SECONDA PARTE Del Capitolo
Gli anni passarono lentamente e con fatica e orgoglio Rubellius finì di addestrare Fulke all'età di venticinque anni. Il demone rosso aveva già stretto il Patto con Erastos e la giovane Clizia aveva compiuto nella sua dimora, i suoi quindici anni. Rubellius sapeva che non l'avrebbe vista finché non sarebbe salita al trono, quindi cercò di stare con il suo amico e allievo per un po' di tempo.
Fulke respirò a fatica mentre era appeso a testa in giù, con le mani posate sul capo. Le sue gambe forti stringevano quel poderoso ramo di betulla, mentre l'uomo faceva degli esercizi per i suoi addominali. Rubellius era seduto sullo stesso ramo con la schiena appoggiata sul tronco, guardò l'esercizio e lo incitò.Rubellius - Sei troppo lento! Forza!
L'uomo imprecò e aumentò la velocità dei suoi esercizi. Il sudore coprì il suo corpo e i raggi del sole che filtravano all'interno di quella stupenda foresta, illuminarono il suo fisico. Fulke era a petto nudo e i pantaloni marroni, decorati con delle perline gialle, gli stringevano i polpacci sodi. Rubellius schioccò le dita e fece comparire la sua pergamena blu, la srotolò facendola scivolare sulle sue ginocchia. Il demone fischiettò osservando i nomi dei vari malcapitati, schioccò di nuovo le dita e fece comparire una piuma nera con delle piccole striature viola.
Rubellius - Mi serve un consiglio.
Fulke lo guardò per un secondo e continuò i suoi esercizi. Il demone era nella sua forma originale, il suo sorriso malignino emanò una fresca risata.
Fulke - S-sono leggermente - mugugnò per la fatica - impegnato.
Rubellius alzò gli occhi al cielo e aprì leggermente le sue ali per stiracchiarle.
Rubellius - Bah! Se quello lo chiami impegno. Volevo sapere, se ti capitasse una persona cattiva...
Fulke - S-sei tu, quella persona?
Il demone sbuffò di nuovo e cercò di dare un calcio sul fianco di Fulke, ma lui reggendosi con le gambe, parò il colpo con la mano. Rubellius rise e si alzò, si mise in ginocchio osservando il suo amico dal ramo. La pergamena scivolò verso il basso mostrando le innumerevoli vittime che il demone rosso aveva incontrato nella sua vita.
Rubellius - No. Sfortunatamente non sono io. Volevo sapere, che punizione daresti per un ricco mercante che ha chiesto il mio aiuto? Diciamo... - agitò la testa - amava tanto il cibo che non dava nulla alle figlie e si è venduto l'Essenza per ottenere altre ricchezze.
Fulke - Io... non so.
L'uomo finì gli ottanta addominali e penzolò a testa in giù, lasciando cadere le sue braccia.
Fulke - Quello che gestisce le Essenze sei tu. Non io.
Rubellius - Giusta osservazione, ma un suggerimento sarebbe gradito.
Fulke si toccò la fronte bagnata dal sudore e sospirò.
Fulke - Lo farei mangiare per tutta l'eternità nella tua Dimensione... - sospirò - non so, vedi tu.
L'uomo si aggrappò al ramo per poi sedersi accanto a Rubellius, il demone scrisse qualcosa e sorrise.
Rubellius - Ottimo consiglio.
Fulke si toccò i capelli castani e guardò la pergamena con curiosità, la carta luccicava grazie al sole.
Fulke - Come hai avuto quella pergamena? La fai comparire ogni volta che concludi o stipuli uno dei tuoi Patti. Insomma... non ti basta stringere la mano e il gioco è fatto?
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Daemon Patronum [Completa]
FantasyRubellius non aveva idea delle conseguenze che avrebbe comportato il suo Patto, pensava che fosse uno dei soliti disgraziati che lo supplicava per mantenere adeguatamente le sue coltivazioni nel mondo di Astrea. Ma si sbagliava di grosso, quando un...