Capitolo 35 - La Caccia

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Rubellius sentì i passi pesanti dei tre Cacciatori Bianchi all'interno del corridoio. La proprietaria era sconvolta per quell'intervento inaspettato. Il demone si avvicinò alla finestra della sua stanza e guardò fuori, i suoi occhi si spalancarono dalla tensione. Attorno agli ulivi e alla recinzione dell'ostello c'erano una decina di Cacciatori che parlavano tra di loro. Molti ospiti che erano usciti dalle loro stanze si chiedevano il motivo di quella strana ispezione. La voce della proprietaria era chiara, mentre si avvicinava alla stanza del demone.

Marisa - Oh beh è naturale se siete qui. Avevo sentito alcune voci nella Zona dei Mercanti.

Uno dei tre uomini sorrise alla donna osservando i suoi compagni, tutti e tre erano robusti e ben piazzati.

Peleo - Li stiamo cercando per conto di un Angelo. Stiamo setacciando tutta Ebe e sa la prudenza non è mai troppa.

Rubellius che era nella sua stanza prese il suo mantello da una delle due borse in pelle e lo indossò, coprendo i capelli rossi con il cappuccio. Marisa chiese a Rubellius se poteva entrare e lui acconsentì.

Marisa - Mi scusi signore, ma è un'ispezione da parte dei Cacciatori Bianchi. Ci metteranno solo qualche minuto.

Marisa aprì completamente la porta della stanza facendo entrare i tre uomini. Rubellius diede le spalle ai tre e ascoltò i loro pesanti passi. Un Cacciatore Bianco con i capelli neri e con la barba brizzolata si avvicinò alle due borse poste sul letto, controllando poi l'armadio. Al suo interno c'erano i vestiti del demone e alcuni libri di Magia Nera, l'uomo mugugnò accorgendosi dei vari simboli. Il secondo uomo con la pelle scura e gli occhi marroncini osservò gli abiti posti su un comodino. Il terzo uomo, il più piccolo dei suoi compagni, si avvicinò al letto fissando i vari oggetti che Rubellius aveva tirato fuori dalle due borse in pelle. L'uomo di colore si sfiorò la barba grigia e poi i capelli che scendevano sulla sua spalla.

Proteo - Posso farle qualche domanda, signore?

Rubellius nascose il suo timbro di voce tossendo alcune volte.

Rubellius - Certo - tossì.

L'uomo prese una piccola spilla posta su un comodino e l'osservò.

Proteo - Questa spilla è vostra?

Rubellius - È un dono di un amico, perché?

Il più basso dei tre con la barba riccia osservò il demone, i suoi occhi azzurri erano in contrasto con la pelle olivastra. La voce del Cacciatore Bianco era acuta e fastidiosa.

Siro - Perché quella spilla è impregnata di Magia Nera. Viene usata dai demoni per praticare i loro incantesimi. La si riconosce dal teschio che ha dietro allo spillo.

I tre uomini la voltarono e notarono il simbolo. Rubellius si girò e si toccò il mento, i capelli rossi erano ben coperti dal cappuccio.

Rubellius - Non penserete che io sia in combutta con quei demoni?

I tre uomini si guardarono, Marisa li fissò tenendo nella mano le chiavi delle stanze.

Proteo - No, certo che no. Vedete... alcuni giorni fa, sono morti cinque dei nostri compagni. Un demone li ha uccisi.

Rubellius - Oh che spregevole atto - con voce teatrale - e come mai?

Proteo socchiuse gli occhi verdi e prese la spilla, osservando i libri di Rubellius appoggiati su un altro comodino vicino al letto.

Proteo - Crediamo che stia compiendo questi atti per il suo lavoro. Ha sempre - mosse la mano vicino all'orecchio - una pergamena blu e ama...

Siro estrasse la spada sorridendo, mentre Peleo mandò fuori Marisa dalla stanza per la sua sicurezza. La donna accettò il gesto dell'uomo e scese le scale avviandosi al pianterreno.

Daemon Patronum [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora