capitolo 34

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"Sicura di sentirti bene?"mi chiese Seth preoccupato,mi spostò delicatamente i capelli sul viso,sforzai un sorriso

"certo,sono solo stanca è per questo che non sono andata al lavoro"spiegai,quel giorno non avevo avuto il coraggio di andare in ufficio e di rivederlo,avevo chiamato in mattinata Sarah e le avevo detto che non mi sentivo molto bene. Seth si era offerto di starmi accanto,preparando il pranzo. Sospirai,dovevo avere un aspetto orribile,anche se non stavo male il mio corpo dimostrava il contrario,ero pallida,solo le guance erano colorate e avevo delle terribili occhiaie,dovevo essere proprio orribile. Non avevo chiuso occhio stanotte a pensare a quello che era successo,sentivo sul tutto il mio corpo un tremolio e ogni volta che pensavo al suo tocco sulla pelle avvampavo 

Basta dovevo smetterla.

"ultimamente lavori troppo,torni sempre a casa tardi"affermò il mio ragazzo,tornavo sempre tardi perché 'qualcuno' mi bloccava. Mi sentivo così meschina con Seth ,lui era così dolce e io invece ero una persona orribile ,gli sorrisi e questa volta mi concentrai sui occhi color caramello,erano così caldi e no freddi come quelli di Trent

"non devi preoccuparti"ammisi,lui mi guardò e si avvicinò. Posò le sue labbra sulla  mia fronte,chiusi gli occhi 

"sai che non posso farlo"affermò e mi guardò prima di baciarmi,la sua presa era leggera,delicata non aveva niente a che vedere con quella di Trent,portò una mano sul mio viso per accarezzarmi. Mi faceva sentire dannatamente bene,non aveva nulla di violento o rude era un bellissimo bacio che sembrò eterno. Si staccò da me e lo vidi rosso per l'imbarazzo,quant'era carino

"se mi tratti così allora ti devo far preoccupare più spesso"scherzai,lui rise

"già"disse e spostò andando verso la cucina. Se vi chiedete se l'abbiamo fatto la rispetta no,non siamo andati mai oltre o per il suo imbarazzo o la mia paura. Sembrava che il corpo rifiutasse tutti quelli che non erano lui,solo lui sapeva come toccarmi e mi odiavo per questo.Odiavo il mio modo in cui mi faceva sentire ogni volta che mi toccava,odiavo che avesse questo potere su di me e che ero stata io a permetterlo. Sentii Seth arrivare con un piatto di spaghetti che misi a tavola,mi alzai dal divano e mi sedetti a tanto.Un'altro particolare,Seth era bravissimo a cucinare . Finito di mangiare mi aiuto a sparecchiare 

"Beatrice io esco un attimo"mi avvisò Seth

"ok"rispose,mi diede un bacio sulla guancia e andò via.

Trent prov 

Ero dannatamente stufo di stare in quel cazzo di ufficio,malata,si era data malata e tutto questo per non vedermi,possibile che l'avesse così fatto schifo?.Scartai questa possibilità,di certo se le avesse fatto schifo non mi avrebbe permesso neanche  di baciarla

"Beatrice,Beatrice a che gioco stai giocando"borbottai tra me e me,mi alzai e mi diressi via dal mio ufficio,quel posto mi aveva stancato,dovevo distrarmi. Mentre prendevo l'ascensore ,Sarah mi salutò e ricambiai. Appena fuori dall'edificio ,feci un respiro 

"ah ci voleva"affermai,d'altronde passavo più tempo in azienda che da qualsiasi altra parte ,mi tolsi la giacca d'ufficio e con la dito la mantenni dietro la schiena mentre camminavo per Ravenna.

Sentii il mio cellulare,lo presi e vidi che era Maddy rifiutai la chiamata ,di certo mi aveva chiamato per vederci e sapevo come sarebbe andata a finire e non né avevo voglia. Mi diressi in un pub vicino,era pomeriggio e non c'era molta gente.Sembrava che quel giorno la sfortuna mi perseguitava,prima Beatrice non si era presentata e poi questa. Di fatti appena entrato  vidi Seth seduto a tavolo che stava bevendo un drink.Avevo intenzione si cambiare strada quando mi vide mi chiamò

"Trent"disse con un gesto della mano indicò un posto vicino a lui.Con riluttanza mi sedetti e lo esaminai,era il tipico bravo ragazzo di una noia mortale non era niente di che,

"allora cosa ti porta da queste parti?"mi chiese con un gesto chiamava il cameriere che arrivò subito

"cosa desiderate?"chiese,io lo guardai

"un birra,grazie"risposi,il cameriere guardò Seth 

"no io sto bene così ,grazie"risposi,il cameriere andò via  e Seth riportò la sua attenzione a me 

"volevo prendere un po' d'aria"affermai 

"il lavoro stressa vero?"disse,mi spinsi sullo schienale della sedia,il cameriere giunse con le nostre ordinazioni

"eh già,comunque come sta Beatrice?So che non si è sentita bene"cambiai argomento,lui mi sorrise

"si sta bene,l'ho trovata stamattina e stava bene,adesso sono andata a vedere delle cose a casa e poi ritorno da lei"spiegò,che cosa?Loro non vivevano assieme,cioè stavano assieme e non vivevano nella stessa cosa,mi sporsi verso di lui,volevo sapere di più

"non vivete assieme?"chiesi,quando le dissi ti amo,quella stessa sera andammo da lei e da allora mi stabilii lì ,sorseggiai la mia birra

"no,fin dei conti stiamo solo da un anno insieme non ci è sembrato il caso"rispose imbarazzato.Santo cielo come poteva non vivere con lei,averla vicina ogni instante,toccarla ogni secondo,io con lei  al massimo riuscivo ad avere un autocontrollo prima di fare l'amore con lei sul divano del mio ufficio,e mi fermavo perché il divano era scomodo (e poi perché fuggiva)

"sul serio?cioè..."mi schiarii la voce "io non riuscirei a starle lontano neanche un secondo"buttai la cosa come una provabilità,lui abbassò lo sguardo,notai che lui e Beatrice si assomigliavano,dovevo ammettere che era un bravo ragazzo 

"beh ,lei non è pronta,non si sente sicura di fare un passo importante e lo stesso vale per me"affermò,aspetta com'era che  non era pronta,lo facevate e lei non era pronta a vivere con lui. Mi fermai un attimo Beatrice non era quel genere di persona ,nel caso era il contrario prima andava a vivere con lui e poi lo facevano,possibile...... mi salii un dubbio

"lo avete fatto?"chiesi,lui sputò il drink che nel frattempo aveva bevuto

"amico sei un tipo diretto"affermò,prese un tovagliolo e si pulii,roteò gli occhi imbarazzato "comunque ancora no"rispose a voce bassa,i miei occhi si spalancavano,rimasi a bocca,loro non l'avevano fatto,lui non l'aveva toccata in quel modo.Lodai il cielo,ero stato l'unico ad averla toccata così,se lei non se la sentiva ci doveva essere un motivo,e io lo sapevo.Non mi aveva dimenticato.Mi alzai

"scusami ma adesso devo andare"dissi

"ok ciao,è stato un piacere Trent"si alzò anche lui e mi porse la mano,la strinsi. Uscii dal pub più felice  di prima,

"Beatrice non puoi negare per sempre"dissi tra me e me .

Amami ,ti prego [ in fase di correzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora