Si avvicinò e mi tese la mano che strinsi. Aveva una stretta forte e decisa. Pensai che fosse davvero bellissimo. Mi guardai intorno cercando Will e James e li vidi allenarsi mentre chiacchieravano, erano una sorta di rassicurazione. Ritornai al ragazzo di fronte a me, mi sorrise, avrei voluto scappare a gambe levate.
-Piacere Jeremy.-
-Piacere mio, Christina.-
-Vuoi lavorare con qualche attrezzo?-
-Ehm... Non lo so. Scusa la timidezza ma... È la prima volta.-
-Prima volta?-
-Si, che vengo in palestra per fare sport.-
-Wow, non si direbbe, sei in forma perfetta. Complimenti.- sorrisi in segno di ringraziamento. -Vuoi lavorare su qualche parte del tuo corpo in particolare? Posso aiutarti io.- mi voltai per guardarmi allo specchio e non sapevo cosa rispondergli. Mi guardai le cosce ed improvvisamente mi sembrarono enormi come la pancia. Sgranai gli occhi e stavo per rispondergli "Si, voglio lavorare su tutto" ma mi interruppe prima che potessi dire qualcosa. -Per me non hai bisogno di lavorare su niente. Cosa vedi che non ti piace?-
-In verità ora che mi ci fai pensare ero venuta solo per sfogarmi ma.. mi vedo tutto enorme.-
-Sfogarti?-
-Si.-
-Ho quello che ti serve allora.-
-Grazie... Jeremy.- mi sorrise e mi fece segno di seguirlo.Non so perché ma una parte di me mi suggeriva di fermarmi e non seguirlo. Era come se stessi facendo qualcosa di male, qualcosa di sporco nei confronti di Bruno.
La rabbia cominciò a riaffiorare di nuovo dentro di me e me ne fregai di quei pensieri. Prendemmo le scale ed andammo di sotto dove c'erano dei sacchi da box e un ring. Sorrisi ed immaginavo dove volesse arrivare.
-Quando sono teso o arrabbiato vengo qui e mi scarico un po'.-
-Non ho mai fatto una cosa del genere. C'è intendo su dei sacchi. Su delle persone l'ho fatto spesso.- rise.Aveva una bella risata e un bel sorriso.
-Allora fallo prima su un sacco e poi "combattiamo" io e te.-
-Ma sei enorme rispetto a me.-
-Ti prometto che non ti farò male.-
-Mi fido?- annuì e mi diede dei guantoni. Mi fece vedere come dare pugni e calci a quel sacco gigante che pendeva dal soffitto. -Sei un... Personal trainer?- dissi mentre cacciavo fuori tutta la rabbia repressa.
-Si. Caspita sei incazzata forte. Chi è stato?-
-Meglio non parlarne.-
-Dovresti, guarda che combini.- mi fermai.
-Ok, mi sento un po meglio. Grazie Jeremy.-
-Non vuoi combattere con me?- sorrisi.
-Va bene.- entrai nel ring e con me anche lui.
-Dai, fatti sotto. Vediamo se con me ci sai fare.-
-Ci so fare sempre.- dissi facendogli l'occhiolino.
-Hohoo.- feci per dargli un finto pugno ma lui si abbassò schivandolo.Mentre scherzavamo dandoci finti calci e finti pugni "caricai" il braccio e la mia mano chiusa finì con tutta la sua forza sul suo viso. Quel pugno fu così forte che cadde a terra. Restai ferma per qualche secondo incredula. E poi senza accorgermene mi sedetti su di lui che era a terra con il labbro sanguinante.
-Oh. Mio. Dio.- dissi toccandogli il viso. -Oh mio Dio, oh mio Dio, oh mio Dio. Ti prego scusami. Non volevo colpirti così forte. Ahi mi fanno male le nocche porca troia. Scusami, scusami. Non.. non volevo.- Si alzò piano solo con il busto e mi guardò negli occhi mentre io mi concentrai sulle sue labbra. -Combino sempre guai.-
-Wow.- disse.
-Lo so, sono un disastro.-
-No.-
-No?- dissi confusa.
-I tuoi occhi.-
-Oh...- abbassai la testa, mi accorsi di essere su di lui e mi alzai in fretta.
-Vieni, ti serve del ghiaccio. Però devi dirmi dove posso trovarlo.-
-Cazzo, mani piccole ma una forza smisurata.-
-Scusami ancora.- mentre andavamo in una stanza con dei frigoriferi vidi Will e James venire verso di noi.
-Wow, Jeremy sei messo male.- disse James.
-Lo so.-
-Chris noi andiamo. Vieni dai.-
-Ehm, è stata colpa mia, resto un po' con lui e dopo prendo un taxi. Andate pure.-
-Va bene. Mandami un messaggio quando arrivi a casa.- annuii e diedi un bacio ad entrambi. Andarono via ed io feci sedere Jeremy, misi una bottiglina di acqua gelata sul suo labbro delicatamente.
-Sei fidanzata con uno di loro?- risi.
-No, sono i miei secondi fratelli.-
-Hai un sorriso stupendo.-
-Smettila.- dissi.
-Non ti piacciono i complimenti?-
-Non so come prenderli.-
-Sorridi e dì grazie.-
-Grazie.- dissi sorridendo.
-Chi ti ha fatto arrabbiare così tanto.-
-Un ragazzo.-
-Dovevi tirargli un pugno come quello che hai dato a me.- risi e mi sentii in colpa ed in imbarazzo.
-Si, forse hai ragione. Ora... ora dovrei andare.-
-Ti accompagno a casa.-
-No, non ti preoccupare.-
-Una ragazza bella come te non può camminare da sola, in pieno giorno. Potrebbero rapirti.-
-Smettila para culo.-
-Nessuna sconosciuta mi ha mai detto para culo.-
-C'è sempre una prima volta. Ora vado.- presi la mia borsa ed uscii dalla palestra.
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Assomigli alla felicità.
FanfictionLei, lui, le ingiustizie, le difficoltà, la vita. Due ragazzi con due sogni differenti, lui la fama, lei una vita normale. Si troveranno ad affrontare tutto insieme. Insieme, forse, saranno più forti del destino, dell'amor proprio, dei loro sogni. U...