Ero vicino al muro con lui di fronte, mi baciò con passione, mi voleva. Mi prese le mani e le portò sopra la mia testa continuando a baciarmi. La sua lingua esplorava la mia bocca, il mio collo ed il solco dei miei seni. Mi spostai e gli feci capire che volevo spostarmi dall'ingresso. Mi posizionai di fronte a lui e baciandolo continuai a camminare alla cieca. Conoscevo bene casa mia e sapevo dove lo stavo conducendo.
Aprii la porta di camera mia e lo trascinai dentro. Chiuse la porta e si guardò intorno, mi sorrise e ritornò alla mia bocca. Gli tolsi la giacca nera e veloce sbottonai i piccoli bottoncini della sua camicia leggera. Toccai il suo torace liscio mentre gli baciavo il collo e lo sentivo fremere. Mi stringeva forte, le sue mani nei miei capelli e le mie dietro la sua schiena. Toccò piano il mio seno con la mano sinistra e con la destra sbottonò la camicetta per poi buttarla sul pavimento. Mi sentivo sexy con quei tacchi vertiginosi e mezza nuda. Lo feci stendere sul letto e mi tolsi la gonna facendola scivolare a terra. Mi sedetti su di lui e lo baciai, subito si mise sopra di me. Cominciai ad armeggiare con la sua cintura e riuscii a toglierla, sbottonai i pantaloni e lo abbassai con le mutande. Sorrisi, lo stavo davvero facendo o era tutto un sogno? Quei drink che bevvi iniziarono a fare effetto ma ero comunque lucida.
Mi tolse il reggiseno e con la lingua stuzzicava i miei capezzoli, scese fino all'ombelico e capii dove volesse arrivare ma lo feci ritornare alla parte superiore del mio corpo e mi tolsi le mutandine insieme alle scarpe. Entrò dentro di me piano ed ansimai. Cominciò a muoversi avanti e indietro prima piano e poi veloce. In quel momento mi sentivo bene e sicura di me, sexy e desiderata. Le mie mani sui suoi glutei lo esortavano ad andare più veloce e per lui ogni mio desiderio era un ordine. Mentre si muoveva veloce ero quasi al culmine.
-Oh Bruno!- dissi, per fortuna, a bassa voce mentre lui sorrise e si stese, sulla parte sinistra del letto, soddisfatto. Mi sentii sollevata dal fatto che lui non sentii quel nome, Bruno. Mentre cercavo di ricompormi, Jeremy mi prese per il braccio e mi baciò di nuovo.
-Sei bellissima nuda. Non vestirti.- gli sorrisi e mi distesi al suo fianco appoggiando la mia testa sul suo petto. Accarezzò i miei capelli solo con le punta delle dita e mi rilassai, senza nemmeno accorgermene, mi addormentai.Il mattino dopo, quando mi svegliai, Jeremy dormiva ancora. Lo osservai bene ed era davvero bellissimo. Il suo corpo statuario, i suoi occhi chiari, quei capelli castano chiaro, la sua dolcezza. Si, poteva essere un "esemplare" di uomo quasi perfetto ma i miei pensieri e soprattutto il mio cuore, ritornavano ad un nano da giardino con i capelli afro e la voce d'angelo.
Non sapevo se Jeremy, quella notte, fece finta di non sentire quel "oh, Bruno" ma sperai con tutta me stessa che non lo sentì. Mi sentii avvampare ed in imbarazzo.
Come potevo giustificare quella figuraccia? Era giusto giustificarla o dovevo solo ammettere la realtà dei fatti, e cioè, che ero innamorata cotta di Bruno? Mi ero appena svegliata e la mia testa già scoppiava. Vidi Jeremy muoversi e poi svegliarsi. Mi sorrise ed io sorrisi a lui.
-Buongiorno.- mi disse dandomi un bacio sulla guancia.
-Buongiorno a te. Senti... Dovrei farti una domanda.-
-Dimmi.-
-Ieri notte... Dopo... Si, insomma, dopo aver fatto quel che abbiamo fatto, ho detto una cosa ma ero un po brilla e non ricordo...- dissi mentendogli, volevo solo sapere se avesse sentito quella stupida esclamazione.
-Mi dispiace ma non ho sentito niente. Ero troppo preso da te per sentire qualsiasi cosa.-
-Ok, va bene.- dissi sollevata. -Vuoi farti una doccia?- cambiai subito discorso.
-Si, certo. Che bella questa stanza.-
-Grazie.- gli risposi sorridendo. -Vieni, ti indico il bagno. Presi il lenzuolo e lo portai con me coprendomi. Si mise le mutande e mi seguì. Sulla soglia del bagno mi colse di sorpresa e mi baciò.
-Vuoi venire con me? Ci facciamo la doccia insieme.- bussarono alla porta e chiunque fosse, mi salvò. Non ne avevo voglia, soprattutto perché avevo l'immagine fissa di Bruno nella testa.
-Vado ad aprire. Tu fatti la doccia tranquillo.- andai ad aprire coperta solo da un asciugamano che presi per coprirmi bene.
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Assomigli alla felicità.
FanfictionLei, lui, le ingiustizie, le difficoltà, la vita. Due ragazzi con due sogni differenti, lui la fama, lei una vita normale. Si troveranno ad affrontare tutto insieme. Insieme, forse, saranno più forti del destino, dell'amor proprio, dei loro sogni. U...