Capitolo 251

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POV di Tessa.
"Se non dobbiamo parlare del matrimonio, allora vado a farmi la doccia. Kimberly vuole andarsene alle otto e sono già le sette." Dico ad Harry. È seduto sul bordo del mio letto con i gomiti poggiati sulle ginocchia.
"Vuoi ancora andarci?" Sbuffa.
"Sì. Te l'avevo già detto, ti ricordi? È per questo che sei voluto venire, così non sarei andata da sola." Tiro un cassetto del comò e prendo un paio di mutande pulite e reggiseno a completo.
"Non è l'unica ragione per cui sono venuto." Si difende. Alzo un sopracciglio, sospettosa, e lui alza gli occhi al cielo. "Non ho detto che non è una ragione, ma non è l'unica."
"Vuoi ancora venire, giusto?" Chiedo.
"No, non sono mai voluto venire, ma se tu ci vai, allora anch'io."
Annuisco e lascio la stanza con i vestiti puliti in mano. Lui non mi segue in bagno. Mi sorprende scoprire che stavolta avrei voluto lo avesse fatto. Non so in che posizione siamo al momento. So che è incazzato per Zayn e io sono dispiaciuta perché mi sta di nuovo nascondendo cose, ma più di tutto, sono entusiasta che sia qui e non voglio sprecare il nostro tempo a litigare.
Mi avvolgo un asciugamano intorno ai capelli per tenerli all'asciutto, non ho tempo di lavarli e riasciugarli prima di andare. L'acqua calda allevia un po' della tensione nelle mie spalle e nella schiena, ma non mi aiuta a schiarirmi la testa. Devo essere di un umore migliore nel giro di un'ora. Harry resterà rimuginante per tutta la sera, ne sono certa. Voglio che passiamo una bella serata con Kimberly e Christian, non voglio alcun silenzio imbarazzante o pubblico litigio. Voglio che andiamo d'accordo e voglio essere di buono umore, voglio che entrambi lo siamo. Non ho ancora avuto un'esperienza di vita notturna qui a Seattle da quando mi sono trasferita e voglio che la mia prima volta sia il più divertente possibile, non so come la cosa sia possibile dopo il tempo che ho passato con Zayn e il modo in cui questo ha fatto sentire Harry.
Il mio senso di colpa si rifiuta di placarsi, ma mi sento sollevata quando la mia irritazione e pensieri irrazionali scivolano giù per il canale di scolo, insieme all'acqua e alla schiuma del sapone.
Harry bussa alla porta nel momento in cui spengo la doccia. Mi avvolgo in un asciugamano e prendo un respiro profondo prima di rispondere.
"Sono pronta tra dieci minuti. Devo provare a sistemarmi i capelli." Guardo nello specchio Harry in piedi dietro di me.
"Cosa hanno che non va adesso?" Harry concentra lo sguardo sui miei capelli increspati.
"Sono fuori controllo." Rido, "Non ci metterò molto."
"Indossi quello?" Guarda lo scomodo vestito nero. L'ultima volta che ho indossato questo vestito, ha portato ad una notte disastrosa.. beh, settimana.
"Sì, Kimberly ha detto che c'è un codice d'abbigliamento."
"Che tipo di codice d'abbigliamento?" Harry abbassa lo sguardo sui suoi jeans e t-shirt nera.
Faccio spallucce e sorrido tra me e me mentre immagino Kimberly dire ad Harry di cambiarsi i vestiti.
"Io non mi cambio." Mi dice e io faccio spallucce di nuovo.
Gli occhi di Harry non lasciano il mio riflesso per tutto il tempo che cerco di spingere il ferro tra i capelli. Il vapore della doccia ha fatto arricciare le punte in un modo terribile, non c'è speranza. Finisco per tirarli in una crocchia bassa. Il trucco in realtà ha davvero un bell'aspetto, un giusto scambio per dei capelli tanto orrendi.
"Resti fino a domenica?" Gli chiedo.
