capitolo 32

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Erano passati alcuni giorni dal mio ritorno,la mia casa  era rimasta la stessa,avevo sistemato tutte le mie cose.Mi guardai intorno,quel luogo era pieno di ricordi ed era così vuoto senza si lui. Avevo tolto tutte le nostre foto,vederle mi faceva solo male,adesso stavo con Seth e dovevo pensare a lui. Mi portai le mani sul viso per non pensare a lui. Andai in camera a prepararmi ,quel giorno avevo un colloquio di lavoro. Sentii la vibrazione del mio cellulare e vidi che mi era arrivato un messaggio di Seth

"vengo in serata, okay"lessi il messaggio "va bene"scrissi .Indossai un abito bianco senza maniche adatto per il lavoro,i capelli li legai in uno chigon,presi la borsa  e uscii.  Era mattina presto,le strade erano leggermente bagnate a causa della pioggia di ieri,mi incamminai verso l'azienda con  le mie scarpe con il tacco. Durante il tragitto speravo con tutta me stessa di non incontrare Trent,sapevo che l'azienda in questione era una delle sue filiali ma Trent era tornato a Milano giusto?. Sospirai,volevo stare più lontana possibile da lui e di certo se avessi lavorato con lui ciò non sarebbe successo.  Arrivai a destinazione,l'azienda era cambiata,l'avevano ristrutturata di recente,era più grande e più ampia. Entrai e mi diressi alla recepition mi accolse la stessa donna che vidi quando venni qui la prima volta. Se non erravo si chiamava Maria

"salve"mi salutò gentilmente,sembrava non avermi riconosciuta ed era meglio così

"si sono qui per il posto di lavoro"dissi,lei mi sorrise

"si deve andare nella stanza 130 da quella parte"mi indicò con un dito l'ascensore

"grazie "risposi e mi diressi verso l'ascensore,lo presi e mi diressi all'ultimo piano.  Appena uscii venni invasa da un buon profumo,di nuovo,davanti a me c'erano circa 5 uffici e un bancone vuoto ,molto grande di fronte a un ufficio che era il più grande di tutti. Mi avvicinai a egli e lessi stanza 130,bussai 

"avanti"rispose una voce,titubante aprii la porta e entrai dentro l'ufficio chiudendo la porta,il mio cuore si fermò. Trent era seduto sulla sua poltrona nera e mi guardava,l'ufficio era diverso dall'altra volta. Era più grande,c'erano due scaffali pieni di fogli ,un divano nuovo al lato della scrivania e il pavimento era decorato con un tappeto,al lato c'era una pianta . L'unica cosa rimasta del vecchio ufficio erano le enormi finestre dal quale si poteva vedere la città. Sentii gli occhi di Trent addosso e avvampai 

"benvenuta"disse e indicò davanti a lui una sedia di legno scuro,il mio corpo non si muoveva,avrei tanto voluto andare via di lì  ma il mio corpo non rispondeva . Continuavo a guardarlo mentre lui mi sorrideva maliziosamente

"puoi muoverti"aggiunse,deglutii e mi strinsi alla mia borsetta,mi avvicinai a lui e mi sedetti sulla sedia. Lui prese un foglio e lo lesse

"sei assunta"ammise,lo guardai a bocca aperta,tutto qui?Non mi aveva fatto neanche una domanda ,come poteva avermi assunta. Mi alzai e lo guardai

"mi dispiace ma non voglio favoritismi"affermai decisa,se voleva avermi doveva trattarmi come gli altri,mi guardò serio

"non ho mai fatto dei favoritismi a nessuno a lavoro,ho letto il tuo curriculum Beatrice è perfetto,ho bisogno di una segretaria come te,ti conosco quindi non ho avuto il bisogno di farti delle domande" rispose,il suo tono di voce era severo e professionale ,mi portò a pensare che stesse dicendo la verità,mi sedetti nuovo e abbassai lo sguardo imbarazzata

"puoi iniziare anche adesso"aggiunse,annuii. Avevo appena fatto una grandissima figuraccia,non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi. Mi alzai e lasciai la stanza. Appena fuori buttai un sospiro di sollievo,mi guardai attorno ,non c'era nessuno,mi avvicinai al bancone e mi sedetti.

Trent prov

Sospirai, perché doveva essere così diffidente?Beh aveva motivo di esserlo. Girai la mia poltrona per ammirare il panorama che mi si presentava,era bello come lei. In questi ultimi due anni non avevo mai smesso di amarla e non l'avevo mai dimenticata. Maddy era solo una distrazione,un modo per non pensare a lei e al fatto che era lontana da me. Avrei potuto sempre prendere un aerio e andare da lei ma Giulia me l'aveva proibito,sosteneva che lei dovesse essere felice e continuare la sua vita lontana da me. Adesso che era tornata ,di certo non l'avrei lasciata andare tanto facilmente,c'era solo un piccolo problema e quel problema si chiamava Seth, il suo ragazzo,a pensarlo così mi passai una mano tra i capelli ,arrabbiato. Come poteva essere che quel ragazzo fosse il SUO ragazzo,certo anch'io potevo dire di avere una 'compagna' ma il nostro era solo un rapporto di sesso. Seth era il tipico bravo ragazzo  irritante adatto a Beatrice solo che aveva un difetto non era me . Sapevo che lei mi amava ancora solo che provava a stare lontana da me. Mi ricordai quando quel lurido aveva detto che l'amava,in quel momento avrei voluto dargli un pugno per ciò che aveva detto. Dio mi faceva proprio incazzare!Pensare che lui la toccasse come la toccavo io. No,non ci potevo pensare,non volevo. Beatrice era mia e di nessun altro,sarebbe stata mia in un modo nell'altro. Mi tolsi la giacca e la cravatta

"Beatrice sarai di nuovo mia"sostenni.

Beatrice prov

Erano passate alcune ore,erano quasi le 5 e tra un po' sarebbe finita la mia giornata. Trent mi aveva chiamato un paio di volte ma era solo per lavoro,di certo a ogni sua chiamata il mo cuore saltava.Nell'arco della giornata avevo conosciuto  Sarah,era una ragazza simpatica. Bionda con dei bellissimi occhi celesti,era di un anno più piccola di me e lavorava qui da 7 anni. Era molto divertente e gentile,mi aveva confortato molto il fatto di trovare una persona come lei. Eravamo diventate subito amiche e mi aveva raccontato di come andavano le cose in ufficio e il mio lavoro. Avevamo anche pranzato insieme e mi  aveva anche parlato del fatto che tutti qui rispettavano Trent . Spinsi la mia schiena contro lo schienale della sedia e allungai le braccia,

"ah"esclamai,sentii il cellulare squillare,allungai un braccio e risposi

"pronto qui è l'ufficio del-"non ebbi neanche il tempo di finire la frase

"vieni subito nel mio ufficio"ordinò Trent e staccò. Con riluttanza mi alzai e mi diressi nel suo ufficio. Entrai e lo vidi alzato che guardava fuori 

"chiudi la porta"disse,eseguii. Deglutii e mi avvicinai ,lui si girò e si misi di fronte a me con le mani sulla scrivania

"allora com'è andato il tuo primo giorno di lavoro?"chiese,

"bene,Sarah è veramente una persona simpatica"risposi con lo sguardo abbassato,non dovevo e non potevo vedere i suoi occhi

"è vero Sara è una ragazza in gamba"concordò,mi si formò un nodo allo stomaco . Lui portò una mano sul mio viso e lo alzò ,vidi nei occhi un luccichio strano,il cuore iniziò a battere più velocemente,si chinò verso di me. Mi spostai subito

"c-cosa stai facendo,?Tu sei fidanzato e lo sono anch'io"balbettai,lui sembrò non scomporsi

"sai bene che la mia relazione non è altro che sesso"sostenne avvicinandosi a passi decisi,mi allontanai di più

"beh la tua lo è ma non la mia"risposi,l'agitazione iniziò a  crescere a ogni passo che faceva . Volevo andare via da lì

"lui non sa di me,vero? Non sa di noi'"disse riferendosi a Seth,da quando ci stavamo frequentando non avevo mai menzionato a lui e alla nostra storia ,e non avevo intenzione di farlo,non volevo rovinare la nostra relazione

"no,è non voglio che lo sappia"risposi,si fermò e lo guardai

"bene,allora ti propongo un patto"affermò,lo guardai scettica

"un patto?"chiesi 

"si,lui non verrà mai a sapere di noi tuttavia in cambio starai ai miei ordini"spiegò,lo guardai incredula. Veramente mi stava proponendo una cosa del genere? . Avevo paura di ciò che avrebbe potuto farmi,adesso che mi stavo rifacendo una vita

"io non posso accettare"risposi,la mia voce era bassa e timida

"bene,chissà come si sentirà tradito quando saprà che la sua ragazza lavora con il suo ex,la causa per cui ha cambiato paese"ammise. Sentii il cuore in gola,non volevo che la mia relazione precipitasse a causa sua

"i-io"balbettai,non sapevo che dire,lui si avvicinò,i suoi occhi mi guardavano lussuriosi,ero caduta di nuovo nella sua rete. Si chinò verso di me e mi baciò il collo con le sue labbra umide.Sentivo il cuore martellarmi il petto,quel contatto mi mandava nella più totale confusione. Scendeva lungo il mio collo lasciandomi una scia baci. Era così........... terribilmente sbagliato. Portai le mie mani sul suo petto e lo allontanai

"io non posso"dissi prima di correre via. Tornai a casa e portai una mano sul mio petto,il mio cuore batteva ancora,perché mi faceva sentire così?Perché aveva questo potere su di me?.

Amami ,ti prego [ in fase di correzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora