Non faceva freddo eppure tremavo come una foglia. I suoi occhi mi scrutavano attentamente, era una tortura. Non sapevo cosa dire e cosa fare, avrei voluto andare via ma il mio corpo me lo impediva, mi imponeva di restare lì immobile a stare al suo gioco.
Inclinò la testa di lato sorridendo e continuò a fissarmi aspettando una mia risposta. Decisi di continuare a giocare a quello strano gioco anche se non potevo, anzi, non dovevo.-Ti piaccio?- dissi con falsa sicurezza.
-Si, te l'ho già detto due volte: mi affascini.- gli occhi fissi nei miei.
-Non dovrei piacerti.-
-Lo so, non dovresti, però è più forte di me.-
-Fattela passare Mars.- mi sorrise.-Da quanto tempo stai con mia sorella?- dissi iniziando a camminare.
-Dall'inizio di quest'estate.-
-Poco allora.-
-Si, poco.- si fermò.
-Perché ti fermi?-
-Non voglio ritornare dentro.-
-Potrebbe arrivare Karen da un momento all'altro.-
-Stiamo solo chiacchierando. Sei maliziosa Christina.-
-Dopo una rivelazione del genere sfido chiunque a non esserlo.- mi prese la mano e con il pollice accarezzò il dorso.
-Vieni, sediamoci di nuovo dov'eravamo.-Lo seguii senza dire una parola. Mi sentivo completamente sopraffatta da lui e dal suo modo di fare. Era la prima volta che incontravo un uomo così sicuro e così affascinante. I suoi movimenti lenti ma decisi, il suo modo di porsi, il suo senso dell'umorismo.
Cupido aveva lanciato il suo dardo e mi aveva colpito in pieno. Sapevo solo di dover reagire e mostrare la Christina forte e decisa e non la Christina timida e impacciata.
-Karen non mi ha raccontato molto di te e di tuo fratello.-
-Forse non voleva.-
-Perché?-
-Non lo so. Forse temeva di fare brutta figura. Nate ed io siamo un po'... strani.-
-Non è vero.- disse ridendo, sorrisi.Aveva una risata buffa, rumorosa e contagiosa.
-Mi dai un'altra sigaretta?-
-Ti fa male.-Lo guardai con gli occhi dolci e lui me ne diede una. La accesi e feci un tiro.
-Hope?- domandò guardandomi curioso.
-Eh?-
-Il tatuaggio con l'infinito e la parola hope dietro la schiena.-
-Ah si... infinita speranza, quella non la perdo mai, poi ho queste tre stelline sulla spalla che simboleggiano Karen, Nate e mia madre.-
-Mi piacciono.-
-Grazie. Devo farmene un altro.-
-Che cosa ti tatuerai?-
-Non lo so... forse "Bruno likes me" sul fondo schiena.- rise di gusto a quella battuta stupida.Era così spontaneo che non potevo far a meno di fissarlo incantata.
-Mi piace.- disse toccandosi la tempia con l'indice, forse un po' imbarazzato.
-Carino vero? Sono fantasiosa.-
-E i piercing?-
-Non li ho detti a mio fratello figurati se dico tutti i posti a te.-Alzò il sopracciglio.
-Ora sei tu il malizioso Mr. Mars.-
-Io? Noo.- sorridemmo.Iniziammo ad aprirci di più e a chiacchierare normalmente. Senza imbarazzi, guance rosse e doppi sensi. Mi fece ridere tantissimo, era un comico nato e mi aiutò ad uscire dal guscio. Iniziavo a mostrargli la vera Christina.
-Hai davvero rubato tutti quei vestiti?-
-Certo che si, mia madre si dispera.-
-E l'università?-
-Guardami dai, ti sembro il tipo?-
-Eehm... no, hai ragione.- risi.
-Mi piace quel suono.- disse spostandomi dei capelli davanti agli occhi.
-Quale suono?- risposi con il viso in fiamme.
-La tua risata.-
-Ricominci? Ma hai una ragazza fantastica che, oltretutto, è mia sorella e tu ci provi con me? Dovrei prenderti a schiaffi sai.-
-E perché non lo fai?-
-Beh... non vorrei rovinare quel bel visino che ti ritrovi.-
-Hohooo... sentila. Cosa vuoi fare?- disse bloccandomi le mani.
-Posso anche prenderti a calci.- dissi ridendo e cercando di liberarmi dalla sua stretta forte.
-Provaci.- Tolsi i piedi dall'acqua e cercai di alzarmi ma lui non mollava le mie mani.Per evitare di farmi muovere si mise quasi su di me e appena lo fece mi fermai e lui smise di ridere. Ci guardammo per qualche secondo e quei secondi avrei voluto non finissero mai. Mi accarezzò il viso con le nocche e i suoi occhi non si staccarono dai miei.
-Sai, devo lottare con tutte le mie forze per non baciarti in questo istante. Sei così... libera, dolce, forte e... bella.- repiravo a fatica.
-Ti prego...- "fallo, baciami" -Ti prego.. togliti, mi stai facendo male.- dissi.Intravidi nel suo sguardo un filo di delusione e nella mia testa continuavo a prendermi a schiaffi.
-Scusami, non mi ero accorto di essere su di te.-
Piano si tolse e ci ricomponemmo. Lo guardai e mi alzai.
-Vado... dentro.- annuì ed andai via.Quando entrai in casa vidi Karen arrivare e le sorrisi. "Giusto in tempo" pensai. Mi chiese dove fosse Bruno e glielo dissi. Restai lì seduta a fissarli dalla finestra. Vidi lui un po triste e forse scosso, vidi lei baciarlo, vidi chiaramente che la persona che volevo non potevo averla.
Seth si sedette vicino a me e mi accarezzò la schiena. Mi capì all'istante e mi diede un bacio sulla spalla, appoggiai la mia testa sulla sua.
-Ti piace tanto vero?- feci segno di si con la testa mentre guardavo Bruno.
-Tesoro, è...-
-E' il ragazzo di mia sorella, lo so, me lo ripeto in continuazione. Senti, dì agli altri che non mi sento bene e che vado a dormire.-
-Va bene, buonanotte.- gli sorrisi e mi chiusi in bagno. Mi feci una doccia fredda ed andai a letto."LUI E' IL RAGAZZO DI TUA SORELLA CHRISTINA, NON PUO' ESSERE TUO".
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Assomigli alla felicità.
FanficLei, lui, le ingiustizie, le difficoltà, la vita. Due ragazzi con due sogni differenti, lui la fama, lei una vita normale. Si troveranno ad affrontare tutto insieme. Insieme, forse, saranno più forti del destino, dell'amor proprio, dei loro sogni. U...