere su di lui e mi alzai in fretta.
-Vieni, ti serve del ghiaccio. Però devi dirmi dove posso trovarlo.-
-Cazzo, mani piccole ma una forza smisurata.-
-Scusami ancora.- mentre andavamo in una stanza con dei frigoriferi vidi Will e James venire verso di noi.
-Wow, Jeremy sei messo male.- disse James.
-Lo so.-
-Chris noi andiamo. Vieni dai.-
-Ehm, è stata colpa mia, resto un po' con lui e dopo prendo un taxi. Andate pure.-
-Va bene. Mandami un messaggio quando arrivi a casa.- annuii e diedi un bacio ad entrambi. Andarono via ed io feci sedere Jeremy, misi una bottiglina di acqua gelata sul suo labbro delicatamente.
-Sei fidanzata con uno di loro?- risi.
-No, sono i miei secondi fratelli.-
-Hai un sorriso stupendo.-
-Smettila.- dissi.
-Non ti piacciono i complimenti?-
-Non so come prenderli.-
-Sorridi e dì grazie.-
-Grazie.- dissi sorridendo.
-Chi ti ha fatto arrabbiare così tanto.-
-Un ragazzo.-
-Dovevi tirargli un pugno come quello che hai dato a me.- risi e mi sentii in colpa ed in imbarazzo.
-Si, forse hai ragione. Ora... ora dovrei andare.-
-Ti accompagno a casa.-
-No, non ti preoccupare.-
-Una ragazza bella come te non può camminare da sola, in pieno giorno. Potrebbero rapirti.-
-Smettila para culo.-
-Nessuna sconosciuta mi ha mai detto para culo.-
-C'è sempre una prima volta. Ora vado.- presi la mia borsa ed uscii dalla palestra.

Assomigli alla felicità.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora