Il resto del Weekend lo passai con la mia famiglia e le mie amiche. Cenammo tutti insieme, raccontarono com'era New York, ci fecero vedere tutte le foto e i miei comprarono anche un regalo a tutte e tre le mie amiche. Furono contentissime ed anche io lo ero. Feci vedere loro la mia nuovissima borsa e i miei nuovissimi tacchi.
In quel weekend, anche se i miei ritornarono, Bruno non si perse d'animo e bussò alla porta ogni mattina, allo stesso orario con i fiori ed il caffè. Ormai l'avevo come abitudine e quando non poteva venire a causa del lavoro mandava Jackson, il fattorino del fioraio. Ci feci anche amicizia.
Un altro giorno iniziò. Alle 10:00 in punto bussarono il campanello e come al solito andai ad aprire io.
-Buongiorno principessa.-
-Hai intenzione di farlo tutte le mattine?- ma sfortunatamente per Bruno ero di cattivo umore.
-Fare cosa?-
-Venire a sbavarmi dietro.-
-Che c'è, è successo qualcosa? Noto nella tua voce un pizzico di rabbia.-
-Che potrei sfogare su di te.-
-Senti...-
-Vattene a fare in culo Bruno, prima che mi incazzi sul serio.-
-Ok, vado. Ciao amore mio.- presi i fiori ed il caffè ed aspettai che se ne andasse per chiudere la porta.
-Era Bruno?- chiese mia madre. -Lo stai facendo penare.-
-Se lo merita. La prossima volta impara a farmi del male.-
-Siamo umani, tutti sbagliamo.-
-Fanculo mamma. Ora se lo difende anche.- andai di sopra con passo pensante. Era davvero una brutta giornata. Vidi nei fiori quattro biglietti per una serata in discoteca che si sarebbe tenuta il sabato, li poggiai sul comodino, non avevo intenzione di andarci.
-Tesoro, c'è Hilary al telefono.- disse mia madre urlando per farsi sentire.
-Rispondo da qua.- ribattei io. -Pronto.-
-Dove cazzo hai il cellulare?-
-Boh, da qualche parte nel mondo.-
-Che c'è?-
-Niente, mi sono svegliata di cattivo umore.-
-Sabato c'è una festa al Glam. Ci sono tutti i vipssssss. Ci dobbiamo andare per forza, sto prenotando i biglie...-
-Non farlo!- dissi interrompendola.
-Perché?-
-Bruno me li ha già dati. Sono quelli per i posti vip.-
-Merda, amo quel ragazzo. C'è voglio dire, amo te che lo stai facendo sudare per perdonarlo.-
-Non ha capito che non può comprare il mio perdono.-
-Ma se sta facendo di tutto per te. Se potesse darti la luna te la darebbe.-
-Non mettertelo a difendere anche tu che succede una strage oggi eh...
-Non lo stavo difendendo. Calmati. Dopo andiamo tutte al centro commerciale a comprare qualcosa per sabato. Vieni?-
-No, non mi va.-
-Ok, fa niente. Ci sentiamo dopo.-
-A dopo.- il pomeriggio lo passai con Seth. Lui partì per il Canada per due mesi circa e si perse quasi tutta la storia tra me e Bruno. Disse che lesse qualcosa sui giornali ma niente di particolare, così decisi di fargli il quadro completo.
-Ti stai comportando bene. Continua così. Bello stronzo di un Mars.-
-Ehi, ho un'idea. Perché non mi aiuti a vedere se ho qualche vestito sexy per la festa di sabato? Tu ci verrai vero?-
-Puoi dirlo forte. Ho comprato una giacca di Yves Saint Laurent apposta. Non dirlo a nessuno ma... Era in saldo.- scoppiai a ridere.
-Mi sei mancato tanto.- dissi abbracciandolo e scombinandogli il ciuffo alla moda.Andammo di sopra e frugammo anche tra gli abiti di mia sorella ma non trovammo niente che facesse al caso per quella serata. Così chiamammo le ragazze avvisandole che saremmo andati al centro commerciale con loro. Arrivati lì cominciammo a darci da fare.
-Voglio qualcosa che sia fuori dal mio stile.- dissi guardando gli abiti appesi alle grucce.
-Se sei entrata qui dentro è tutto fuori dal tuo stile.- rispose Seth passandomi un abito rosso che subito scartai. -Vuoi essere sexy o elegante e raffinata?- mi chiese.
-Tutt'e due.-
-Io invece voglio essere solo sexy.- disse Samantha.
-Come al solito quindi.- le dissi facendole l'occhiolino.Presi per la maggior parte abiti neri ed andai a misurarli. Uno era troppo sexy, attillato e scollato e lo passai a Sam e gli altri erano troppo semplici. Misurai un abito nero molto stretto, scollato sulla schiena e con uno scollo sul seno. Era davvero bellissimo e mi ci sentivo a mio agio, lo immaginai con gli accessori e me ne innamorai. Lo feci vedere agli altri e subito mi dissero di comprarlo. Cominciai a camminare per il negozio scalza e con quel vestito per trovare gli accessori giusti. Presi una collana con dei piccoli diamantini, dei bracciali abbinati, ed una borsa che andasse bene con le scarpe nere che avevo a casa. Tutto perfetto. Per la prima volta dopo settimane sorrisi sinceramente e sinceramente fui contenta. Sam non poté comprare quell'abito troppo costoso e decisi di occuparmene io. Mi spogliai ed andai a pagare.
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Assomigli alla felicità.
FanfictionLei, lui, le ingiustizie, le difficoltà, la vita. Due ragazzi con due sogni differenti, lui la fama, lei una vita normale. Si troveranno ad affrontare tutto insieme. Insieme, forse, saranno più forti del destino, dell'amor proprio, dei loro sogni. U...