SECONDA PARTE del Capitolo
Il passato continuò il suo percorso nella mente di Clizia.
Rubellius non si inoltrava mai negli argomenti privati di Clizia ma in alcune occasioni, quando i due erano soli, chiacchieravano di tutto. Una sera i due erano all'interno nella Stanza dei Sigilli, dove la Regina compilava i vari documenti. Rubellius camminava su e giù, commentando i vari fogli che parlavano dei raccolti.Rubellius – Che vuoi fare del raccolto? Vuoi dar il compito al Ministro Carlo Del Fiume?
Clizia alzò lo sguardo verso il Consigliere e sospirò.
Clizia – Credo che sia meglio parlare con lui.
Il demone la guardò alzando un sopracciglio, notando la sua delusione.
Rubellius – Cos'hai?
La giovane mostrò il documento al demone, Rubellius la lesse velocemente e sorrise con ironia.
Rubellius – Questi sarebbero i tuoi pretendenti? Beh... è una bella lista.
La fanciulla incrociò le braccia e chiuse gli occhi.
Clizia – Non voglio sposarmi con un Duca. L'Ambasciatore Umberto Del Sigillo vuole un matrimonio, ma io no.
Rubellius – Io dico che sarebbe un'ottima cosa. Possiamo vederla sull'ambito economico. Un marito porterebbe gloria al tuo popolo – alzò il pollice – inoltre dovrebbe riempirti di gioielli e onorarti per ciò che sei – alzò l'indice – e per finire – alzò il medio – faresti una marea di figli da farli sposare con i vari regnanti.
La giovane fissò la scrivania colma di pennini e fogli gialli.
Clizia – Non voglio sposarmi. Io odio i Duchi, odio i nobili, odio chi vuole soltanto il mio regno.
Rubellius alzò gli occhi verso il soffitto dipinto di viola e prendendo una sedia si sedette di fronte a lei.
Rubellius – Allora che dobbiamo fare?
Clizia – Non lo so.
Il demone osservò la carta tra le sue mani e prendendo una piuma scrisse qualcosa.
Ruellius – Ecco, risolto il problema.
Clizia guardò la carta con curiosità, non capendo ciò che aveva fatto. Il demone spiegò facendo un sorrisetto ironico.
Rubellius – Ho annullato temporaneamente le richieste dei tuoi pretendenti. Oggi pomeriggio prepareremo una legge per il tuo matrimonio. Così potrai sposare chi vorrai. – Rise piano - Tranquilla parlerò io con i Ministri per questa "meravigliosa legge".
La giovane prese il documento e osservò il demone, non ci poteva credere ai suoi occhi.
Clizia – Perché l'hai fatto?
Rubellius – Amo le persone che odiano le altre persone. E poi mi ricordo di questo "Famoso Duca".
Clizia spalancò gli occhi, si coprì la bocca con la mano e accennò un sorriso.
Clizia – Grazie.
Rubellius alzò le mani come a dir che non aveva fatto nulla di così speciale, la giovane si alzò dal suo posto e si avvicinò ad un tavolo colmo di carte e lettere.
Clizia – Quasi dimenticavo! Oggi pomeriggio una Contessa, mi ha consegnato questa per te.
La giovane spostò i vari documenti e trovò una lettera, Rubellius si stiracchiò e si alzò dal suo posto, avvicinandosi a Clizia. La ragazza sospirò consegnando al demone la lettera. I due erano l'uno di fianco all'altro.
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Daemon Patronum [Completa]
FantasiaRubellius non aveva idea delle conseguenze che avrebbe comportato il suo Patto, pensava che fosse uno dei soliti disgraziati che lo supplicava per mantenere adeguatamente le sue coltivazioni nel mondo di Astrea. Ma si sbagliava di grosso, quando un...