Capitolo 39 - La luce trovata

1.4K 139 194
                                    

Erano passati venti minuti da quando Rubellius e Fulke furono liberati dalle loro catene d'oro. Electre ordinò la liberazione poiché voleva sapere del loro arrivo. Rubellius si riprese immediatamente e raccontò ogni singolo dettaglio, dal Patto con Erastos fino ad arrivare alla spiegazione del viaggio. Fulke, Clizia e Fulvio erano seduti vicino al tavolo, mentre Electre e Rubellius erano in piedi.

Electre - Ora mi è tutto chiaro. Hai detto che i Cacciatori Bianchi vi hanno perseguitato, e sei sicuro al cento per cento che Tarasios sia il mandante?

Rubellius incrociò le braccia e posò la schiena su un palo di legno che sorreggeva la grande tenda bianca.

Rubellius - Esattamente. Non so perché vuole Clizia, ma una cosa è sicura, lui non voleva che arrivassimo qui. Voi per caso c'entrate qualcosa? Un Angelo che disobbedisce ai suoi superiori mi sembra strano. 

Electre chiuse gli occhi neri e camminò all'interno della tenda. Le sue ali si muovevano con eleganza, mentre le mani si posarono dietro alla schiena.

Electre - Sono passati molti secoli da quando Tarasios ti punì per ciò che avevate fatto nel Grande Sterminio. Vedi... - guardò Rubellius - da quando ti abbiamo liberato, Tarasios ha iniziato a disobbedire ai nostri comandi, aveva delle strane idee. Lui era un ottimo Comandante ma amava il gusto del sangue e della vendetta. - Sospirò - Un giorno sparì dal nostro accampamento senza lasciar tracce.

Rubellius - Come mai? Di solito i vostri sottoposti non fuggono contro la vostra volontà.

Electre - Volevamo condannarlo alla pena di morte per i suoi atti. Ma il Generale Varsos, ci supplicò di dargli un degno processo. Io e Erastos eravamo molto legati al Generale, poiché conoscevamo i suoi modi. Alla fine accettammo la sua decisione.  - Deglutì - Alla vigilia del processo, Tarasios fuggì e perdemmo le sue tracce.

Clizia guardò la donna e posò le mani sulle ginocchia, stringendo il suo abito.

Rubellius - Sapevate che Tarasios sta controllando tutti i Cacciatori Bianchi in circolazione? Non ti sei stupita quando ti ho parlato di loro.

Electre - Sì. Avevamo sentito qualche voce nel contiene Ebe e nelle zone più deserte del continente Aglaia. Per questo motivo non mi stupisce che Tarasios sia tornato per portar scompiglio utilizzando i Cacciatori Bianchi.

Rubellius - Non potete far nulla per fermarlo?

Electre - Sarei la prima a bloccare le sue gesta, Rubellius. Ma il problema è che non riusciamo a trovarlo in nessun luogo. Forse qualcuno lo sta coprendo a nostra insaputa e devo dir la verità. -Sospirò aprendo gli occhi - Non mi stupirei se fosse lui il mandante dei Barbari della Foresta.

La donna si toccò la fronte e deglutì, Fulke guardò Rubellius con preoccupazione. Clizia si sfiorò la collana come a togliere via ogni singola paura, Electre notò ciò e sorrise guardando la fanciulla.

Rubellius - Aspetta! Non ti stupisce la notizia dei Barbari della Foresta?

Electre - Oh no. Quegli umani non attaccano mai un regno senza una ragione. Quando abbiamo saputo che il castello Della Roccia era sotto attacco, la cosa c'insospettì notevolmente. Mandammo un Angelo per controllare la situazione ed egli ci riferì che un attacco del genere era condotto per ottenere qualcosa.

Un silenzio gelido coprì l'intera tenda, Electre continuò il suo racconto senza perdere il filo del discorso.

Electre - Sapevamo che la Regina Della Roccia aveva invocato Erastos per aver una figlia. Lui ci spiegò ogni cosa e sapevamo che nelle mani della Regina Arabella c'era la chiave che la tua protetta ora indossa. Noi però non potevamo intervenire.

Daemon Patronum [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora