capitolo 75

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Qualche settimana dopo

Il mio stomaco si dibatteva frenetico,disobbedendo ai miei supplichevoli ordini. Era come se stesse avvenendo una bufera lì dentro dopo un giro sulle montagne russe,in discesa e poi un altro ancora in salita. In un attimo percepì le bile in gola,mi alzai subito dal letto per correre in bagno a vomitare.Ormai il mio corpo si muoveva automaticamente -appena percepiva quella salita-dato che era da una settimana che non facevo altro . Appena svuotai completamente la mia anima ,mi pulì provando quasi ribrezzo per il mio aspetto ,molto malridotto. I capelli erano una massa arruffata molto in similitudine a della paglia, il viso era di un pallore bianco,ar di poco raccapricciante. Gli occhi , due pozzi infossati,con sotto due occhiaie segno delle nottate ,precedenti passate in bianco a guardare il soffitto mentre i suoni della città mi accompagnavano. Mi distesi di nuovo sul letto,che ormai era diventata la mia tana,erano da anni che non stavo più così male,fisicamente a causa della febbre-che sembrava essere passata- ma forse erano soltanto scuse. Il mio malumore di certo non era originario da uno stato fisico -almeno quello più grande- ma da quello emotivo. L'assenza di Trent.Era da una settimana che non animava più con la sua irresistibile presenza questa casa,che adesso pareva così spoglia e odiosamente orribile. Il nostro nido,che tanto amavo era diventato un luogo che odiavo a causa della mancanza del suo calore avvolgente oppure del suo radioso sorriso che rendeva perfette le mie giornate. Che triste malinconia!L'uomo della mia vita,stava a Vienna,ormai da una settimana e il mio umore peggiorava sempre di più,non potendo bearmi della sua vista. Per di più qualche giorno prima della sua partenza,fui costretta a rimanere a letto,ammalata e a causa di ciò non potei neanche accompagnarlo all'aereoporto,per godere degli ultimi istanti insieme!L'unica cosa che mi faceva andare avanti in questi tristi giorni,su quel letto...da sola,era la sua voce -ci sentivamo tutti i giorni -e la visione dell'anello. Ogni volta che il mio sguardo si posava su quell'oggetto,dall'apparenza -quasi superfluo ma con un meraviglioso e importante significato dietro,un sorriso compariva sul mio volto. La bellezza di quel gioiello ma sopratutto ciò che custodiva animavano il mio cuore di una felicitazione immane,mentre i ricordi di quella sera, danzavano nella mia mente. Le sue parole ,bellissime ,il suo viso,stupendo e quel luogo meraviglioso ,non facevano altro che far gioire il mio cuore, dimostrando,che quel giorno-il più della mia vita- era reale e non un dolce sogno . Sospirai,la voglio di averlo vicino mi stava divorando,era così straziante la sua assenza!

"ancora a letto?Come ti senti?"la voce di Giulia mi distrò dai miei pensieri,alzai gli occhi e la vidi entrare,con un tubino color pesca e i capelli castano chiaro che le ricadevano morbidamente sulle spalle ,ormai erano giorni che mi aveva a trovare,prendendosi cura di me . La sua compagnia di certo mi metteva di buon umore e rallegrava le mie giornate in assenza di Trent. Quando ,il giorno dopo,le avevo detto che mi aveva fatto la proposta,era quasi svenuta,esultando di gioia,sembrava una bambina. Era stato uno spettacolo piuttosto divertente e ricco di euforia. La seguì con lo sguardo mentre si sedeva accanto a me ,sulla sponda del letto

"la febbre mi è passata,ma continuo ad avere la nausea e alcuni giramenti"anche se quel giorno stavo meglio,d'altronde-finalmente- Trent tornava oggi dal suo viaggio. Quella lunga settimana mi era sembrava un'atroce agonia che sembrava durare in eterno .Il mio stato quindi era molto migliorato rispetto al giorno prima,sembrava che il mio corpo si fosse risanato grazie al suo ritorno, Sorrisi tra me e me,era così piacevole l'effetto che aveva su di me. Finalmente avrei potuto di nuovo abbracciare quel corpo,stringermi tra le sue braccia e ammirai quei limpidi occhi ,ormai contavo le ore che mi separavano da lui e pregavo affinché il tempo passasse il più velocemente possibile. Giulia mi spostò alcune ciocche di capelli dalla fronte e mi guardò amorevolmente con un pizzico di preoccupazione

"devi andare da un medico,per fortuna la mia dottoressa,oggi è libera"sorrise. Inarcai un sopracciglio,piuttosto insospettita,quale dottoressa era libera alle 2 del pomeriggio?Di certo non una qualsiasi,sicuramente la mia 'cara'amica aveva già programmato tutto e prenotato l'appuntamento . Le sue premure mi facevano quasi sorride,si comportava come una mamma e si prendeva cura di me come la sorella che non avevo mai avuto . Schiusi le labbra in un sorriso mentre mi incoraggiava ad alzarmi .

Amami ,ti prego [ in fase di correzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora