Il ballo era terminato e i nobili stavano tornando nelle loro splendide dimore. Varsos accompagnò Clizia nella sua stanza, l'Angelo accennò un sorriso dolce mentre la giovane continuava a parlare. I due camminarono nel lungo corridoio del terzo piano del torrione, mentre le torce illuminavano quel luogo.
Clizia - Vorrei... invitare Electre e Galene.
Varsos annuì osservando la freddezza della sua futura compagna, chiuse gli occhi verdi e mise le mani dietro alla schiena.
Varsos - Sono certo che ameranno il nostro matrimonio. Dopotutto gli Angeli dei Sacri Doni devono pur vedere la figlia di Erastos sposarsi con un Angelo. Sarà meraviglioso - agitò una mano - farò addobbare ogni singola colonna e ovviamente ci saranno i vostri fiori preferiti.
Clizia abbassò lo sguardo e si toccò i capelli.
Varsos - I fiori blu che amate tanto saranno anche nel Bouquet.
I due arrivarono di fronte alla porta della stanza di Clizia e si guardarono per alcuni secondi. Varsos era entusiasta, la giovane aveva scoperto in quei mesi ogni cosa di lui.
L'uomo discendeva da una famiglia di Generali e Comandanti. Aveva dimostrato il suo valore in molte battaglie ed era l'ultimo di sei fratelli. L'Angelo era molto paziente e non insisteva mai con Clizia, la fanciulla aveva fatto un paragone tra Varsos e Rubellius e lì capì che i due erano molto diversi.
Varsos aprì la porta e restò fermo, Clizia sospirò e fissò la sua camera. Gli occhi dell'Angelo si socchiusero mentre un leggero rossore dipinse le sue guance.
Varsos - Clizia...
La ragazza lo guardò con serenità, l'Angelo posò una mano sul petto e sospirò.
Varsos - Vi giuro sul mio cuore che non oserò insistere sulle vostre scelte. Nemmeno se... - deglutì - ecco...
Clizia - Ho compreso ciò che volete dirmi, non vi rammaricate.
L'Angelo annuì e sorrise, una sua mano sfiorò quella di Clizia e la strinse dolcemente. I suoi occhi verdi si posarono su quella mano morbida.
Varsos - L'unica cosa che posso costringervi a fare è venire con me nella Dimensione Sirona, non appena avremo... tre figli. Ogni Nefilim vive lì, d'accordo?
Clizia spalancò gli occhi e staccò la presa dalla sua.
Clizia - Pensavo che avrei vissuto qui con voi.
Varsos - Posso capire il vostro stupore, ma non è così. Il vostro ruolo vi porterà nella Dimensione Sirona. Non c'è altra scelta. Lì riceverete tutto ciò di cui un Nefilim ha bisogno: istruzione, cura della prole, cultura delle tradizioni, addestramento con la spada, preghiere e... accoglienza.
Clizia - Io non posso lasciare questo... mondo. Ci sono vissuta qui.
Varsos - Capisco, ma potrete visitarlo quando sarete meno occupata nella vita matrimoniale. Non negherò il vostro desiderio di visitarla.
La ragazza deglutì e abbassò lo sguardo, Varsos le sfiorò il viso e alzò il suo volto per osservarla meglio. La sua mano ruvida le diede una carezza mentre sorrideva.
Varsos - Andrà tutto bene, vi aiuterò io. D'accordo?
La giovane annuì, il Generale le diede un bacio sulla fronte e se ne andò, dandole la buonanotte. Clizia entrò nella sua stanza e la chiuse, appoggiò la schiena sulla porta di legno e si coprì la bocca con la mano mentre iniziò a piangere. La fanciulla si svestì e prese dall'armadio una veste di cotone, la indossò e si toccò le labbra ricordando ancora il volto sconvolto del suo amato. La ragazza si guardò attorno e prese una candela posta in un piccolo candelabro di bronzo. Avvicinò l'oggetto ad una torcia e accese la candela bianca. La giovane prese dal letto un velo nero e si coprì la nuca, attese qualche minuto e aprendo la porta uscì di nascosto.
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Daemon Patronum [Completa]
FantasíaRubellius non aveva idea delle conseguenze che avrebbe comportato il suo Patto, pensava che fosse uno dei soliti disgraziati che lo supplicava per mantenere adeguatamente le sue coltivazioni nel mondo di Astrea. Ma si sbagliava di grosso, quando un...