Capitolo 38 - Il campo dei Piumati

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Il mattino dopo i tre viaggiatori presero tutto ciò che avevano lasciato in quel campo di girasoli e si avviarono verso la pianura arida del continente Ebe. Non c'erano alberi o villaggi, ma soltanto rocce ed erbacce. Davanti ai loro occhi c'erano le montagne alte e innevate, mentre alle loro spalle c'erano i campi di girasoli. Clizia osservò il cielo nuvoloso e carico di pioggia, la sua ira e gelosia non si era placata durante la notte. Fulke tenne le redini di Tenebris, il cavallo sbuffò mentre il suo padrone girò più volte quella foglia verde.

Fulke – Allora?

Clizia incrociò le braccia e attese che il demone leggesse quella strana formula. La voce di Rubellius non uscì, poiché non capiva quella maledetta scrittura anche se l'aveva già vista da qualche parte.

Rubellius – C'è un piccolo problema.

I due lo guardarono con curiosità, la giovane si avvicinò al demone e fissò la foglia.

Clizia – Cioè?

Rubellius imprecò con nervosismo, Fulke guardò il volto dell'amico e alzò gli occhi al cielo sbuffando per la sua espressione titubante.

Fulke – Non sai leggere cosa c'è scritto su quella foglia, vero?

Il demone rosso agitò la foglia e alzò la voce camminando su e giù, la fanciulla prese la foglia dalla mano di Rubellius e la guardò con attenzione.

Rubellius – So leggere! Il problema è che scritto in lingua Angelica! Quella maledetta, mi ha ingannato! I demoni non sanno leggere la lingua degli Angeli

La giovane socchiuse gli occhi e sorrise per quella piccola vendetta, le lettere incise su quella foglia erano sottili e decorate con strani simboli. Clizia provò a leggere quelle linee e sorrise capendo ciò che c'era scritto.

Clizia – Sicuro? Qui c'è scritto "Luce che accoglie il passaggio".

Fulke e Rubellius si voltarono verso la ragazza con stupore. La foglia si sgretolò nella mano di Clizia e i pezzetti scivolarono sul terreno. Un vento poderoso spostò le erbacce e alcuni fiori secchi, Rubellius restò basito e in quel piccolo attimo qualcosa spuntò dal terreno. Una piccola luce dorata si mostrò davanti ai loro occhi. La luce ondeggiava, quel movimento creò delle sottili onde di luce che si estesero orizzontalmente, creando con sorpresa un varco. Il varco prese la forma di un arco tribolato fatto di luce. Dall'altra parte dell'arco tribolato c'era la stessa identica pianura, ma aveva una grande e notevole differenza, la pianura non era più deserta. Davanti ai tre viaggiatori c'era un accampamento militare con tende bianche, turchesi, verdi e rosse, decorate con bandiere e stendardi. I tre attraversarono il passaggio portando con loro Tenebris. Quando il passaggio si chiuse, Rubellius alzò lo sguardo verso il cielo. I suoi occhi color ametista notarono le pareti di una cupola trasparente che copriva tutto l'accampamento.

I tre avevano trovato ciò che stavano cercando, gli Angeli erano lì. Le creature erano immerse nei loro impegni e allentamenti. Fulke posò una mano sulla spalla di Rubellius e sorrise, Clizia restò impalata a osservare ogni singolo Angelo.

Gli Angeli femminili e maschili indossavano delle stupende armature e sotto di queste, avevano delle tuniche di qualsiasi colore. Le ali delle creature erano chiuse se camminavano, mentre se volavano si estendevano in tutta la loro bellezza. La fanciulla notò che le ali erano diverse tra di loro, alcune erano bianche, grigie e perfino multicolore come le piume di un pavone. I tre si avvicinarono con passo lento, Tenebris nitrì con impazienza. In quel piccolo lasso di tempo alcuni Angeli guardarono l'arrivo dei tre stranieri e restarono immobili. Ad un certo punto calò il silenzio e i tre viaggiatori si fermarono vicino ad una tenda blu. Rubellius deglutì e prese istintivamente la mano di Clizia. Il demone sentì un fruscio causato dalle piume degli Angeli e alzò lo sguardo verso il cielo. Quattro Angeli atterrarono con prepotenza davanti a loro e sguainarono le loro spade. Il demone rosso si spostò lentamente coprendo Clizia con la sua schiena, la giovane emise un gridolino di paura mentre Fulke si strofinò le dita. I quattro Angeli restarono immobili attendendo l'ordine di un loro superiore che non tardò ad arrivare.

Daemon Patronum [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora