Sentii il campanello bussare che, brusco, interruppe il mio sonno.
Dopo il mio rendez-vous particolare con Bruno, passò una terribile settimana e mi ritrovai il sabato mattina a dormire fino alle 14:00 del pomeriggio a causa della mia insonnia notturna.
Andai ad aprire trascinando con me quella carcassa che chiamavo "corpo". Mi ritrovai davanti le mie amiche pimpanti più che mai, avrei voluto strozzarle. Vidi Sam che bussava come una forsennata alla porta di Steve e capii che avevano qualcosa in mente.
-Cosa diavolo volete a quest'ora?-
-Sono le due del pomeriggio signorina.- disse Ashley.
-Ma mangi? Ogni volta che ti vedo sei più magra.-
-Si mamma Hilary, mangio.-
-Non è vero, sta mentendo. Ma quanto ci mette ad aprire.-
-Sam, hai pensato che forse non è in casa?- risposi.
-Che palle, hai ragione.-
-Ma chi cazzo è che bussa così?- sentimmo Steve parlare da dentro casa sua, aprì con l'asciugamano in vita e tutto bagnato. Sam rimase a bocca aperta.
-Wow Steve, sei sexy.-
-Cosa volete?-
-Ti aspettiamo da Christina. Dobbiamo dirvi una cosa e dobbiamo nutrire questa specie di scheletro ambulante.- disse Sam indicandomi.Entrammo in casa e rimanemmo la porta un po' aperta per Steve.
-Dov'è Noah?- chiese Hilary.
-Si trattiene per un'altra settimana. Ha incontrato dei vecchi amici e vuole stare un po' con loro.-
-E tu lo fai restare senza problemi? Parliamo di Noah, non di San Francesco.-
-Lo so ma voglio fidarmi. Non voglio opprimerlo.- mentii. Mi sentivo così in colpa e più tardi l'avrei visto meglio sarebbe stato.
-Ehi, dove siete?- urlò Steve dall'ingresso.
-In cucina.- dissero tutte e tre in coro. Mi salutò con un bacio nella tempia ed avvolse le mie spalle con il suo braccio muscoloso. Era il mio secondo fratello ed io l'adoravo.
-Cosa dovete dirci? Muovetevi così ritorno a letto.- dissi disinteressata.
-Visto che mio zio è il socio del proprietario del Liquid, mi ha dato... I biglietti per staseraaaaa... Ci saranno un sacco di persone famose e noi potremo incontrarleee.- disse Ashley.
-Si ma... Diglielo.-
-Dirci cosa?- rispose Steve rubandomi le parole di bocca.
-Beh si... Ci sarà anche Bruno.- sgranai gli occhi ricordando quello che successe sulla spiaggia. In quei secondi, nella mia testa, si formò la scena di quello che sarebbe potuto accadere quella sera se l'avessi incontrato e non mi piacque per niente.
-Allora non vengo.-
-Tu devi venire per forza.- disse Sam.
-Ehi, pronto? Vi ricordate quello che vi ho raccontato sabato scorso?-
-Si, vi siete baciati ma ci dicesti che era tutto ok.-
-Beh, si vede che non lo è.- disse Hilary. -È magra da fare schifo, triste e guarda questa casa. Gli acari si moltiplicano a vista d'occhio.-
-Ho un idea!- le interruppe Ashley. -Noi sistemiamo la casa, la rimettiamo un po' a posto e tu Steve le cucini qualcosa. Hai bisogno di cibo Chris. Abbuffati. Aiutiamola a rimettersi in sesto e stasera verrai a quella maledetta festa perché lui capirà che non sei venuta per lui. Lui deve sapere che stai bene anche se avete avuto un incontro particolare.-
-Ma lo sa che non è così, lo sa che mi fa un certo effetto.- dissi.
-Allora lo faremo ricredere. Andiamo ragazze. Steve qualcosa di sostanzioso mi raccomando.-Vidi Steve guardare nei mobili ormai vuoti e ticchettarsi il mento con l'indice. Aprì il frigo e prese quello che era rimasto e cioè un'insalata, un hamburger, patatine, maionese e ketchup. Prese delle padelle ed accese la cucina. Mise le patatine nell'olio bollente mentre in un altra pentola cuoceva l'hamburger.
-Chris, prendi un piatto ed una...-
-No! Fai tutto tu.- alzò gli occhi al cielo e continuò a cucinare. Appena le patate e la carne furono pronti, prese un panino e lo riempì con questi ultimi ingredienti aggiungendo insalata e le salse. Mise il piatto con quel panino sotto il mio naso ma non ne avevo voglia. Per quanto potesse essere invitante, il mio stomaco rifiutava qualsiasi cosa.
-Mangia!-
-No!-
-Va bene, allora ti imboccherò con la forza.-
-Ok, ok. Mangio.- dissi sbuffando.Ne mangiai un boccone che portò al secondo e via discorrendo, lo stomaco mi si aprì all'improvviso e mentre dicevo a Steve quanto fosse buono, lo finii.
-Ora ti manca solo un bel ruttino a papà.- disse mentre mi picchiettava sulla schiena. Scoppiai a ridere ed un rumore uscì dalla mia gola, ridemmo entrambi a crepapelle.
-Faccio schifo.- dissi. -Ho fame.-
-Alla salute. Vado a prenderti qualcosa da me. Qui non hai niente, dovresti fare la spesa.-
-Si, lo so. Vai, vai a prendere qualcosa di buono.- andò via ed io andai dalle ragazze.
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Assomigli alla felicità.
FanficLei, lui, le ingiustizie, le difficoltà, la vita. Due ragazzi con due sogni differenti, lui la fama, lei una vita normale. Si troveranno ad affrontare tutto insieme. Insieme, forse, saranno più forti del destino, dell'amor proprio, dei loro sogni. U...