Capitolo 32 - Invisibile al Cuore

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SECONDA PARTE del Capitolo

Il passato continuò il suo percorso nella mente di Clizia.
Rubellius non si inoltrava mai negli argomenti privati di Clizia ma in alcune occasioni, quando i due erano soli, chiacchieravano di tutto. Una sera i due erano all'interno nella Stanza dei Sigilli, dove la Regina compilava i vari documenti. Rubellius camminava su e giù, commentando i vari fogli che parlavano dei raccolti.

Rubellius – Che vuoi fare del raccolto? Vuoi dar il compito al Ministro Carlo Del Fiume?

Clizia alzò lo sguardo verso il Consigliere e sospirò.

Clizia – Credo che sia meglio parlare con lui.

Il demone la guardò alzando un sopracciglio, notando la sua delusione.

Rubellius – Cos'hai?

La giovane mostrò il documento al demone, Rubellius la lesse velocemente e sorrise con ironia.

Rubellius – Questi sarebbero i tuoi pretendenti? Beh... è una bella lista.

La fanciulla incrociò le braccia e chiuse gli occhi.

Clizia – Non voglio sposarmi con un Duca. L'Ambasciatore Umberto Del Sigillo vuole un matrimonio, ma io no.

Rubellius – Io dico che sarebbe un'ottima cosa. Possiamo vederla sull'ambito economico. Un marito porterebbe gloria al tuo popolo – alzò il pollice – inoltre dovrebbe riempirti di gioielli e onorarti per ciò che sei – alzò l'indice – e per finire – alzò il medio – faresti una marea di figli da farli sposare con i vari regnanti.

La giovane fissò la scrivania colma di pennini e fogli gialli.

Clizia – Non voglio sposarmi. Io odio i Duchi, odio i nobili, odio chi vuole soltanto il mio regno.

Rubellius alzò gli occhi verso il soffitto dipinto di viola e prendendo una sedia si sedette di fronte a lei.

Rubellius – Allora che dobbiamo fare?

Clizia – Non lo so.

Il demone osservò la carta tra le sue mani e prendendo una piuma scrisse qualcosa.

Ruellius – Ecco, risolto il problema.

Clizia guardò la carta con curiosità, non capendo ciò che aveva fatto. Il demone spiegò facendo un sorrisetto ironico.

Rubellius – Ho annullato temporaneamente le richieste dei tuoi pretendenti. Oggi pomeriggio prepareremo una legge per il tuo matrimonio. Così potrai sposare chi vorrai. – Rise piano - Tranquilla parlerò io con i Ministri per questa "meravigliosa legge".

La giovane prese il documento e osservò il demone, non ci poteva credere ai suoi occhi.

Clizia – Perché l'hai fatto?

Rubellius – Amo le persone che odiano le altre persone. E poi mi ricordo di questo "Famoso Duca".

Clizia spalancò gli occhi, si coprì la bocca con la mano e accennò un sorriso.

Clizia – Grazie.

Rubellius alzò le mani come a dir che non aveva fatto nulla di così speciale, la giovane si alzò dal suo posto e si avvicinò ad un tavolo colmo di carte e lettere.

Clizia – Quasi dimenticavo! Oggi pomeriggio una Contessa, mi ha consegnato questa per te.

La giovane spostò i vari documenti e trovò una lettera, Rubellius si stiracchiò e si alzò dal suo posto, avvicinandosi a Clizia. La ragazza sospirò consegnando al demone la lettera. I due erano l'uno di fianco all'altro.

Daemon Patronum [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora