SECONDA PARTE del Capitolo
I tre viaggiatori continuarono il loro cammino e uscirono dalla Zona dei Mercanti, giungendo in una strada che costeggiava il mare. Rubellius non disse una sola parola, i suoi occhi ametista osservarono il dolore e la delusione della ragazza che era davanti a loro. Un vento salmastro sfiorò i loro corpi, mentre i pini marittimi che erano ai lati della strada, si mossero lasciando cadere i lunghi e sottili aghi. Il demone avanzò con passo veloce e si mise di fianco a Clizia, sorrise e tolse il cappuccio.
Rubellius – Guarda il lato positivo, Clizia. Puoi sempre amoreggiare con un mercante o un cacciatore nel villaggio di Fulke. Giusto?
Il demone fissò l'amico, Fulke sbuffò e chiuse gli occhi.
Fulke – I miei uomini sono forti e onesti con le donne, ma non credo che a Clizia piaccia un cacciatore che pretenda determinate cose.
Rubellius – Oh dai – mosse le mani – solo perché sono dei maschilisti, non vuol dire che siano cattivi.
Fulke si grattò la barba e socchiuse gli occhi.
Fulke – Non sono maschilisti, pretendono delle donne forti. Non è facile vivere nella Foresta Nera.
La giovane rimase in silenzio accarezzando il muso di Tenebris, il cavallo sbuffò muovendo il muso.
Rubellius – Oh dai! Non è così dura, certo ci siamo noi, ma è un luogo tranquillo.
Fulke – Tranquillo? Tranquillo? Ma se siamo stati attaccati da un Demone Maggiore. Tu parli perché ci sei vissuto prima di me, ma non è un posto sicuro.
Rubellius mise le mani suoi fianchi e sbuffò, guardando il cielo diventar di un intenso color arancione.
Rubellius – Bah! Secondo me Clizia starebbe bene con uno dei tuoi uomini. E poi guardala che fagottino – prese il suo mento senza farle male – è tutta dolce e tenera. Te lo dice uno che sa com'è fatta una donna.
Clizia spostò il viso dalla sua presa e continuò a star zitta, Rubellius la guardò cercando la soluzione di quel silenzio. Il mezzo-demone le sorrise cercando di tirarla su di morale.
Fulke – Non ascoltare le sue opinioni della mia gente. Se vorrai restare con noi sarai la benvenuta. E poi Idis ama le ragazze come te, le farebbe piacere una nuova amica.
Clizia lo guardò e ricambiò il sorriso, pensando a Idis.
Clizia – Ne sarei onorata. Devo dirlo... tu e Idis sembrate una coppia affiatata. Meglio di qualsiasi altra coppia che conosco.
Rubellius sentì il discorso e brontolò sottovoce.
Fulke – Ogni coppia hai suoi alti e bassi – rise – ma comunque... da queste parti dovrebbe esserci un ostello per i viandanti.
Il demone osservò i due con severità e li indicò con un dito, coprendosi il sacco pieno di monete d'oro.
Rubellius – Se pensi che vi pagherò le stanze, ve lo scordate.
Fulke – Oh ma non vorrai che la tua protetta, rimanga fuori al gelo?
Clizia – Non serve. Possiamo dormire fuori, ormai sono abituata – sorrise ai due uomini.
Il demone incrociò le braccia osservando alcune piccole case di artigiani che costeggiavano la strada.
Rubellius – Credo di poter cedere sta volta...
Clizia – Rubellius, non serve.
I tre viaggiatori notaro a pochi metri di distanza un ostello. Quello citato da Fulke.
La struttura in pietre rosse era posta su una piccola pianura circondata da ulivi e rovi. Il demone indicò a Clizia alcuni alberi che coprivano con le loro ombre, alcune prostitute.
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Daemon Patronum [Completa]
FantasyRubellius non aveva idea delle conseguenze che avrebbe comportato il suo Patto, pensava che fosse uno dei soliti disgraziati che lo supplicava per mantenere adeguatamente le sue coltivazioni nel mondo di Astrea. Ma si sbagliava di grosso, quando un...