Davanti a me si estendeva per chilometri l'erba verde e rigogliosa del Central Park circondato dal dedalo degli edifici. Dinanzi il Jacqueline Kennedy Onassis Resero,ovvero il più grande lago artificiale del parco ,era limpido e cristallino. Quell' immenso parco ,curato con tanto amore era un'oasi di paradiso , pieno di meravigliosi alberi e ponti. Le famiglie scherzavano mentre i bambini giocavano e percorrevano quel giardino con le mani strette in quelle dei genitori. Quante volte quando ero piccola avevo sognato questo,quanto volte immaginavo di sentire le calde mani di mio padre che mi rassicuravano e mi proteggevano da tutti i mali del mondo. Quante volte immaginavo il sorriso di mia madre mentre giocavo e scoprivo il mondo. Invece avevo visto solo centinaia di bambini che venivano portati via felici come una pasqua per essere stati adottati e la mia unica vista era quella stanza grigia e deprimente dell'orfanotrofio. Adesso invece scoprivo di avere un padre che non sapeva neanche della mia esistenza fino a pochi giorni fa,come mi potevo sentire se non con il cuore a pezzi?Le lacrime erano uscite impetuose e adesso irrigavano il mio viso. Cosa dovevo fare?Non lo sapevo neanche io ,l'unica cosa che desideravo era sentirmi a casa ,in un posto dove mi sentivo bene. Chissà come era preoccupato Trent, ero sparita da un'ora e avevo il cellulare scarico per avvertirlo ,ma di certo non sarei tornata in quella villa, mi faceva troppo male , inoltre mi dispiaceva anche per il piccolo Lucas ,avrei voluto tanto giocato con lui . Invece ero seduta su una panchina a guardare l'orizzonte, ormai era mezzogiorno e nel pomeriggio io e Trent avremmo dovuto prendere l'aereo per tornare ,tuttavia il problema era che forse ora non ero sicura di partire, non in questo momento così importante della mia via ,per quanto potesse essere difficile. Ma una parte di me voleva tornare alla mia vecchia vita e dimenticare questo giorno.
"Beatrice"una voce mi richiamò ,era leggermente affannata ed era la voce più bella che io potessi sentire,mi girai e vidi Trent piegato con le mani sulle ginocchia per riprendere fiato ,si vedeva benissimo che aveva corso molto,non aveva più la giacca e la camicia era sbottonata di tre bottoni ed era arricciata sugli avambracci ,i capelli spettinati gli dava un'aria un po' selvaggia e incredibilmente sexy. Alzò lo sguardo e appena vide le condizione pietose in cui ero ,mi strinse tra le sue braccia sedendosi accanto a me sulla panchina. Avevo così dannatamente bisogno del suo calore e della sua presenza,in quel momento era la mia rocca,l'unica cosa che mi ancorava a questo mondo,l'unico di cui avessi bisogno. Senza rendermene conto le lacrime iniziarono a uscire di nuovo ,mi strinse di più e con una mano iniziò ad accarezzarmi i capelli
"vedo che hai saputo"ammise cercando di calmarmi,alzai lo sguardo verso di lui ,il fruscio del vento era come un leggero velo che faceva muovere i miei capelli
"lo sapevi?"chiesi,come poteva Trent saperlo?Possibile che tutti erano a conoscenza e io no? Da quanto tempo lo sapeva ?
"si,l'ho scoperto ieri, non volevo dirti niente perchè era meglio scoprirlo da Ryan e non da me. Mi dispiace tanto Beatrice ,dovevo dirtelo e starti accanto,per colpa mia sei fuggita così oltre a essere stata da sola per tutto questo tempo"dichiarò, leggevo nei suoi occhi un velo di tristezza unito al rimorso ma lui non doveva sentirsi così ,non era colpa sua,anzi quando ero nei momenti più difficile lui era sempre lì,per me ed era la cosa più bella che potessi desiderare. Posai le mie mani sul suo morbido viso ,i suoi occhi brillavano così intensamente e il mio amore traboccava sempre di più
"Trent non sentirti in colpa,non era una cosa che spettava a te dirmelo. L'importante, l'unica cosa che per me conta è che tu stia qui con me ,che non mi lasci andare proprio adesso"la mia voce non era altro che un leggero sussurro straziato dalle lacrime. Con una mano Trent mi spinse contro il suo petto stringendomi saldamente,potevo sentire i battiti accelerati del suo cuore
"li senti?Battono velocissimi e non riesco a fermarli e non voglio"mi prese il volto tra le mani accarezzandomelo con i pollici e con un dito mi asciugò le lacrime mentre mi perdevo in quel azzurro oceano "sono i battiti che fa il mio cuore ogni volta che ti vedo ,Beatrice,ogni volta che ti sto accanto e non ti dico quando sorridi . Ci sarò sempre per te ,Amore mio. Non piangere,il tuo viso è troppo bello e troppo prezioso per essere bagnato dalle lacrime"affermò e lasciò un bacio sulla fronte,chiusi gli occhi mentre quelle labbra delicate mi tranquillizzavano e mi davano la forza. Con un quel piccolo e innocuo bacio mi stava esprimendo tutto il suo amore per me, ed era così surreale ,così vero e così fantastico. Adesso i nostri cuori battevano all'unisono
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Amami ,ti prego [ in fase di correzione]
RomanceQuegli occhi erano l'unica cosa che desideravo vedere,per quanto fosse sbagliato amarlo,per quanto fossi consapevole che per lui non ero niente altro che un oggetto,lo amavo . Beatrice è una ragazza normale fin quando non si imbatte di nuovo nel suo...