Capitolo 283

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POV di Harry.
"Styles!" La familiare voce di Niall echeggia nel corridoio stretto. Cazzo, lo sapevo che non avrei superato questa merda senza vedere uno di loro.
Sono venuto al campus per parlare con i miei professori. Volevo assicurarmi che mio padre potesse lasciare loro i miei ultimi assegni. Avere amici, o genitori, in posizioni elevate aiuta molto e mi è stato dato il permesso di saltare il resto delle lezioni per questo semestre. Ne ho saltate comunque tantissime, non farà molta differenza.
Niall ha i capelli biondi più lunghi adesso, alzati davanti in una sorta di cresta disordinata. "Ehi, amico, mi sembrava volessi evitarmi." Dice, guardandomi dritto in faccia.
"Percettivo, eh?" Scrollo le spalle, non ha senso mentire.
"Ho sempre odiato i tuoi paroloni." Ride.
Avrei potuto andare avanti senza vederlo oggi, o mai più. Non ho niente contro di lui, in un certo senso mi è sempre piaciuto più degli altri, ma ho chiuso con questa merda.
Prende il mio silenzio come un'occasione per parlare, "Non ti vedo al campus da millenni. Non ti devi laureare a breve?"
"Sì. A metà del prossimo mese."
"Anche Louis. Parteciperai alla celebrazione, giusto?" Mi cammina a fianco a passo lento.
"Assolutamente no." Rido, "Me l'hai seriamente chiesto?" Lo sguardo torvo di Tessa mi sfreccia nella testa e mi mordo il labbro per non sorridere. So che vuole che partecipi alla celebrazione, ma non esiste al mondo che lo faccia.
Forse dovrei prenderlo almeno in considerazione?
"Come mai hai quell'ingessatura?" Mi indica la mano e io alzo il gesso nero.
"E' una lunga storia." Che non ho intenzione di raccontarti, aggiungo silenziosamente.
Vedi, Tessa, ho imparato a controllarmi un po'.
Anche se adesso ti sto parlando nella mia testa mentre tu non sei neanche qui. Sono ancora pazzo, ma un po' più carino con le persone. Ne saresti fiera.
Cazzo, l'ho presa malissimo.
Lui scuote la testa e mi tiene la porta aperta, mentre usciamo dall'edificio amministrativo. "Allora, come vanno le cose?" Mi chiede. È sempre stato il più loquace del gruppo.
"Bene."
"Lei come sta?" I miei stivali smettono di muoversi contro l'asfalto del marciapiede e Niall fa un passo indietro, alzando le mani in aria in segno di difesa. "Te lo sto solo chiedendo come amico. Non vedo nessuno dei due da un sacco e tu hai smesso di rispondere alle nostre chiamate. Zayn è l'unico che parla con Tessa."
Sta cercando di farmi incazzare?
"Zayn non ci parla con lei." Scatto, infastidito dal fatto che ho lasciato che la menzione del nome di Zayn mi entrasse così facilmente sotto la pelle.
Niall si alza una mano sulla fronte in un gesto nervoso. "Non intendevo in quel senso, ma ci ha detto di suo padre e che è stato al funerale, quindi.."
"Quindi niente. Lui non è niente per lei. Fattene una ragione." Questa conversazione non sta andando da nessuna parte e ricordo ancora una volta perché non spreco più il mio tempo con loro.
"Va bene." Lo guardo, so che sta per alzare gli occhi al cielo. "Non ti ho mai fatto niente." Mi ricorda. C'è una traccia di emozione dietro le sue parole, sembra che abbia ferito i suoi sentimenti o qualcosa del genere.
Quando mi giro a guardarlo, ovviamente, la sua espressione completa il suo tono.
"Non sto cercando di fare lo stronzo." Gli dico, sentendomi leggermente in colpa. Lui è un bravo ragazzo, migliore di me e della maggior parte dei nostri amici. Suoi amici, miei non più.
"Sembra."
"Beh, non è così. Solo che ho chiuso con queste cazzate. Capisci?" Smetto di camminare per guardarlo. "Ho chiuso con tutta quella merda. Le feste, bere, fumare, scopare. Ho chiuso, quindi non sto cercando di fare lo stronzo con te personalmente, ma semplicemente mi sono stufato di quella merda."
Prende una sigaretta dalla tasca e l'unico rumore tra noi è il click del suo accendino. Sembra passato così tanto da quando me ne andavo in giro per il campus con lui e il resto del gruppo. Sembra passato così tanto da quando fare una merda le persone e riprendersi dalle sbronze era la mia routine mattutina. Sembra passato così tanto da quando la mia vita girava intorno a qualcosa che non fosse lei.
"Capisco quello che stai dicendo. Non posso crederci che lo stai facendo, ma lo capisco e spero tu sappia che mi dispiace per la parte che ho avuto in quella merdata con Steph e Dan. Sapevo stessero tramando qualcosa, ma non avevo idea di cosa."
L'ultima cosa a cui voglio pensare sono Steph e Dan e la merdata che hanno fatto a Tessa. "Sì, potremmo parlarne all'infinito, ma il risultato sarebbe sempre lo stesso. Non potranno avvicinarsi abbastanza neanche per respirare la stessa aria di Tessa."
"Steph comunque se n'è andata." Dice Niall.
"Andata dove?" Nel senso che è..
"Louisiana."
Bene. La voglio il più possibile lontano da Tessa.
Spero che Tessa mi mandi un messaggio al più presto, in un certo senso ieri ha acconsentito a farlo e ci conto. Se non lo fa lei, lo faccio io.
Sto cercando di darle spazio, ma la conversazione che abbiamo avuto ieri sera tramite messaggi è la cosa più divertente che ho fatto da.. beh, da quando ero dentro di lei solo poche ore prima. Continuo a non riuscire a credere che razza di fortunato figlio di puttana sono stato per il fatto che mi abbia consentito di avvicinarmi a lei.
Dopo ho fatto il cazzone, ma questo non c'entra.
"Tristan è andato con lei." Mi dice Niall. Il vento si sta alzando e tutto il campus sembra un posto fottutamente migliore ora che so che Steph ha lasciato lo Stato.
"E' un cretino."
"Non è vero." Difende il suo amico. "Gli piace davvero. Beh, la ama, immagino."
"Come ho detto, è un cretino." Sbuffo.
"Magari lui la conosce in un modo diverso da noi."
Le sue parole mi fanno ridere, una risata bassa ed irritata. "Cos'altro c'è da conoscere? È una stronza folle." Non posso credere che stia seriamente difendendo Steph, beh, Tristan che sta di nuovo con Steph, nonostante lei sia una fottuta psicopatica.
"Non lo so, ma Tristan è mio amico, quindi non lo giudico. La maggior parte delle persone potrebbero dire lo stesso di te e Tessa."
"Spero tu stia mettendo a paragone me e Steph, non Tessa e Steph."
"Ovviamente." Alza gli occhi al cielo e butta la sigaretta di fianco. "Dovresti venire con me alla casa. In onore dei vecchi tempi. Non ci saranno molte persone, solo pochi di noi."
"Dan?" Chiedo. Il mio telefono vibra, lo prendo dalla tasca e leggo il nome di Tessa sullo schermo.
"Non lo so, ma posso assicurarmi che non si avvicini mentre ci sei tu."
Siamo nel parcheggio adesso. La mia auto è a pochi metri, mentre la sua motocicletta è parcheggiata in prima fila. Non posso credere che non abbia ancora rotto quella dannata cosa. Ha fatto cadere quel pezzo di merda almeno cinque volte il giorno che ha preso la patente e so che questo stronzo non indossa il casco.
"Sono apposto. Ho già dei piani." Mento. Spero che i miei piani comprendano parlare con Tessa per ore. Avevo quasi acconsentito ad andare a quella dannata casa della confraternita, ma il fatto che i miei vecchi "amici" escono ancora con Dan mi ricorda esattamente il motivo per cui ho smesso di stare con loro.
"Sei sicuro? Potremmo stare insieme un'ultima volta, prima che ti laurei e metti incinta la tua ragazza. Sai che succederà, giusto?" Scherza, la sua lingua brilla al sole e gli spingo via il braccio.
"Ti sei fatto il piercing sulla lingua?" Gli chiedo, passando distrattamente un dito sulla piccola cicatrice che ho a fianco al sopracciglio.
"Sì, tipo un mese fa. Io ancora non posso credere che tu ti sia tolto i tuoi e bel salvataggio sulla seconda parte di quello che ti ho detto." Ride e cerco di ricordare cosa aveva detto.
Qualcosa sulla mia ragazza.. e incinta.
"Oh, assolutamente no. Nessuno uscirà incinto, stronzo. Meriti l'inferno anche solo per aver cercato di maledirmi con quella merda." Gli do uno spintone, facendolo ridere ancora più forte.
Il matrimonio è una cosa. I bambini totalmente fottutamente un'altra.
Abbasso lo sguardo sul telefono e rispondo di nuovo a Tessa. Per quanto sia carino riaggiornarsi con Niall, voglio concentrarmi su Tessa e i suoi messaggi.
"Ecco Louis." Niall distoglie la mia attenzione dal telefono e seguo i suoi occhi verso Louis che viene verso di noi. "Merda." Aggiunge, quando i suoi occhi si concentrano sulla ragazza a fianco a lui. Sembra familiare, ma no.
Molly. È Molly, ma ha i capelli neri adesso, invece che rosa. La mia fortuna di oggi è davvero ammirabile.
"Beh, è arrivato il mio momento. Ho delle cose da fare." Gli dico, cercando di evitare il potenziale disastro in rotta verso di noi. Proprio mentre mi giro per andarmene, Molly si appoggia a Louis, che le avvolge un braccio intorno alla vita.
Che cazzo?
"Loro?" Resto a bocca aperta. "Quei due? Scopano?" Guardo Niall, lo stronzo non cerca neanche di nascondere il suo divertimento.
"Già. Da un po', ormai. Non l'avevano detto a nessuno fino a tre settimane fa. Io l'avevo intuito prima però. Ho capito che c'era sotto qualcosa quando lei ha smesso di essere una tale stronza tutto il tempo."
Molly si sposta i capelli neri, sorridendo a Louis. Non ricordo di averla mia vista sorridere. Non la sopporto, ma non la odio come prima. H aiutato Tessa, in fin dei conti..
"Non pensare neanche di andartene finché non mi dici perché ci stai evitando!" La voce di Louis attraversa il parcheggio.
"Avevo cose migliori da fare!" Urlo in risposta, controllando di nuovo il telefono. Voglio sapere perché Tessa è di nuovo dal dottore. Ha evitato la domanda e devo saperlo. So che sta bene, mi sto solo comportando da stronzo ficcanaso.
"Cose migliori? Tipo scoparti Tessa a Seattle fino allo sfinimento?" Le labbra di Molly si arricciano in un sorrisetto e io le rivolgo il dito medio.
"Vaffanculo."
"Non fare la femminuccia. Sappiamo tutti che non avete smesso di scopare da quando vi siete conosciuti." Mi deride. Guardo Louis come per dire 'falle chiudere la bocca o lo faccio io', ma lui si limita a scrollare le spalle.
"Formate una bellissima coppia." Alzo un sopracciglio e stavolta è lui a rivolgermi il medio.
"Almeno adesso ti lascia in pace, giusto?" Dice Louis, facendomi ridere. Ha ragione.
"Comunque lei dov'è? Non che mi interessi, non mi piace."
"Lo sappiamo." Dice Niall e Molly alza gli occhi al cielo.
"Neanche tu piace a lei. A nessuno piaci, in realtà." Le ricordo.
"Touché." Sorride e si poggia alla spalla di Louis. Niall potrebbe aver ragione, sembra davvero meno stronza. Un po'.
"Beh, è stato bello vedervi, ragazzi, davvero." Commento sarcasticamente e mi giro per andare via. "Ma ho cose migliori da fare, quindi divertitevi a fare qualsiasi cosa stiate facendo e Louis, dovresti davvero continuare a scopartela." Faccio loro un cenno con il capo ed entro in auto. Proprio mentre chiudo la portiera, sento un miscuglio di "è di umore migliore", "è sotto lo schiaffo", "sono felice per lui".
La parte più strana è che l'ultima affermazione è venuta dalla Maligna Stronza in persona.

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