Voglio assicurarmi che la tensione tra di noi sia sotto controllo e che non litigheremo per tutta la sera.
"Sì, perché?" Risponde freddamente.
"Stavo pensando che venerdì potremmo tornare a Pullman e potrei andare a trovare Liam e Karen. Tuo padre, anche."
"E il tuo?"
"Oh, già." Avevo momentaneamente dimenticato che mio padre sta con Harry. "Sto davvero provando a non pensare a quella situazione finché tu non mi potrai dire di più al riguardo."
"Sei sicura di voler venire?" Mi chiede.
"Sì. Non vivo lì adesso, posso sempre andarmene se voglio."
"Non so se è una buona idea.."
"Perché?" Mi manca un sacco Liam.
"Non lo so." Harry si strofina il retro del collo con una mano. "Tutta quella roba con Steph e Zayn.." La sua voce si affievolisce.
"Harry, non ho intenzione di rivedere Zayn, e a meno che Steph non si presenti al tuo appartamento o a casa di tuo padre, non vedrò neanche lei."
"Penso comunque che non dovresti."
"Devi rilassarti un po'." Sospiro, risistemando la crocchia.
"Rilassarmi?" Sbuffa una risata, come se l'idea non gli fosse mai passata per la testa.
"Sì, rilassarti. Non puoi controllare tutto."
Alza la testa di scatto. "Io non posso controllare tutto?" Dice, quasi sconvolto. "Lo dici proprio tu?"
Rido, "Tanto per dire. Ti lascio passare la cosa di Zayn perché so che è sbagliata, ma non puoi trattenermi dall'andare a Pullman solo perché ti preoccupa che potrei vederlo."
"Hai finito?" Mi chiede, appoggiandosi al lavello.
"Con la discussione o con i capelli?" Gli faccio un sorrisetto.
"Sei irritante." Ricambia il sorriso e mi da una pacca sul sedere mentre esco dal bagno davanti a lui.
So che è ancora dispiaciuto per il fatto che sono stata con Zayn, ma sono contenta che si stia comportando in modo piuttosto scherzoso. Christian esce dal salotto ed entra nel corridoio, chiamando Harry.
"Esco subito, devo prendere la borsa." Dico ad Harry e lui raggiunge Christian nel salotto.
Prendo la borsa e controllo il cellulare. Devo chiamare mia madre al più presto, continuo a rimandare e lei non la smette di chiamarmi. Ho anche un messaggio da Zayn.
*Per favore non essere arrabbiata con me per stasera. Sono stato uno stronzo e non volevo. Scusa.*
Non rispondo. Cancello il messaggio e infilo il telefono in borsa. La mia amicizia con Zayn deve terminare adesso. L'ho illuso per tutto questo tempo e ogni volta che gli dico addio, poi faccio marcia indietro e peggioro la situazione vedendolo di nuovo. Non è giusto nei suoi confronti o quelli di Harry. Io ed Harry abbiamo già abbastanza problemi così com'è. Mi infastidisce come donna, che Harry mi proibisca di vedere Zayn, ma non posso negare di essere un'enorme ipocrita se continuo la mia amicizia con lui. Io non vorrei mai che Harry fosse amico di Molly e passasse del tempo da solo con lei, il solo pensiero mi fa venire la nausea. Zayn ha reso i suoi sentimenti per me molto chiari e non è giusto nei confronti di Harry dargli il permesso di perseguirli. Zayn è gentile con me ed è anche stato molto presente, ma odio il modo in cui ho sempre la sensazione di dovermi spiegare con lui o dover difendere la mia relazione.
Quando entro nel salotto, Harry ha le mani tra i capelli.
"Assolutamente no." Dice stizzito, allontanandosi da Christian.
"Jeans macchiati di sangue e quella maglietta sporca non sono consentiti nel club, a prescindere dalla tua amicizia con il proprietario." Christian spinge una sorta di tessuto nero contro il petto di Harry.
"Allora non vengo." Si imbroncia, lasciandolo cadere sul pavimento ai piedi di Vance.
"Non fare il bambino, mettiti la dannata camicia e basta."
"Se metto la camicia, mi tengo i jeans." Cerca di negoziare Harry, guardandomi in cerca di aiuto.
"Non hai portato nessun vestito non insanguinato?" Sorride Christian, piegandosi per prendere la camicia.
"Puoi mettere i jeans neri, Harry." Suggerisco, nel tentativo di mettermi tra i due uomini.
"Okay, dammi quella fottuta camicia allora." Harry la strappa dalle mani di Vance e alza il medio verso di lui mentre esce dal salotto quasi sbattendo i piedi.
"Potrebbe anche essergli utile un taglio di capelli." Scherza Christian e io non posso evitare di ridere.
"Oh, ma lascialo stare. Non lo fermerò dal provocarti un occhio nero." Scherza Kimberly con il suo fidanzato.
"Sì.. sì.." Christian l'attira tra le sue braccia e le da un bacio sulla bocca.
Distolgo lo sguardo proprio appena suona il campanello.
"Dev'essere Lillian." Annuncia Kim, districandosi dall'abbraccio di Christian.
Harry torna nel salotto proprio appena Lillian attraversa l'entrata.
"Perché è qui?" Si lamenta.
"Non essere cattivo. È tua amica, ricordi?" La mia prima impressione su Lillian non è stata positiva, ma sono arrivata a farmela piacere, anche se non l'ho vista da quando ce ne siamo andati da Vacanze dall'Inferno.
"No, per niente."
"Tessa! Harry!" La ragazza dagli occhi blu ci saluta con un sorriso luminoso. Sono grata del fatto che non indossi il mio stesso vestito, come la prima volta che l'ho incontrata.
"Ehi." Ricambio il sorriso, mentre Harry fa un cenno secco del capo.
"Stai benissimo." Si complimenta.
"Grazie, anche tu." Lei indossa un semplice cardigan e dei pantaloni color cachi.
"Okay, se voi due avete finito.." Si lamenta Harry.
"Anche per me è un piacere vederti, Harry." Alza gli occhi al cielo e lui si addolcisce leggermente, rivolgendole un mezzo sorriso.
"Smith è di sopra. Non dovremmo tornare più tardi di mezzanotte." Kimberly si affretta in giro per il salotto per mettersi le scarpe e controllare il trucco nel grande specchio al di sopra del divano.
"Pronta, amore?" Le chiede Christian.
"Andiamo in macchine separate." Annuncia Harry.
"Perché? Abbiamo un autista per la serata." Gli dice Christian.
"Voglio andare con la mia auto nel caso volessimo andarcene."
"Accomodati." Il signor Vance fa spallucce ed Harry prende le sue chiavi.
Non avevo avuto tempo di guardare la camicia che Christian ha dato ad Harry. È nera e a maniche lunghe, non diversa da quelle che di solito indossa Harry quando è costretto a vestirsi elegante. La differenza è che questa ha delle piccole e a malapena visibili stampe di animali..
"Non dire una parola." Harry nota il mio sguardo.
"Non sto dicendo niente." Mi mordo il labbro e lui emette un verso di lamento.
"E' una camicia orrenda." Dice.
Ridacchio fino a quando arriviamo alla macchina.
...
Harry imposta il telefono sul navigatore e io resto seduta sul sedile del passeggero mentre lui si lamenta della camicia che è stato "costretto" ad indossare.
Il juzz club si trova nel centro di Seattle. Le strade sono piene come se fosse un sabato sera invece che un mercoledì. Aspettiamo nella macchina di Harry finché un'auto di un nero lucido si ferma a fianco a noi e ne escono Kimberly e Christian.
"Ricco bastardo." Dice Harry, stringendomi la coscia dove tiene la mano poggiata.

^7:!:'snah&2!:!/890'slql@2!:'].*\!\+%|>]FazzoletticanecapraghuaiaassorbenetecucnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora