capitolo 29

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Perché doveva essere così dannatamente difficile?Perché non potevo andare via e ricominciare tutto da capo ?

Trovarmi un lavoro e vivere una vita normale,perché dovevo soffrire così tanto?. Non potevo,per quanto desiderassi avere una vita felice,non riuscivo a vedermi in nessun altro posto se non accanto a lui. Era entrato nella mia vita e né era diventato il padrone. Ero sempre stata indipendente,capace di costruirmi tutto da sola,ma Trent aveva fatto crollare tutte le mie certezze. Era giusto sentirsi così? Di certo no. Odiavo soffrire così,sentire questo dolore allucinante uccidermi il petto e allo stesso tempo sprofondare nella gioia assoluta ogni volta che lo vedevo. Non mi ero mai pentita del mio amore per lui,e tutt'ora era lo stesso. Lo amavo più di me stessa. Come potevo non amarlo disperatamente?. Tuttavia lui si era dimenticato di quest'amore,dei momenti che avevamo trascorso insieme,si era dimenticato di noi. Era finita per sempre. 

Sentii gli occhi lucidi,ormai avevo passato tutta la notte piangendo,non volevo andarmene,volevo lottare per  questo amore, ma come avrei potuto?. Magari se lui avesse saputo della nostra storia di ciò che mi aveva imposto suo padre magari mi avrebbe aiutato e avrebbe cercato di ricordare. Oppure mi avrebbe mandato via con una scusa banale.....

"cosa devo fare"borbottai tra me e me. Portai una mano sulla mia fronte,il mio sguardo si concentrò sulla stanza,era tutto in ordine ma terribilmente vuota,il mio letto senza di lui era duro e spoglio. Mi aggrappavo disperatamente al mio cuscino sperando che avesse ancora il suo profumo. Averlo così vicino ma allo stesso tempo così lontano era atroce. 

Mi alzai,stufa di piangermi addosso,forse la cosa migliore era  parlare con lui. Oppure con Giulia,forse mi avrebbero aiutato a non andare via  e a fermare quell'uomo. James era così spregevole,un uomo orribile ed ero sicura che fosse anche un assassino,magari avremmo potuto sbatterlo finalmente in galera. Lui era potente ,di sicuro sarebbe uscito presto,mi convinsi. Adesso dovevo trovare un modo per non andarmene e far recuperare la memoria a Trent e poi avremmo affrontato il padre.

Mi frullò l'idea di convincere Trent a ricordare,magari andando nei posti dove andavamo e raccontargli tutto ciò che facevamo. Dirgli di noi. Magari avrebbe funzionato.  Mi salii di nuovo il buon umore,dovevo provare. Corsi verso l'armadio  e mi vestii . Andai in bagno e mi specchiai,ero orribile con i  capelli spettinati e  gli occhi rossi,cercai di rimediare. Appena finito mi guardai e mi piacqui,avevo i capelli pettinati che ricadevano sulle spalle,una gonna nera con delle calze e una camicetta bianca di seta,le occhiaie erano sparite. Trent mi aveva amato e forse mi amava ancora come io amavo lui,solo che non se né rendeva conto. Magari sentiva anche lui l'attrazione che ci legava ancora. Sorrisi,dovevo dirgli tutto. Convinta di questo mi precipitai fuori.

"Trent,Trent dove sei ?Devo dirti una cosa importante"disse appena fuori dalla mia stanza,volevo dirgli Ti amo,desideravo che lui capisse quanto l'amavo,insieme avremmo ricostruito la nostra storia.  La cucina e il solone erano vuoti e corsi nella sua stanza,l'aprii. Ebbi appena il tempo di entrare che vidi Trent baciare una ragazza. La ragazza era in intimo con i capelli biondi spettinati e le mani attorno al suo collo mentre Trent era a torso nudo con i pantaloni del pigiama. 

Mi sentivo male,avevo bisogno di aria,le gambe tremavano come il resto del mio corpo,il mio cuore era ridotto a mille pezzi,gli occhi li sentivo lucidi,mi si formò un nodo allo stomoco. Loro si stavano baciando con passione mentre il mio cuore sprofondava nel dolore. Io che volevo dirgli tutto,raccontargli della nostra storia,dirgli Ti amo. Adesso era inutile,lui non mi avrebbe mai amato,era così bello per essere vero. Credere che potevo tornare tutto come prima,lui mi aveva dimenticata e forse io dovevo fare lo stesso.

Trent e la ragazza bionda si staccarono e si girarono verso di me. Trent aveva uno sguardo sorpreso,non capivo se era sorpreso per il mio aspetto -che adesso era orrendo -oppure era sorpreso di essere stato colto in fragrante. La ragazza mi guardava con superiorità 

Amami ,ti prego [ in fase di correzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora