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Entrai in casa e mi guardai attorno. Quella era la casa che avevo sempre desiderato: muri bianchi, mobili moderni, tecnologia sparsa ovunque, una cucina meravigliosa ed ampia.

Andammo in salotto e c'era un grande pianoforte nero e bellissimo in un angolo. Posai la borsa a terra e mi sedetti sullo sgabello di fronte al piano, alzai lo sportellino e pigiai la nota più bassa.

-Che bella casa.- dissi suonando la scala musicale.
-Grazie. Cos'hai, che succede? Stavo per venire da te.-
-Ho... Ho detto a Karen di noi.-
-Cosa?- mi girai verso di lui ed aveva un'espressione dura.
-Ti prego, non avercela anche tu con me.- mi si sedette di fianco e mise il braccio intorno alle mie spalle.
-Non ce l'ho con te... È che avrei voluto dirle io di noi. L'ho lasciata.- sorrisi.
-Lo so. L'hai lasciata per me o perché non provavi niente? Oppure perché non te la dava?- rise ed appresso a lui anche io. Come si poteva non ridere sentendo quella risata.
-Secondo te non me la dava?-
-Oh, basta. Non voglio parlare della vita sessuale di mia sorella, anzi, della vostra vita sessuale.-
-L'ho lasciata per te, per noi. Perché mi piaci, da matti sai?- sorrisi di nuovo e gli diedi un bacio leggero sulla guancia. -Perché sei venuta qui? Ti hanno cacciata?-
-No, non avrei sopportato la faccia di mia sorella domani mattina. Ci siamo prese a schiaffi.-
-Wow, sexy, avrei voluto esserci.-
-Smettila scemo. Bruno, è un problema per te se resto qui? Se no vado in un albergo. Ho soldi a sufficienza.-
-Non dirlo neanche per scherzo. Sei mia ospite. L'ospite più gradita che io abbia mai avuto.-
-Cosa sono questi spartiti, canzoni nuove?-
-Si, e non le vedrai.- prese i fogli sul leggio e li portò in una camera.

Mi alzai e curiosai un po in giro. Poche foto su un caminetto moderno ritraevano lui e le sue sorelle, lui e suo fratello, lui ed i suoi genitori. Appena mi girai vidi un cane grande che mi scrutava e mi spaventai a morte pensando che potesse essere aggressivo. Per lo spavento salii sul pianoforte e quel cane mi venne vicino.
-Buono cagnolino. Non voglio farti niente, davvero, te lo giuro.- lui si mise su due zampe e poggiò quelle anteriori sull'estremità del pianoforte.

Capii che era buonissimo e scesi da lì dandomi della stupida. Appena scesi mi saltò addosso in cerca di carezze e di coccole e l'accontentai. Era il cane più dolce del mondo.

Mentre giocavo con quel cagnolone dolcissimo, finalmente, arrivò Bruno.
-Ehi, hai conosciuto il mio cane. Allora, Christina ti presento Geronimo, Geronimo ti presento Christina.-
-Sei bellissimo Geronimo. Ma dov'eri finito?-
-Non sapevo che avessi avuto ospiti e ho messo un po' in ordine. Vieni, ti mostro la casa e disfiamo la borsa.-
-Non c'è bisogno di disfarla tanto non starò qui a lungo, solo due giorni e mi tolgo dai piedi.-
-Puoi restare quanto vuoi però faresti meglio ad avvisare qualcuno a casa. Saranno preoccupati.- annuii e mi portò a fare il tour della casa che possedeva la camera da letto padronale collegata ad un bagno personale, due camere per gli ospiti, due bagni, una sala relax e una palestra. Era davvero la casa dei miei sogni.

Scelsi la camera più grande. Mi sedetti sul grande e comodo letto mentre Bruno aprì la borsa.
-Allora, vediamo cos'hai qui... Mmh, vestiti, vestiti, scarpe, trucco, caricabatterie, ancora vestiti, spazzolino. Manca la biancheria.-
-Posso farne a meno.-
-Davvero?-
-Si, a volte dimentico addirittura di metterle le mutande.-
-Sei tremenda. Vuoi farti una doccia?-
-Sei un bravo padrone di casa.-
-Solo perché sei la mia ospite preferita.- mi fece alzare dal letto e mi diede un bacio, un bacio lungo. -Finalmente posso farlo senza aver paura che qualcuno apra la porta e ci scopra. Ma cosa diavolo mi hai combinato, non mi riconosco più.-
-È l'incantesimo delle Anderson, facciamo questo effetto agli uomini. Tranne mia sorella che ha il potere di farli scappare quei poverini.- sorrise e mi ribaciò. -Ora vorrei farmi una doccia se me lo consenti.-
-Certo, fai pure. L'asciugamano è vicino alla doccia.- gli diedi un ultimo bacio ed entrai nel bagno. C'era una doccia grandissima ed anche una vasca idromassaggio enorme. Avevo voglia di un bel bagno ma non volevo disturbare.

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