Mi incamminai verso la macchina per andare a casa di Bruno. Ero decisa a farlo sul serio stavolta.
Indossai i miei occhiali scuri, misi in moto e dopo pochi minuti mi trovai fuori casa sua. Le lacrime avevano già inondato il mio viso e fatto sciogliere quel poco di mascara che avevo. Prima di scendere dall'auto mi controllai nello specchietto e si, avevo un aspetto orribile come ce l'avevo da un po' di tempo a questa parte.
Asciugai le lacrime, pulii gli occhi da panda con un fazzoletto, mi feci coraggio e scesi. Aprii il cancello con le chiavi che mi diede. M'incamminai verso la porta di casa ma una volta lì mi fermai. I dubbi ricominciarono ad assalirmi.
"E se farlo è sbagliato? Forse posso affrontare la distanza? Forse posso resistere ancora un po' al suo fianco. Però non è come prima, a volte sembriamo due estranei. Ma io lo amo."
Scossi la testa come per scacciare quei pensieri ed inserii la chiave nella serratura. Entrai in casa e chiusi la porta.
-Bruno? Sei in casa?- Andai nel salone ma anche lì non c'era nessuno.
-Bruno? C'è nessuno?- Andai in camera da letto e lo trovai sul letto con le cuffie e gli occhi chiusi. Mi sedetti sul letto ed aprì gli occhi. Tolse le cuffie e mi sorrise.
-Ehi, cosa ci fai qui?-
-Niente, devo parlarti.-
-Ahia! Non va bene questa frase. Perché porti gli occhiali?- si avvicinò e me li tolse, automaticamente abbassai la testa. -Ehi, hai pianto. Cosa c'è?- lo guardai e lui sorrise. Un sorriso triste, malinconico. Era come al solito bellissimo e mi disarmò. Tutto il discorso che avevo preparato qualche attimo prima scomparve, non avevo più parole da dire.
-Lo sapevo che prima o poi sarebbe arrivato questo momento.- disse toccandosi la nuca.
-Quale momento?-
-Quello in cui mi lasci.-
-Ah.- mi lasciò senza parole di nuovo. Aveva già capito. -Come hai fatto a capirlo?-
-Christina, prova a guardare il nostro rapporto in questo periodo. È arido o gelido. In qualsiasi modo tu voglia definirlo è così.-
-È colpa mia.- dissi fissandomi le mani.
-Sì, è colpa tua ma anche mia. Se siamo arrivati a questo punto è anche colpa mia. Non ti fidi ciecamente di me e non voglio discutere sul fatto che è passato tanto tempo da quello che successe ma sei così, porti rancore ed io non so cosa fare per convincerti a fidarti di me.-
-Forse io... Posso provare.-
-Stavolta sono io a dirti di no. Soffriresti e non mi va. Meglio soffrire una sola volta e non per tutto questo tempo. È quasi un anno non parliamo di tre mesi.-
-Ma io...- ricominciai a piangere. Tutto il coraggio scomparve. Non volevo, non volevo lasciarlo. Lui era tutto per me, la mia vita, il mio cuore e non si può vivere senza cuore.
-Ehi... Non piangere.- disse accarezzandomi.
-Come puoi essere così freddo?-
-Perché so che se cedessi non ti lascerei più andare via da qui. Lo sto facendo per te, perché ne soffri troppo e forse un giorno mi ringrazierai.-
-Ma io... Non ce la faccio.-
-Potremmo restare insieme ma ci lasceremmo comunque quindi vale la pena farlo adesso.-
-Ok.- all'improvviso mi sentii furiosa con lui. Mi alzai e feci per andarmene ma lui mi fermò prendendomi il braccio. Mi fece sedere sulle sue gambe e mi guardò negli occhi.
-Non essere arrabbiata con me. Se ami qualcuno non devi fargli del male ed io a te lo sto facendo e ne soffro.-
-Mi sento un egoista.-
-Non sei egoista, pensi a te stessa e fai bene. Vuol dire che ti ami.-
-Ma io amo anche te è che sono stanca di tutto questo fardello che ti porti dietro. Non riesco a sopportare tutto. Vorrei che tu fossi un ragazzo... Normale perché io ho bisogno della normalità... Ma... Non lo sei e io ti amo, ti amo tanto però hai ragione, amo anche me e tu ami te stesso e fai bene a seguire il tuo sogno. Non siamo fatti per stare insieme.-Dopo vari minuti di silenzio appoggiò la sua fronte contro la mia e vidi una lacrima rigargli il viso. Ricominciai a piangere anche io e lo baciai.
Mi baciò con ardore, con forza, con amore. Fu straziante. Era come se mi stessero strappando il cuore dal petto. Mi staccai da lui e lo guardai.
-Allora vado.- dissi.
-Ancora un po'. Lo sapevo che non sarei riuscito a farti andare via.-
-Ti prego. Non facciamoci più del male.-
Mi diede un ultimo bacio ed io mi alzai.
-Allora... Ci rivedremo penso... Un giorno... Chi lo sa.- disse ancora con le lacrime agli occhi.
-Si, chi lo sa. Buona fortuna per tutto. Per... La tua vita, l'amore, per il tour. Buona fortuna per tutto, te lo meriti.-
-Te lo meriti anche tu. Tanto.-
-Addio Bruno.-
-Addio Christina.-
STAI LEGGENDO
Assomigli alla felicità.
Fiksi PenggemarLei, lui, le ingiustizie, le difficoltà, la vita. Due ragazzi con due sogni differenti, lui la fama, lei una vita normale. Si troveranno ad affrontare tutto insieme. Insieme, forse, saranno più forti del destino, dell'amor proprio, dei loro sogni. U...