Erano passati alcuni giorni dell'incidente e Trent era uscito dall'ospedale. Tutte le sue cose erano già a casa mia quindi il trasferimento risultò più facile. Tayler e Giulia ci accompagnarono con la loro macchina e ci avvertirono che sarebbero ritornati domani. Avevo un braccio dietro la spalla di Trent e lo stavo aiutando a salire,era ancora un po' stanco a causa dell'incidente e quindi barcollava un pochino. Lentamente salimmo le scale e arrivammo a casa
"siamo arrivati"annunciai,aprii la porta e entrammo. Appena entrati Trent mi ringraziò e mi tolse delicatamente il braccio.Si guardò attorno e esaminò la casa,speravo che si potesse ricordare qualcosa ma niente. Per lui questa era casa mia ed era la prima volta che la vedeva
"hai una bella casa"commentò,gli sorrisi
"grazie,adesso perché non vai a riposarti devi essere stanco"dissi,lui annuii e si guardò perso
"devi andare di là e seguire il corridoio in fondo c è una stanza,lì"dissi indicando il corridoio
"grazie"disse e scomparve . Sospirai,non potevo mostrarmi debole ,dovevo essere paziente e aspettare che si ricordasse,gli dovevo stare accanto.Decisi di preparare qualcosa e mi avvicinai alla cucina.
Trent prov
Mi trovavo in questa stanza che di certo non era la mia. Aveva un letto matrimoniale al centro,un piccolo comodino accanto e un armadio. Avevo ancora un terribile mal di testa dovuto all'incidente.Purtroppo nella mia mente c'era il buio più totale non riuscivo a ricordare niente di quello che era accaduto e sopratutto non ricordavo niente degli ultimi anni. Andai in bagno intento a rinfrescare i miei pensieri con una doccia. Aprii il rubinetto e mi spogliai.Cielo che enorme confusione che avevo in testa,non riuscivo, per quanto mi sforzassi, a ricordare. Sentii dalla cucina provenire un piacevole odore,di certo Beatrice stava cucinando. Era incredibile quanto fosse cambiata,era diventata una donna,una bellissima donna mentre io mi ero fermato a quella bambina che non smetteva di piangere per la mia assenza. Gli ero grato per avermi ospitato. Magari avrei potuto ringraziarla in qualche modo.Sorrisi a quest'ultimo pensiero e uscii dalla doccia. Mi avvolsi un asciugamano intorno alla vita e andai da lei.
Beatrice prov
Sentii dei passi dietro di me,di certo era Trent.Mi girai e per un attimo non riuscii a respirare. Trent aveva i capelli bagnati come il suo addome e il resto era coperto da un asciugamano. Sentii subito un tremolio lungo tutto il corpo ma mi contenni
"hai bisogno?"cercando di rimanere più pacata possibile,lui mi guardò come se stesse studiando la mia reazione
"si,vorrei avere i miei vestiti"disse. Allontanai il mio sguardo dal suo e risposi
"si certo,scusa" e presi dei vestiti puliti,glieli diedi e lui li prese. Con i vestiti in mano scomparve dalla stanza,ripresi fiato e mi concentrai di nuovo sui fornelli. Trent giunse esattamente quando avevo appena messo tutto in tavola,adesso era vestito con una maglia bianca e i pantaloni neri,un ciuffo gli ricadeva sul viso. Si avvicinò e si sedette,feci lo stesso. Iniziammo a mangiare e a parlare
"da quanto vivo a Ravenna?"mi chiese
"un anno"risposi,era già un anno che stavamo insieme. Lui portò il suo sguardo fuori,era sera e si vedeva Ravenna
"adesso sei a capo dell'azienda di tuo padre e la guidi da una filiale qui a Ravenna,il giorno dell'incidente dovevi andare a Londra per lavoro"spiegai ,la mia voce era nostalgica. Lui portò di nuovo la sua attenzione su di me e mi guardò dolce.Da li iniziammo a parlare di tutti questi anni e lui sembrava interessato alla mia vita.Come sempre esponeva tutto in modo molto logico e riflessivo,per un attimo sembrò tornare tutto come prima.
"Invece tu?"mi chiese tutto un tratto
"io beh mi sono laureata e adesso mi manca un esame e poi avrò finito la specializzazione"affermai,mi sorrise
"è fantastico Beatrice"disse,quel sorriso mi riscaldò il cuore.
"Ti ringrazio"risposi ,finimmo di cenare e ci sedemmo sul divano. Lui era seduto da una parte mentre io dall'altra,cercavo di mantenere le distanze,sapevo che un suo contatto non sarei riuscita a sopportarlo . Lo stavo guardando,aveva lo sguardo rivolto alla televisione e speravo vivamente che non si accorgesse che lo stavo fissando. Lui si girò di scatto e portai subito lo sguardo altrove,ero rossa per l'imbarazzo
"quando avrai finito cosa farai?"mi chiese,mi voltai verso di lui.Non avevo mai pensato oltre al fatto che volevo cercare un lavoro che rispondesse alle mie capacità,e vivere una vita con lui . Adesso però tutto era cambiato,se Trent non si fosse ricordato non avrebbe avuto senso continuare a rimanere lì. Questo pensiero mi uccise,non volevo lasciarlo ma non sapevo che fare in quella situazione
"non lo so ancora,di sicuro mi cercherò un lavoro>risposi con un sorriso che era tutt 'altro che felice e lui se ne accorse. Si avvicinò e mi guardò intensamente,sentii il cuore martellarmi nel petto
"Beatrice stai bene?"mi chiese preoccupato e si avvicinò ancora mi alzai di scatto,mi guardò stupito dal mio comportamento
"s-scusa ma sono stanca mi dispiace"dissi frettolosa e andai in camera. Chiusi la porta mi buttai sul letto e cercai di prendere sonno
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Amami ,ti prego [ in fase di correzione]
RomanceQuegli occhi erano l'unica cosa che desideravo vedere,per quanto fosse sbagliato amarlo,per quanto fossi consapevole che per lui non ero niente altro che un oggetto,lo amavo . Beatrice è una ragazza normale fin quando non si imbatte di nuovo nel suo...