capitolo 63

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Trent pov

Mi avvicinai furibondo a Nolan ,la musica d'orchestra copriva i miei passi e nascondevano la mia furia agli altri ospiti,troppo concentrati sulla danza.  Vedevo Beatrice volteggiare tra le sue braccia e mi sentivo come se fossi stato trafitto da delle lame , i suoi movimenti erano leggeri ed eleganti oltre che molto fluidi e quel sorriso gioioso sulle labbra la faceva risplendere. Fulminai con lo sguardo il viso di quello stronzo che sorrideva anch'egli abbaiato dalla bellezza del mio angelo. Erano così concentrati da non accorgersi di me ,sapevo che Beatrice non aveva colpe,lei non mi avrebbe mai e poi mai  tradito e di questo ero più che fiducioso,solo che non capivo perché lei avesse accettato di ballare con lui. Pensavo che avesse capito che quel tipo non mi era simpatico tuttavia era troppo buona per comprendere che Nolan non la vedeva come una sorellastra ma come qualcosa di più. Quel lurido bastardo voleva quello che era mio ,voleva stringerla tra le sue braccia e inebriarsi del suo profumo,essere incantato dalla sua risata e provare quelle labbra così vellutate che lo avrebbero costretto a volere di più. Strinsi i pugni e serrai i denti ,adesso avrei tanto voluto una di quelle sacche che usavano i pugili per lanciarla a Nolan e poi  usare il suo corpo come sacca . La musica era quasi giunta al termine come me ,Beatrice era di spalle con una mano sulla sua spalla e l'altra nella sua mentre lui con l'altra le cingeva la vita stringendola a lui,quel figlio di p.......  . Lui la fece girare e vidi il mio angelo mentre rideva  per poi girarsi e vedermi ,lessi nei suoi occhi un senso di colpa che spegnavano quelle iridi verdi smeraldo,meravigliose ,mi avvicinai di più e le cinsi anch'io la vita mentre Nolan mi guardava rabbioso mantenendo la mano sull'altro fianco della mia ragazza

"adesso se permetti vorrei ballare io con la mia ragazza"enfatizzai la parola mia con una leggera punta di possessività stringendola di più , la nostra rivalità era palpabile ,quella testa di cazzo non demordeva la stava ancora tenendo e mi fissava con la stessa ira ,quando in realtà non aveva neanche il diritto . Nessuno dei due aveva l'intenzione di mollare la presa e un silenzioso carico di rabbia albergava tra noi due ma venne ben presto interrotto dall'arrivo di Ryan,sorridente nel suo completo marrone in perfetta armonia con il colore dei capelli e della leggera barba . Non sembrò notare ciò che stava succedendo tra me e suo figlio e forse era meglio così

"eccovi qua ragazzi,finalmente"ci accolse calorosamente,Nolan ritrasse subito quella mano che ben presto avrei spezzato e sorrise al padre,io feci un sorriso più forzato mentre Beatrice buttò un sospiro di sollievo per poi sorridere amorevolmente al padre "Lucas mi ha detto che eri bellissima ma sei stupenda,Beatrice sei bella come tua madre"affermò e sentì la mano di Beatrice cercare la mia e stringerla,gli rivolsi un sorriso ,aveva gli occhi velati,di certo per lei sentire quelle parole piene di commozione e di dolcezza mentre la paragonava a sua madre doveva essere un'emozione indescrivibile. La mia piccola e dolce ragazza ,il mio cuore si arresto, si rilassò per un attimo ,dopo quell'impeto di rabbia ,per poi battere velocemente quando la padrona del mio cuore mi rivolse un sorriso . Era proprio di un sorriso così puro che mi ero innamorato la prima volta ed era per quel sorriso che volevo lottare per il resto dei miei giorni . Ryan si avvicinò e prese la mano  di Beatrice con l'intento di ballare con lei,non prima di avermi chiesto il permesso "possò fare un ballo con mia splendida figlia?Dopo non le priverò di starti accanto....ma attento ti tengo d'occhio"ironizziò,un sorriso divertito mi dipinse il volto e lasciai Beatrice che sorrise a entrambi (a me e a Nolan) per poi muoversi verso il centro della sala con suo padre. Prima di concentrarmi sul loro ballo che aveva attirato l'attenzione di tutti,mi rivolsi di nuovo a Nolan 

" stai lontano da lei!"lo minacciai e mi diressi in un punto dove la visuale era migliore cossiché da ammirare la mia splendida donna. 

Beatrice pov

Mi incamminavo verso il centro della sala,il pavimento era decorato con magnifiche figure dai colori accessi come l'oro e il rosso,accanto a me c'era mio padre . Tra le persone che si erano riunite intorno a noi ,scorsi Silvia e Lucas che mi sorridevano,gli occhi neri di Silvia erano velati e ricchi di commozione unita all'amore . L'orchestra iniziò di nuovo a suonare e mi lasciai trasportare dalle note ,mio padre era davanti a me e mi stringeva conducendo il ballo ,essere lì con lui era il desiderio può che bello che potessi mai chiedere. Quella bambina che ballava nella sua stanza da sola immaginando che i peluche fossero un pubblico adesso stava ballando con una delle persona più importanti di tutta la sua vita

Amami ,ti prego [ in fase di correzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora