capitolo 64

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Trent stava parlando animatamente con una ragazza,era di spalle quindi non riuscivo a vedere il suo volto,aveva un vestito a tubino bianco che le stringeva sui fianchi mettendo in luce magnificamente,il suo corpo esile e minuto ma propenso al punto giusto. Dietro la schiena una cascata di capelli neri ,lisci decorati con alcuni fermagli del medesimo colore del vestito,impreziositi da piccoli cristalli. Si udiva la sua risata unita a quella di Trent e una fitta al petto mi attanagliava,che stranamente non aveva motivo di esistere. Trent e quella sconosciuta stavano solo parlando,inoltre lui mi amava ciecamente ...eppure vederli insieme mentre il mio uomo in tutto il suo splendore,con un braccio appoggiato all'albero rideva e sorrideva ,mi faceva dolere il petto . Io ero immobile ,non riuscendo a decidere sul da farsi , non volevo andare lì e fare la gelosa ma allo tempo odiavo vederli insieme. Volevo chiamare Trent,magari con una scusa banale ma le parole mi si morivano in bocca mentre il mio respiro si univa all'aria ,d'un tratto la ragazza chinò il capo in segno di saluto e andò via mentre lo sguardo di Trent la seguiva .  Appena  la giovane scomparve nella villa ,si iniziò a muovere ed entrò anch'egli  all'interno.   Le mie lacrime  pretendevano di uscire e mischiarsi alla leggera rugiada del prato mentre il vento avvolgeva il mio corpo come un velo trasparente per poi sparire

"Beatrice"la voce di mio padre ruppe quel silenzio e con esso i miei pensieri. Trent aveva paura di un mio abbandono,cosa che non sarebbe mai potuta accadere dato che lo amavo con tutta me stessa,ma forse ero io quella che doveva aver paura.  Percepì il calore della mano di mio padre sulla spalla e mi girai verso di lui 

"figlia mia,ma stai piangendo?"il suo tono era amorevole,e mi sorpresi a scoprire che aveva ragione,una lacrima aveva bagnato il mio viso mentre i miei occhi erano velati e brillavano di tristezza . Senza rispondere ,mi buttai tra le sue braccia a chiedere conforto. Avevo paura ,paura che un giorno io sarei rimasta indietro mentre Trent sarebbe andato sempre più avanti,avevo il terrore che la vita ci potesse dividere di nuovo ed era già accaduto una volta . Lo amavo,mi sentivo collegata a lui fin da quando ,da bambina ,avevo incontrato per la prima volta quelle iridi color oceano che mi avevano incantata . Il mio cuore non avrebbe retto un simile dolore ,si sarebbe spezzato . Mio padre mi strinse di più a se ,coccolandomi <<cosa è successo,Beatrice>>ingiunse senza un filo di autorità e né pressione,titubante mi decisi a guardarlo. Chissà come si era sentito quando aveva perso la mamma , 

"ho paura,papà"ammisi e percepì la scia umida delle lacrime sul mio volto che vennero asciugate dalla mano di mio padre  che mi guardava dolcemente . Con un dito mi spostò un ricciolino ribelle e mi prese il volto con  le sue grandi e calorose mani "non devi avere paura,bambina mia, sappi che adesso ci sono io e ci sarò sempre come la tua famiglia.Oggi è un giorno di festa e non dovresti stare qui da sola,vieni con me"sostenne ,mi sorrise e feci lo stesso. Mentre la luna veniva momentaneamente coperta dalle nuvole blu notte delle sera io e mio padre entrammo all'interno dove la festa si stava svolgendo come al consueto.  Mio padre si avvicinò al centro della sala e batté le mani per attirare l'attenzione,non capivo qual'era il suo intento . Vidi tutti riunirsi attorno a noi,io stavo leggermente più lontana da lui e mentre stava per iniziare a dir qualcosa Lucas corse al mio fianco,  gli presi la manina sotto lo sguardo di Silvia che ci guardava lieta 

"Ringrazio tutti i presenti per essere venuti a questa festa che come ogni anno viene allestita con gran cura da tutti e sopratutto dalla mia famiglia. E' una tradizione della famiglia Hanson ed era una delle preferite di mio padre : Alexander Hanosn,è una gioia immensa essere qui e poter festeggiare con voi. Tuttavia il motivo del mio annuncio e della vostra presenza qui non è solo dovuto a ciò ma anche a una sorpresa e a una gioia che vorrei condividere con voi. Io  e la mia famiglia siamo lieti di presentarvi mia figlia,Beatrice"annunciò ,lo scalpore e la sorpresa si elevò e riempì tutta la sala a questa notizia mentre mio padre si avvicinava e mi porgeva la sua mano sotto gli occhi di tutti. Mi sentivo in soggezione ,timidamente presi la mano di mio padre che mi portò al centro della sala con Lucas,tra gli invitati scorsi anche Trent e abbassai lo sguardo "adesso vorrei tutta la mia famiglia riunita ,e festeggiare con tutti voi il ritrovamento della mia bambina"aggiunse e accanto a me si avvicinarono Nolan e Silvia, sorridendomi. Ero così felice,aveva il cuore che  traboccava di commozione,finalmente avevo sul serio una famiglia e tutti potevano festeggiare con noi. Mi sembrava che fosse Natale ,e io ero una tenera bambina che per la prima volta veniva incantata dalle luce delle decorazioni mentre aprivo il mio regalo . Mio padre con Silvia accanto si rivolse verso di me "Benvenuta in famiglia Beatrice Hanson"ammise ,per la gioia e l'euforia abbracciai Nolan che mi strinse a se. La sua prese era dolce e solida ,mi sentivo al sicuro tra le sue braccia ,perfino dal dolore che provavo per Trent. La sala venne riempita di applausi mentre io sorridevo a tutti,in seguito però il mio sguardo ricadde su un punto vuoto che velocemente venne riempito . Trent non c'era più. Mi guardai attorno ma non lo trovai. Io che volevo festeggiare con lui,era la mia famiglia e volevo che partecipasse alla mia vita ma non c'era,si stava perdendo uno dei momenti pià importanti della mia vita . Sospirai ,senza di lui non era la stessa cosa  

Amami ,ti prego [ in fase di correzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora