Capitolo 33 - Il Mezzo-Demone e il Puro Demone

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SECONDA PARTE Del Capitolo

Gli anni passarono lentamente e con fatica e orgoglio Rubellius finì di addestrare Fulke all'età di venticinque anni. Il demone rosso aveva già stretto il Patto con Erastos e la giovane Clizia aveva compiuto nella sua dimora, i suoi quindici anni. Rubellius sapeva che non l'avrebbe vista finché non sarebbe salita al trono, quindi cercò di stare con il suo amico e allievo per un po' di tempo.
Fulke respirò a fatica mentre era appeso a testa in giù, con le mani posate sul capo. Le sue gambe forti stringevano quel poderoso ramo di betulla, mentre l'uomo faceva degli esercizi per i suoi addominali. Rubellius era seduto sullo stesso ramo con la schiena appoggiata sul tronco, guardò l'esercizio e lo incitò.

Rubellius - Sei troppo lento! Forza!

L'uomo imprecò e aumentò la velocità dei suoi esercizi. Il sudore coprì il suo corpo e i raggi del sole che filtravano all'interno di quella stupenda foresta, illuminarono il suo fisico. Fulke era a petto nudo e i pantaloni marroni, decorati con delle perline gialle, gli stringevano i polpacci sodi. Rubellius schioccò le dita e fece comparire la sua pergamena blu, la srotolò facendola scivolare sulle sue ginocchia. Il demone fischiettò osservando i nomi dei vari malcapitati, schioccò di nuovo le dita e fece comparire una piuma nera con delle piccole striature viola.

Rubellius - Mi serve un consiglio.

Fulke lo guardò per un secondo e continuò i suoi esercizi. Il demone era nella sua forma originale, il suo sorriso malignino emanò una fresca risata.

Fulke - S-sono leggermente - mugugnò per la fatica - impegnato.

Rubellius alzò gli occhi al cielo e aprì leggermente le sue ali per stiracchiarle.

Rubellius - Bah! Se quello lo chiami impegno. Volevo sapere, se ti capitasse una persona cattiva...

Fulke - S-sei tu, quella persona?

Il demone sbuffò di nuovo e cercò di dare un calcio sul fianco di Fulke, ma lui reggendosi con le gambe, parò il colpo con la mano. Rubellius rise e si alzò, si mise in ginocchio osservando il suo amico dal ramo. La pergamena scivolò verso il basso mostrando le innumerevoli vittime che il demone rosso aveva incontrato nella sua vita.

Rubellius - No. Sfortunatamente non sono io. Volevo sapere, che punizione daresti per un ricco mercante che ha chiesto il mio aiuto? Diciamo... - agitò la testa - amava tanto il cibo che non dava nulla alle figlie e si è venduto l'Essenza per ottenere altre ricchezze.

Fulke - Io... non so.

L'uomo finì gli ottanta addominali e penzolò a testa in giù, lasciando cadere le sue braccia.

Fulke - Quello che gestisce le Essenze sei tu. Non io.

Rubellius - Giusta osservazione, ma un suggerimento sarebbe gradito.

Fulke si toccò la fronte bagnata dal sudore e sospirò.

Fulke - Lo farei mangiare per tutta l'eternità nella tua Dimensione... - sospirò - non so, vedi tu.

L'uomo si aggrappò al ramo per poi sedersi accanto a Rubellius, il demone scrisse qualcosa e sorrise.

Rubellius - Ottimo consiglio.

Fulke si toccò i capelli castani e guardò la pergamena con curiosità, la carta luccicava grazie al sole.

Fulke - Come hai avuto quella pergamena? La fai comparire ogni volta che concludi o stipuli uno dei tuoi Patti. Insomma... non ti basta stringere la mano e il gioco è fatto?

Daemon Patronum [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora