Il falò in mezzo alla piazzetta del villaggio divampò con splendore quella notte. I musicisti di quel popolo suonarono in mezzo a due betulle. La loro musica calda fece danzare due ballerine, le quali muovevano con sensualità i loro corpi. Le danzatrici indossavano dei lunghi abiti blu con una fascia verde sotto al seno, mentre gli uomini avevano una maglia a maniche lunghe con una stampa gialla sul petto. Gli uomini e le donne del villaggio ridevano e scherzavano, mentre erano seduti attorno al falò. Alcuni tronchi d'abete erano stati appoggiati attorno al falò per far sedere i vari paesani, mentre alcuni piatti colmi di quel favoloso cibo erano posti su dei enormi tappetti rossi. Le capanne circondarono quella quiete, racchiudendo e proteggendo i loro abitanti dalla Foresta Nera.
Rubellius, Fulke e Clizia erano seduti su un tronco mentre mangiavano e bevevano. Fulke aveva tra le mani un pezzo di carne, il sapore era forte ma delizioso. L'uomo guardò l'amico alla sua sinistra e sospirò, Rubellius fissò il fuoco.
Fulke - Se ho capito bene dalla discussione di oggi pomeriggio, vuoi il mio aiuto per condurre la tua protetta dagli Angeli.
Rubellius - Esatto.
Fulke - A parte le scenate che ha fatto mia nonna per mandarci fuori dalla mia capanna oggi pomeriggio. Volevo sapere... ma sei impazzito?!
Rubellius lo guardò appoggiando le mani sul tronco.
Rubellius - No. C'è un uomo che vuole Clizia a qualsiasi costo. Gli unici che possono rivelare la verità e sciogliere il mio Patto nei suoi confronti sono loro. Tuo padre sapeva del loro nascondiglio, sapeva dove trovarli.
Fulke - Mio padre lo seppe prima che morisse. Lo sai com'era fatto. Era un folle, un arrogante e un impulsivo. Voleva trovare quegli stupidi esseri per portar in vita mia madre.
Rubellius - Ma lui sapeva dov'erano!
Il demone si volto verso l'amico e gesticolò con le mani, dando le spalle a Clizia.
Rubellius - Ascolta, lo so che ti sto chiedendo molto. Ma ti posso assicurare che appena ci vedrai andar via dal tuo villaggio, non torneremo più. Ci bastano le informazioni di tuo padre, poi ce ne andremo.
L'uomo bevve un altro sorso e guardò la ragazza, i suoi occhi grigi si socchiusero.
Fulke - Tu non fai niente per niente Rubellius. Ti conoscono d'anni.
Rubellius - Vero. Se vuoi qualcosa in cambio lo sai che te lo darò.
Fulke - Lo so, ma non voglio niente da parte tua. L'ultima volta mi sono ritrovato con le chiappe bruciate.
Rubellius - Allora perché ti ostini?! Sto cercando una soluzione, non ti sto chiedendo di vendermi la tua Essenza.
Fulke - Il problema è questo. Se io ti dicessi dove si trovano gli Angeli, lo sai come finirebbe questa storia? I tuoi docili nemici ti prenderebbero e ti ucciderebbero. Sei l'unico che è sopravvissuto al Grande Sterminio. Non voglio pesi sulla coscienza.
Rubellius - Non creeresti nessun peso. Anche se mi costasse la vita. Insomma... dovrò morire un giorno!
Fulke si toccò la barba castana e lo guardò con simpatia.
Fulke - Avrei un'altra proposta. Se ti accompagnassi? Gli Angeli non mi farebbero nulla, quindi... non avresti problemi con me.
Rubellius si toccò le corna blu ancora ben visibili, era teso per questa decisione.
Rubellius - Direi che può andare.
Fulke rise di gusto e guardò una ragazza che gli servì di nuovo il vino. L'uomo lo bevve tutto d'un fiato e diede con gioia, una pacca sulla schiena del demone.
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Daemon Patronum [Completa]
FantasíaRubellius non aveva idea delle conseguenze che avrebbe comportato il suo Patto, pensava che fosse uno dei soliti disgraziati che lo supplicava per mantenere adeguatamente le sue coltivazioni nel mondo di Astrea. Ma si sbagliava di grosso, quando un...