Quando le ragazze andarono via, Bruno era sempre lì, sul divano, che russava a più non posso. Andai a prendere una coperta per coprirlo e gliela posizionai sulle gambe. Era bellissimo mentre parlava nel sonno dicendo cose per me incomprensibili. Avrei voluto baciarlo, accarezzarlo e averlo nel letto con me ma poi ritornai sulla terra e tutta la rabbia che avevo nei suoi confronti ritornò a farsi sentire.
Ormai la situazione era questa: quando non pensavo a quello che aveva fatto, avevo tanta voglia di dimostrargli il mio amore. Poi ritornava nella mia mente quella stramaledettissima Emy, tutto svaniva e il mio cuore ritornava a rompersi. Ogni volta che provavo a raccogliere i cocci e rimetterli insieme piano piano, lui ritornava ed io restavo punto e a capo. Andai di sopra con la testa ed il cuore bombardati, una dai pensieri e l'altro dal troppo amore che avevo da dare ad un uomo che, però, non lo meritava e soprattutto non mi meritava. Mi spogliai ed andai a letto, chiusi gli occhi e tra le lacrime mi addormentai.
Il mattino dopo mi svegliai di scatto e trovai la colazione appoggiata sul comodino. Sul vassoio c'erano un croissant caldo al cioccolato, frutta, succo d'arancia, pancakes con scaglie di cioccolato, caffè macchiato con panna, dei fiori ed un biglietto. Lo aprii e strofinandomi gli occhi iniziai a leggerlo.
"Buon risveglio principessa, spero ti piaccia la colazione. È un modo per ringraziarti dell'ospitalità e penso che usufruirò anche della doccia, puzzo. Sei bellissima quando dormi. Ho passato due ore a fissarti mentre dormivi ed hai pronunciato il mio nome due volte. Un buon segno per me. Penso che quando ti sveglierai sarò ancora qui in casa tua quindi cercami e se non ci sono verrò presto a trovarti. Ti amo."
Infuriata presi il mio caffè macchiato ed andai a cercarlo. Sentii il rumore della doccia chiudersi ed entrai in bagno. Lo guardai ed era tutto nudo, arrossii. "Smettila Christina, come se non lo conoscessi" pensai tra me e me. Si coprì in fretta, capii che anche lui si sentì in imbarazzo.
-Buongiorno.- disse dandomi un bacio sulla guancia. L'odore del mio bagnoschiuma sulla sua pelle liscia era un qualcosa di straordinario.
-Cosa diavolo ci fai ancora qui?-
-Volevo solo lavarmi, mettere apposto ed andarmene per poi ritornare domani mattina.-
-Forse non hai capito che per me è inutile che ritorni.- si avvicinò e mi strinse a se. L'acqua che aveva sul petto fu asciugata dalla mia maglietta, cercai di spostarmi ma cedetti e restai lì a fissare i suoi lineamenti perfetti ma evitai gli occhi. Non avrei potuto affrontarli.
-Forse non hai capito che fin quando non mi guarderai negli occhi e mi dirai che non mi ami più, non mollo. Ho sbagliato e voglio rimediare. Non voglio avere il rimorso di non aver fatto il mio meglio per riconquistarti. Tu sarai di nuovo mia.-
-Si, certo. Se ne sei convinto tu, lascerò che ti annoi da solo. Almeno così te ne andrai senza drammi.- dissi riuscendo ad affrontarlo. -Bruno, ricordati che la stronza che ero è ritornata. L'hai tenuta buona ma ora è qui.-
-Fai quello che vuoi amore mio, tanto non mollerò. A meno che tu non mi dica quelle cinque paroline.- si avvicinò al mio orecchio ed il mio cuore accelerò. -Io. Non. Ti. Amo. Più.- disse sussurrando con tono di sfida, sapeva che quelle parole dalla mia bocca non sarebbero mai uscite guardandolo in quegli occhi profondi e bellissimi.Mi staccai da lui e lo guardai male.
-Attento Bruno, posso essere molto cattiva con le parole quindi sei ancora in tempo per tenerti a riparo. Sei fortunato a non conoscere quel lato di me, molto fortunato.- iniziò a canticchiare facendo finta di non ascoltare ed i miei nervi stavano per esplodere. Si tolse l'asciugamano dai fianchi e mise i pantaloni. Restò a petto nudo mentre lavava i denti perfetti con il mio spazzolino, feci finta di niente ma stavo per impazzire.La voglia di baciarlo era tanta e lui lo sapeva. Lo cacciai via dal bagno per lavarmi ma lui entrò di nuovo prima che chiudessi la porta a chiave.
-Bruno, vattene. Non ce la faccio più.-
-A fare cosa? A resistermi?- alzai gli occhi al cielo e mi spogliai di fronte a lui. Arrossì e senza farmi vedere sorrisi vincitrice e soddisfatta. Aprii l'acqua della doccia e mi ci misi sotto. -Hai un corpo perfetto, lo sai?- feci finta di non sentire e gli diedi le spalle. Mentre lavavo via la schiuma dai capelli sentii le sue mani calde e grandi sui miei fianchi. Sobbalzai e deglutii.
-Bruno, vai...-
-Mi manchi, mi manca tutto di te.- disse sussurrando. -Mi manca il tuo corpo, le tue gambe, i tuoi fianchi, la tua schiena, il tuo collo.- ogni parte del corpo che pronunciava, lentamente la accarezzava con la punta delle dita. Era una dolce tortura. Mi fece voltare e ci ritrovammo occhi negli occhi ma io subito distolsi lo sguardo. -Mi manca il tuo ventre, il tuo seno, il tuo viso, la tua bocca e la tua splendida voce, il tuo naso, i tuoi capelli lunghi e i tuoi occhi azzurri. Mi manca il tuo senso dell'umorismo, la tua forza e il tuo modo di amarmi e di amare le persone. Nessuno mi ha mai amato come hai fatto tu, senza mai negarmi niente e senza mai nasconderti. Ti sei mostrata per quello che sei senza paura e le emozioni che mi hai regalato tu, prima di conoscerti, non le avevo mai provate.- mi baciò il collo e mi irrigidii.
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Assomigli alla felicità.
FanfictionLei, lui, le ingiustizie, le difficoltà, la vita. Due ragazzi con due sogni differenti, lui la fama, lei una vita normale. Si troveranno ad affrontare tutto insieme. Insieme, forse, saranno più forti del destino, dell'amor proprio, dei loro sogni. U...