capitolo 13

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Mi svegliai. Mi diressi in bagno e ciò che vidi non mi piacque affatto. Avevo gli occhi rossi a causa della lacrime che tutta la notte mi avevano accompagnato. Il viso era bianco,spento come i miei occhi. Aprii il rubinetto e mi lavai quella mia mostruosa faccia. Tolsi il mio bel vestito rosso e mi misi qualcosa di più adatto. Scelsi una maglia con un semplice pantalone. Sentii il mio stomaco brontolare e per quanto odiassi scendere al piano di sotto in quel momento lo dovevo fare. Scesi silenziosa nella speranza che lui non mi sentisse. La casa era così vuota. Raggiunsi la cucina quando davanti a me comparve un ragazza minuta dai capelli biondi e gli occhi verdi. Si stava strofinando gli occhi con la mano. Indosso aveva solo una camicia bianca. Era quella di Trent.

"Salve"mi salutò

"salve"ricambiai,non capivo da dove fosse saltata fuori quella ragazza e perché avesse la camicia di Trent e stranamente la odiavo per questo

"è finito il thé"mi disse

"beh è allora?"chiesi

"potresti portarmene dell'altro?"chiese. Aspetta,aspetta mi aveva preso per una cameriera?Lei era l'estranea qui e mi chiedeva anche di portarle del thé

"scusa,ma io non mi occupo di queste cose"dissi cercando di essere gentile

"di cosa di occupi?sei la domestica?"chiese

"no,io vivo qui e ti chiederei gentilmente di prendere le tue cose e di andare via>il mio tono era aspro. Lei mi guardò e senza dire una parola andò via. Mi diressi in salone e notai ai piedi del divano una scatola,la presi. Appena la guardai mi venne un colpo,era una scatola di preservativi. Alla vista di quella scatola mi si strinse il petto. Ero furiosa con Trent,io non potevo uscire e parlare con una persona ma lui poteva uscire e portarsi a letto una ragazza. Mi diressi con la scatola nello studio dove ero sicura di trovarlo. Di fatti era lì seduto a leggere dei documenti. Mi avvicinai e gli lanciai disgustata la scatola addosso. Alzò lo sguardo verso me

"sei vuoi portarti a letto una ragazza sei libero di farlo,però mi da fastidio il fatto che poi mi trattano come una cameriera"dissi acida. Buttò le carte sul tavolo e mi sorrise 'cosa aveva da sorridere?'

"ti da fastidio il fatto che ti trattano da cameriera oppure ti da fastidio il fatto che io ci sono andato a letto"disse con naturalezza.

Quella parole dette così direttamente mi fecero anche più arrabbiare. Io gelosa? che senso avrebbe avuto ora. Trent si alzò e si avvicinò

"allora?ti irrita il fatto che io sia andata a letto con lei"disse. Certo che mi aveva irritato ma non potevo mostrarlo

"no niente affatto"mentii e mi avviai per uscire quando con un braccio Trent mi bloccò da dietro. Cercai di divincolarmi ma fu tutto inutile

"sai che mentre lo facevo non pensavo ad altro che a te,immaginavo il tuo volto,la tua bocca,i tuoi occhi,ogni volta gridavo il tuo nome"sussurrò .

Lui pensava a me?No,lui faceva sesso con un'altra donna,come aveva il coraggio di dirmi queste cose. Cercai di allontanarmi ma lui era molto più forte di me. Infilò una mano sotto la mia maglia e iniziò ad accarezzarmi la pancia per poi passare al mio seno. Lo strinse sotto le sue mani. Con un pò di fatica riuscì a togliermi il reggiseno. Mi accarezzò tutto il seno,per poi scendere . Arrivò a sfiorare le mie gambe e appena giunse all'elastico delle mie mutande,mi irrigidii. Mi dimenavo,mi muovevo per liberarmi ma erano sforzi inutili.

Sentii la sua mano scendere sempre più giù fino al mio intimo. Iniziò ad accarezzare il mio interno e mi bloccai. Tutto il mio corpo ebbe una strana scarica e si bloccò al suo tocco. Infilò un dito nel mio interno e ...... . Dio non sapevo cosa stava succedendo. Il mio corpo al quel contatto ebbe milioni di scariche. Per quanto fosse sbagliato più lui muoveva e più mi eccitavo. Era la prima volta che provavo qualcosa del genere.

"Trent ti preg-"non ebbi il tempo di finire che iniziò a muovere più forte. Un gemito uscì dalla mia bocca,il mio respiro era dimezzato.

"adoro quanto ti ecciti"affermò. Finalmente tolse il suo dito,feci dei profondi respiri. Non lasciando mai il mio braccio ,mi fece sedere sulla

scrivania. Mi baciò il collo,facendo sempre più pressione,sentivo che lo stava succhiando"oddio era un succhiotto" . Iniziò a baciare il lobo del mio orecchio per poi morderlo,ebbi un immensa scarica. Mi stavo eccitando.Appena finito mi baciò. Prese avidamente la mia lingua e iniziò a giocarci. Mi mancava il respiro. Trasportava la mia lingua con vigore,era un bacio rude,bisognoso. Infilò di nuovo una mano nel mio basso ventre e entrò di nuovo dentro di me con le dita. Finii di baciarmi e mi tolse la maglietta. Iniziò a baciare i miei capezzoli con forza. Provai uno strano ma sopportabile dolore . Stavo per scoppiare. Trent mi guardò malizioso,sul suo bel volto comparve un sorriso soddisfatto. Si chinò a terra e prese la scatola,e si avvicinò di nuovo

<non vedo l'ora di entrare dentro di te,ti farò mia Beatrice>affermò. Lo stava per fare,lo stavamo per fare. Io,io............ avevo paura,non ero mai arrivata fin qua con un ragazzo. Non avevo mai provato nulla del genere con nessuno se con lui,ero veramente pronta a farlo."Beatrice,lui vuole solo una cosa da te non ti ama". La mia coscienza aveva ragione,lui non mi amava,stavo per perdere la mia verginità per un uomo che non mi amava,anche se io ero perdutamente innamorata di lui. Trent divaricò le miei gambe e iniziò a sbottonare il mio jeans

"NO"gridai

"come scusa?"mi guardò arrabbiato

"io non voglio farlo"ammisi,di nuovo il mio viso venne bagnato dalle lacrime

"io posso fare ciò che voglio con te"affermò rabbioso

"No"mi divincolai.

"Beatrice stai ferma"mi ordinò Trent,non lo ascoltai. Mi liberai le mani e gli diedi un pugno(e poi dicono che la violenza non serve,comunque però non bisogna mai usarla),lui mi lasciò e si piegò. Scesi dalla scrivania, velocemente presi la mia maglia e mi diressi fuori chiudendo la porta .

"BEATRICE!!!"urlò Trent ,era furioso. Mi diressi verso la porta principale e riuscendo ad aprirla(di nuovo,siano lodate le forcine),scappai via.

Amami ,ti prego [ in fase di correzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora