SECONDA PARTE del capitolo
Le pareti color panna della Sala Delle Riunioni erano in contrasto con i dipinti turchesi. Le vetrate erano colorate e raffiguravano delle danzatrici, Erastos entrò nella sala e passeggiò sul pavimento con le piastrelle verdi. Un piccolo laghetto rotondo era in mezzo alla sala. L'Angelo si guardò attorno e osservò sei Angeli che conosceva perfettamente, i suoi occhi marroni si posarono prima sulle tre donne e poi sui tre uomini. La prima a notarlo fu Electre. La donna dalla pelle scura si avvicinò e prese le mani dell'amico, invitandolo alla riunione. Electre indossava un vestito lilla con un corpetto impreziosito di diamanti. Al contrario Galene e Melite avevano degli abiti ben diversi, la prima indossava una tunica bianca, la seconda una tunica grigia con una cintura fatta di perline blu.
Electre - Ti stavamo aspettando da due ore, mancavi solo tu.
Erastos posò le mani sull'addome e guardò gli Angeli dei Sacri Doni. Macaone stava discutendo con Melite, l'Angelo Della Natura. La donna era molto bassa, gli occhi erano di un intenso color nocciola. Gli occhiali quadrati erano spessi, il viso spigoloso era fresco. Le ali marroni erano chiuse, mentre le labbra sottili erano dipinte di viola. Macaone si toccò il mento mentre l'ascoltava.
Macaone - Non è provato ciò che dici Melite, la natura non dà la possibilità alle varie specie di sopravvivere. Non è...
Melite lo indicò con un dito e lo osservò con severità, i suo bracciali d'oro tintinnarono sui polsi sottili. I capelli crespi e mori erano decorati con dei fiori, sull'orecchio pendeva un orecchino fatto con delle minuscole conchiglie.
Melite - Invece ti dico che è così! So bene che come Angelo Della Natura posso solo tutelarla come guardiano, ma non per questo nego l'esistenza dell'interazione tra uomo e ambiente.
Galene si avvicinò a Erastos e Electre. I tre osservarono i due Angeli mentre discutevano su questioni scientifiche. Galene rise coprendosi le labbra arancioni con la mano, Electre la guardò con dolcezza.
Galene - Ogni volta che si parla di scienza, qui due litigano. Ah! Se capissero la meravigliosità della musica, della pittura e dell'architettura - sbuffò.
Erastos incrociò le braccia e rise, osservò le due donne.
Erastos - Sono due scienziati, dopotutto è il loro compito. Macaone predilige gli strumenti, Melite... cerca metodi alterativi per tutelare la natura.
Electre si voltò notando gli altri due Angeli dei Sacri Doni. Hippokràtes l'Angelo Della Guarigione Fisica e Mentale si toccò la corta barba nera, era un Angelo robusto e alto, gli occhi color indaco erano rilassati. Era calvo ma dietro alla nuca aveva una sottile treccia che scendeva sulla schiena, indossava degli occhiali piccoli. Indossava una tunica blu mentre nella mano destra teneva un libro.
Hippokràtes - Se continueranno a litigare dovrò chiedergli di venire nel mio laboratorio per una consulenza. Melite è sempre più magra e stressata, di sicuro è deperita rispetto all'ultima volta che l'ho vista.
Le ali grigie dell'uomo si mossero, mentre il viso rotondo era rilassato. Ma l'Angelo che era il più vecchio di tutti fu quello Della Battaglia. L'Angelo Della Battaglia emise un verso rauco e borbottò qualcosa, era molto basso, la barba riccia e lunga gli arrivava sull'addome. L'Angelo camminò con passo deciso verso i suoi colleghi, gli occhi a mandorla erano stanchi, il viso rugoso aveva delle piccole cicatrici. Sotto all'armatura d'argento aveva un tunica viola, le labbra screpolate erano piccole e i capelli bianchi avevano lo stesso colore della barba. Il colore delle iridi erano azzurre, in una mano aveva una lancia. Enyalius aveva assistito e approvato lo scontro del Grande Sterminio, dando una mano al giovane Erastos nell'uso della spada.
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Daemon Patronum [Completa]
FantasyRubellius non aveva idea delle conseguenze che avrebbe comportato il suo Patto, pensava che fosse uno dei soliti disgraziati che lo supplicava per mantenere adeguatamente le sue coltivazioni nel mondo di Astrea. Ma si sbagliava di grosso, quando un...