Capitolo 294

0 0 0
                                    

POV di Zayn.
Un'altra festa. Un'altra festa sovraffollata dove tutti fanno la stessa merda. Drink versati in bicchieri rossi e la musica che esplode da camera a camera. Ogni persona che supero mentre cammino lungo il corridoio, sembra più annoiata della precedente, e trovo strano che la festa d'inaugurazione di quest'anno sia più affollata di quella dell'anno scorso.
"Devo pisciare." Mi lamento, poggiandomi al muro a fianco alla porta del bagno. Un momento dopo, una ragazza piccolina con i capelli biondi esce dal bagno. Le guance rosse, gli occhi bassi sul pavimento. Indossa una maglietta a maniche lunghe che abbraccia perfettamente la curva dei suoi fianchi, ma i jeans sono larghi, cascanti.
"Scusami." Sorride verso il tappeto, manovrando oltre me e lungo il corridoio. Avevo deciso di non frequentarmi con nessuna per un po', dopo Tessa, ma mi ritrovo a seguire questa ragazza.
Quando raggiunge le scale, le scende lentamente e vedo i suoi occhi squadrare la folla, in cerca di qualcuno. Quando arriva in fondo, decido di avvicinarmi.
"Cerchi qualcuno?" Le chiedo.
Quando si gira a guardarmi, i suoi occhi marroni sono grandi, quasi troppo grandi per il suo viso, e sembra leggermente terrificata, mentre parla. "Cercavo i miei amici, ma credo se ne siano andati." Si acciglia.
"Oh, vuoi che ti aiuti a trovarli? Puoi chiamarli?"
"No, ho il cellulare nella borsa della mia amica." Sospira, infilando una mano nella sua borsetta che ha appesa al polso. "Sapevo non sarei dovuta venire. Le feste non fanno per me, ma Macy non faceva altro che supplicarmi. Sarà divertente, diceva, resteremo solo un'oretta, diceva." Sbuffa. Arriccia il naso e io mi mordo il labbro per non ridere.
"Che c'è?" Arrossisce, imbarazzata.
"Niente." Mento. È dannatamente tenera. "Vuoi da bere o qualcosa del genere?" Le chiedo.
"Io non bevo." Rifiuta dolcemente.
"Per niente?"
"Per niente."
"Beh, okay, allora." Sorrido, facendole sapere che la trovo una cosa abbastanza figa che lei non voglia ubriacarsi fino allo svenimento come le altre ragazze qui.
"Non è che sia una puritana né niente del genere, è solo che non l'ho mai fatto né voglio farlo."
"Okay." Annuisco, trovandola sempre più attraente. "Beh, posso prenderti dell'acqua e puoi restare con me e i miei amici finché non trovi i tuoi?" Propongo.
"Uhm, non lo so." Si guarda intorno nel salotto pieno di estranei. "Non conosco nessuno e questa è la prima volta che vengo ad una festa del genere."
Niall mi fa segno con la mano dall'altra parte della stanza e io guardo la ragazza ancora una volta, "Beh, se decidi di non voler restare qui da sola, sei più che benvenuta ad unirti a noi lì." Indico il gruppo e vedo i suoi occhi spalancarsi. "Sono più carini di quel che sembrano." Scherzo. "Beh, almeno alcuni."
Annuisce e mi sorprende seguendomi verso di loro. Tristan si alza, permettendole si sedersi sul divano e lei lo ringrazia educatamente. Sono contento sia tornato dalla Louisiana, ora è single e ha ufficialmente chiuso con le stronzate di Steph.
"All'ultimo anno di questa cazzata del college." Alza il bicchiere, scontrandolo con quello di Louis. Molly ci raggiunge, sistemandosi sulle gambe del suo fidanzato.
"Non per me. Io ne ho ancora due." Si lamenta Niall. La ragazza con cui sta uscendo alza gli occhi al cielo e prende il suo bicchiere per fare un sorso. "Sarei dovuto andare ad una scuola professionale, l'università fa fottutamente cagare."
"Te l'avevo detto, avresti dovuto accettare quell'apprendistato al negozio di tatuaggi." Lo rimprovera. Lui alza gli occhi al cielo e le tira la bretellina della maglietta, tiene il mostra metà della sua pelle marrone scuro, ma a me di sicuro non dispiace.
"Ci sto ancora pensando." Le dice.
"Comunque, basta con questa roba pallosa. Questa chi è?" Molly indica la ragazza che ho incontrato nel corridoio al piano di sopra.
"Lei è.." La guardo, in cerca di aiuto. Ho dimenticato di chiederle il dannato nome.
"Therise." Ovviamente. Dannazione.
"Dimmi che mi stai sfottendo." Ride Molly, poggiandosi a Louis.
"Bel nome." Ghigna Jace, leccando gli angoli della carta da rollo tra le sue mani.
"Vuoi fare un gioco, Therise? Obbligo o verità?" La prende in giro Molly. Lei mi guarda e io scuoto la testa.
"No, nessuno vuole giocare a quella merda." Lancio un'occhiataccia a Molly. Therise ne è completamente all'oscuro e sembra in ansia e non a suo agio.
"Oh, andiamo. Sono sicuro che potremmo ricavarne una scommessa." Dice Jace.
"Sì, da quel che vedo, magari stavolta riesci a vincere." Molly si gira verso di me. Louis alza una mano e le copre la bocca.
"Dacci un taglio." Le dice. Lei alza gli occhi al cielo, ma resta zitta, una volta che lui toglie la mano dalla sua bocca larga. "Io non ho intenzione di prendere parte in una replica dell'anno scorso. Troppi drammi." Louis da un bacio alla spalla nuda di Molly e lei sorride, assumendo un aspetto meno da stronza.
"Che è successo l'anno scorso?" Chiede Therise.
"Niente." Guardo i miei amici, sperando che tengano le bocche chiuse.
"C'era questo coglione, Harry, che non è qui," chiarisce, "e lui, Zayn, fecero una scommessa su chi si sarebbe scopato una ragazza, Tessa. Zayn ha perso ovviamente, e Hessa ha prevalso." Dice, con tono disgustato alla menzione di Harry e Tessa.
"Che cazzo è un'Hessa?" Chiede la ragazza di Niall.
"L'ho inventato io." Molly alza orgogliosamente la mano. "Mi prendo tutti i meriti per quella roba. Ho dato un nome a quei folli stronzi e mi aspetto un invito al matrimonio." Ride.
"Non si sposeranno." Scatto. Non voglio neanche pensarci.
"Non adesso, ma ci scommetterei dei soldi," sorride, "e vincerei." Mi fa l'occhiolino.
"E' una cosa disgustosa." Dice Therise, alzandosi dal divano. "Vado a cercare i miei amici."
"Dannazione." Dice qualcuno, Jace?
"Aspetta!" La chiamo.
"Potresti anche lasciarla andare, ne guadagneresti solo un altro nemico. Probabilmente anche lei ha un fidanzato che ti taglierebbe i freni della macchina." Louis mi ricorda del mio costoso errore.
"Non sapevo quella ragazza fosse fidanzata, e sono abbastanza sicuro che è stata lei a tagliarmi i freni, non il fidanzato."
"Allora smettila di andare a letto con ragazza a caso." Fa spallucce Niall, prendendo un sorso del suo drink.
"E' passato più di un anno, e come potevo sapere che il suo fidanzato era un professore qui?" Quel fine settimana fu un completo disastro. Se avessi saputo che quella ragazza era al club per la sua festa di addio al nubilato, non sarei andato a casa con lei. Proprio la mia fortuna, in cui l'unica volta nella mia vita che decido di avere un'avventura da una notte, lei deve sposarsi il giorno successivo. Il ragazzo mi era sembrato tranquillo, più di quanto lo sarei stato io, finché non ha cercato di farmi rimuovere dal programma di scienze e ha combattuto perché Harry non venisse espulso.
"Con chi ve la state prendono comunque, perché Molly qui si è scopata metà di voi." Indico il gruppo.
"Stai attento." Mi avverte Louis. Invece di litigare con lui, decido di seguire la ragazza. Non la conosco, ma sembra dolce ed è decisamente stupenda. Sì, mi ricorda Tessa e sì, mi ci è voluto un sacco di tempo per superarla e forse questa non è una buona idea. Con tutti questi pensieri in testa, perseguo comunque la decisione di seguire la ragazza.
Non volevo che la situazione con Tessa diventasse quello che è diventato. Mi importava di lei, più che a lui, e ho lasciato che si intromettessero la mia stupida gelosia e l'insignificante bisogno di prendermi un qualche tipo di rivincita contro di lui per fargliela pagare per aver fatto sesso con Samantha, l'equivalente di Tessa per Harry.
Lei era incredibile, divertente e più grande di me. Quello mi faceva eccitare, ma era anche selvaggia. Andò a letto con Harry e non vedeva che problema c'era nell'averlo fatto. Neanche lui, ovviamente, ma a me importava. Ero devastato e incazzato e ho lasciato che questo rovinasse ciò che avrei potuto avere con Tessa. Lei si fidava di me, lo so, anche dopo il mio coinvolgimento nella scommessa all'inizio. Sono stato io a dirle i dettaglio e lei è sempre venuta da me quando ne aveva bisogno.
Avrei dovuto fare in modo che così mi bastasse, ma no, dovevo fare lo stronzo e lasciare che Harry mi arrivasse nella testa. Non avrei dovuto provarci con lei quella notte a casa di sua mamma e non avrei dovuto dire metà delle merdate che ho detto. La mia stupidità l'ha solo riportata da lui.
So che si è trasferita a New York City con il suo amico Liam, ma so che non passerà molto prima che lui la segua. Per quanto odi ammetterlo, hanno qualcosa di speciale tra di loro. Per quanto siano disfunzionali, non ho mai visto due persone combattere l'uno per l'altra quanto loro due. Harry non la merita, ma non spetta a me interferire, non più.
Esco fuori e guardo nel giardino in cerca della ragazza che è scappata. È seduta sul muretto di pietra, portandomi un altro ricordo alla mente. Sta grattando le pietruzze del muretto e quando mi avvicino, si muove per scenderne.
"Aspetta." La supplico. "Puoi darmi un minuto per spiegarmi?" Chiedo all'estranea.
"Perché dovrei? Non so niente di te, a parte il fatto che eri immischiato in una scommessa malata." Mi guarda torva.
Non posso negarlo e non dirò che era una cosa giusta, perché non è così.
"Lo so, e so cosa stai pensando di me, ma mi piacerebbe che mi dessi un'altra occasione. Almeno il tempo di sapere come mi chiamo?" Alzo un sopracciglio, lei scuote la testa.
"Hai tre minuti, basta." Sorride, imitandomi in modo dolce.
"Grazie." Sospiro, non so perché mi importa tanto della sua opinione. Non la conosco neanche, ma c'è qualcosa in lei.
"Due minuti e mezzo adesso."
"Sono Zayn." Allungo una mano per stringere la sua. Lei esita per un momento, prima di prenderla. "E' un piacere conoscerti."
"Therise, e non sono ancora sicura di poter dire lo stesso." Sorride, stavolta impegnandosi di più, e trenta minuti dopo, siamo ancora seduti su quel muretto.

^7:!:'snah&2!:!/890'slql@2!:'].*\!\+%|>]FazzoletticanecapraghuaiaassorbenetecucnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora