Capitolo 22 - Verso Ebe

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Il sole di quel mattino era ancora alto nel cielo, Idis e Clizia si erano sedute sotto al porticato di una capanna. Le due chiacchierarono con tranquillità, mentre Rubellius si era svegliato  da qualche minuto e stava preparando tutto il necessario per il lungo viaggio. Clizia rideva osservando i bambini che giocavano vicino al falò ormai spento dalla precedente notte. Alcuni piccoli si erano avvicinati al demone, uno tentò di accarezzare Tenebris, ma fallì quando il cavallo sbuffò spaventando il piccolo.

Il demone chiuse le borse in pelle e guardò i bambini, alcuni ridevano e altri commentavano i suoi capelli. Le bambine aveva dei vestiti gialli, mentre i maschietti indossavano dei pantaloni in lino con delle maglie a maniche lunghe.

Rubellius - Avete finito di guardarmi?

Il gruppo rise e borbottò qualcosa, alcune madri chiamarono i loro figli per lasciar stare il demone. Ma una bambina rimase lì a fissarlo, tra le mani aveva un peluche di cotone. Il Demone Minore la guardò alzando un sopracciglio, la piccola gli sorrise e indicò con la manina Tenebris.

Lisa - Posso, posso - prese un bel respiro - salire?

Rubellius fissò il cielo e sbuffò, si voltò mettendo le mani sui fianchi, il suo sguardo era severo.

Rubellius - Non è un giocattolo, va da tua madre!

Il demone alzò un braccio per mandarla via, ma la piccola era ferma.

Lisa - Voglio salire. Ti prego.

Rubellius - No.

Lisa mostrò il peluche e si avvicinò di fronte a lui, i suoi capelli biondi era legati da una stupenda treccia laterale.

Lisa - Ti do il Signor Bob.

Rubellius - Io non prendo i peluche! Su... ora smamma - agitò le mani - non ho tempo da perdere.

Lisa - Eh dai! Farò la brava.

Clizia e Idis guardarono la scena da lontano, la giovane sospirò mentre commentava quell'atteggiamento villano.

Clizia - Non la farà mai salire sulla groppa di Tenebris. Lui odia i bambini.

Idis - Diciamo che... ha un caratterino freddo verso di loro. Quando Rubellius veniva qui, mio figlio gli stava sempre addosso - rise.

Clizia - La curiosità dei bambini è assillante, lui non sopporta ciò. Vedrai ora la manderà a quel paese e poi - guardò Idis - si lamenterà come sempre.

Idis fece un cenno con capo indicando il demone, la giovane si voltò guardando la strana scena. Non ci poteva credere ai suoi occhi.

Idis - Ne sei sicura?

Clizia spalancò gli occhi quando vide Rubellius inginocchiarsi e prendere delicatamente la bimba in braccio. Il demone la tenne con un solo braccio, facendola avvicinare al muso di Tenebris, la piccola accarezzò la bestia e rise.

Clizia - Non ci credo...

Idis guardò la giovane e rise piano, posò le mani sulle ginocchia e socchiuse gli occhi verdi.

Idis - Tu pensi di sapere tutto di lui, ma in fondo non sai cosa ti nasconde.

Il Demone Minore posò la piccola sulla sella e slegò Tenebris, facendo avvicinare la bestia alla capanna di Fulke. Lisa agitò le redini e rise. Clizia deglutì posando una mano sulle labbra, Idis si alzò ed entrò nella sua capanna per preparare le ultime cose.

Idis - Vado a sistemare gli abiti di Fulke. Se non ci fossi io, lui non sarebbe in grado di vestirsi.

Clizia annuì lasciandola andare, Rubellius arrivò di fronte a quella capanna e fermò Tenebris. Il giovane fece scendere la piccola e la lasciò correre da sua madre. La Regina guardò Rubellius, il demone fissò la bambina, mentre accarezzava il muso della bestia.

Daemon Patronum [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora