Erano passati nove mesi da quando i due amanti avevano dichiarato il loro eterno amore. Molto spesso Bardus doveva lasciare a malincuore la sua compagna per tornare nella Dimensione Deiouona, l'unico modo che poteva vederla era soltanto con un'invocazione da chi lo richiamava nel mondo Astrea. Quando il demone ritornava andava immediatamente dal suo antico amore, portando alla fanciulla ogni oggetto prezioso che aveva prelevato dalle sue conquiste e dalle sue vittorie. Bardus e Alita non si lasciavano mai, nemmeno per una battuta di caccia, ma quei nove mesi per la fanciulla stavano iniziando a diventar sempre più pesanti. Sapeva che non poteva più andar a caccia con lui, poiché teneva suo figlio in grembo. Bardus sapeva che era un maschio, poiché percepiva la sua Essenza, i suoi pensieri si posarono sull'antichità del Grande Sterminio.
Ma il giorno del parto arrivò, Alita iniziò ad aver le doglie, tutti nel villaggio si avvicinarono alla casa di Dasha e Götz. Le urla di Alita uscivano dalle finestre della capanna, la giovane faticò notevolmente e il guaritore Walter cercò di aiutarla con le sue cure. Tutta la gente era ammassata di fronte alla porta della capanna, le urla della giovane continuarono per ore, finché un pianto di un neonato si udì. Molti del villaggio sorrisero e altri giudicarono quel bambino con disprezzo.
Quando Bardus arrivò al villaggio con il suo cavallo, restò pietrificato alla vista di quel popolo ammassato vicino alla capanna. Il demone si avvicinò lentamente, mentre Götz uscì dalla capanna dando una terribile notizia ai suoi compaesani. Il capo villaggio alzò lo sguardo e notò Bardus dietro al suo popolo, la gente della Tribù dei Buii si spostò facendo passare il demone. Götz lo guardò con tristezza, gli occhi erano socchiusi e colmi di lacrime. Bardus spalancò gli occhi osservando il dolore del vecchio, alzò lo sguardo verso la capanna e sentì il pianto di suo figlio. Il demone entrò nella dimora del capo villaggio e quando fu all'interno, rimase spiazzato. Dasha era in un angolo della piccola cucina, seduta accanto a sua figlia Nada, le due donne stavano piangendo con dolore. Bardus si voltò verso il guaritore e restò in silenzio, Walter si pulì le mani con uno straccio e cercò di sistemare come meglio poteva Alita. Passarono alcuni minuti e quando finì il suo lavoro, il guaritore prese un polso della giovane sentendo il battito.
La giovane era pallida in volto, gli occhi grigi erano gonfi e deboli, le labbra secche accennarono un sorriso, mentre con un braccio teneva quel fagottino che tanto amava. Alita era distesa sul letto, coperta da un lenzuolo azzurro, i capelli sciolti erano bagnati. Walter si spostò leggermente e guardò Bardus, l'uomo robusto si avvicinò al demone e deglutì.
Walter – Ha perso molto sangue, il suo cuore non potrà... battere ancora per molto.
Il demone restò spiazzato da quelle parole, ignorò il guaritore e si avvicinò al capezzale della sua amata. Le spalle e le mani tremarono, mentre il suo volto diventava pallido, la sua bocca era semiaperta. Walter continuò a parlare con serietà, il piccolo neonato piangeva con foga.
Walter – Il bambino era podalico. Alita ha cercato di partorire come poteva, ma il piccolo ha lesionato l'addome. M-mi dispiace.
Alita cercò di parlare, ma non ce la fece, il neonato era coperto da una copertina di cotone. Bardus sfiorò il viso della sua compagna con le dita e ricevette il suo debole sorriso, il demone socchiuse gli occhi e si morse le labbra. La giovane tossì e guardò suo figlio per poi baciare le dita del suo compagno. Bardus non riuscì a parlare, si sentiva in colpa per averla messa in questa dannata situazione.
Bardus – A-amore mio...
Alita sospirò con dolore e baciò la fronte del piccolo. La sua voce era debolissima, ma Bardus la percepì perfettamente grazie al suo udito.
Alita – L'ho c-chiamato... c-come a-avevamo deciso. S-si chiama... Fulke – tossì.
Bardus digrignò i denti e i suoi stessi occhi cambiarono colore per l'ira. Si tolse i foderi delle asce e si inginocchiò prendendo la mano della sua compagna.
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Daemon Patronum [Completa]
FantasyRubellius non aveva idea delle conseguenze che avrebbe comportato il suo Patto, pensava che fosse uno dei soliti disgraziati che lo supplicava per mantenere adeguatamente le sue coltivazioni nel mondo di Astrea. Ma si sbagliava di grosso, quando un...