Un mese dopo...
Portai una mano sul ventre,il palmo delle mie dita incontrò la morbidezza dell'organza . Il tessuto delicato e leggero non opprimeva la mia piccola pancia-anzi la nascondeva- ma sapevo che c'era. Lì racchiuso in quel vestito dalle linee morbide e romantiche ,c'era il mio bambino....il nostro bambino. Mi guardai allo specchio e a fatica riuscivo a riconoscermi, mi sentivo assolutamente bellissima,forse perché non smettevo di sorridere . Quell'oggi sarebbe stato il giorno ,in assoluto,più bello di tutta la mia vita. Mi sarei sposata. Mi soffermai ancora una volta sul mio abito. Il corpetto,a cuore era ricamato in pizzo con una sinfonia floreale che scendeva in linee delicate fino alla modesta gonna d'organza bianca,che terminava ,dietro in una coda. La vita era decorata con una fascia di raso, ornata da alcune pietre. I capelli danzavano-dietro la schiena- in morbide ciocche ondulate, creando un leggero e sinuoso effetto a cascata, altre invece erano state tirate e portate all'indietro ,posandosi dolcemente sulle precedenti. Esse erano fermate da un fermaglio laterale costituto da pietre bianche e perle . I miei occhi brillavano di lacrime,di commozione ma provai a trattenerle ,dato che ancora non era il momento . I miei occhi erano risaltati da delle tenue sfumature color perla ,che risaltavano le mie iridi,le labbra illuminate da un color carne in armonia con quel trucco molto naturale. Anche il bouquet era molto semplice,costituto da rose bianche-le mie preferite- . Quel giorno appariva ,anch'egli sorridente e luminoso come non mai,il sole era una linea radioso che si appoggiava alla terra,la quale lo accoglieva con gioia. Un soffio di vento primaverile ,dava aria ai fiori che accennavano a sbocciare ,creando un giardino di colori dalle mille sfaccettature .
"Guardati,sei un incanto,figliola.Dio benedica quel ragazzo che ti sta aspettando"mio padre entrò nella stanza,elegante nel suo abito blu,dalla cui camicia bianca scendeva una cravatta nera con strisce bianche,la punta era nascosta dal gilet -del medesimo colore del completo-. I suoi occhi dalle sfumature ambrate ,con una dolcezza immane si posavano su di me. La dentatura perfetta era custodita da un sorriso d'orgoglio e amore. Si avvicinò e mi girai verso di lui
"come sto,papà?"quel giorno era il più importante della mia vita,e volevo essere perfetta per me ma sopratutto per lui. Desideravo -non per avidità o superbia- essere la più bella per lui ,per l'uomo che aveva il mio cuore,per colui che adesso mi aspettava al'altare. Strinsi forte il bouquet.Il mio cuore non smetteva di battere,scalpitava così forte che sembrava esplodere per poi arrestandosi ,facendomi mancare il respiro. Mio padre mi prese la mano e mi fece girare, guardandomi
"sei assolutamente meravigliosa,se tu madre fosse qui direbbe la stessa cosa."Con le mani mi asciugai quei piccoli accenni di lacrime che si stavano formando ,notai anche che non ero l'unica. Gli occhi di mio padre erano velati ma ancora gioiosi per quel giorno. Si udì la porta aprirsi e Giulia entrò nella stanza,sorridente. Sembrava che ogni persona condivideva la nostra gioia,faceva parte della nostra letizia. Le sorrisi mentre avanzava con un grazioso vestito vintage,grigio perla,mono-spalla con una fusciacca nera,i capelli erano raccolti in una elegante e complessa,oltre che sbarazzina treccia,laterale.
"ecco qui la mia cognatina preferita" le sue labbra si schiusero evidenziando il rossetto rosa che illuminava il suo volto dal trucco leggero. Sfumature d'ombretto che andavano dal grigio al nero chiaro evidenziavano le sue iridi azzurre ,in simbiosi con il vestito.Salutò mio padre che ricambiò piacevolmente. Durante la permanenza qui,di mio padre e degli altri-dopo l'annuncio della gravidanza e del matrimonio- avevano avuto modo di conoscersi . "Unica,per l'esattezza"ridacchiò e mi abbracciò,stringendomi
"sei stupenda,mio fratello è fortunato"non poteva neanche lontanamente immaginare quando in realtà,fossi io quella fortuna ad averlo a mio fianco. Portai le mani sul ventre, immaginando che il mio piccolo dormiva dolcemente,avrebbe amato -indubbiamente- il suo papà e noi avremo amato lui.Giulia si allontanò da me e mio padre mi porse il braccio , ormai era giunto il momento. Avanzai e gli presi il braccio " andiamo,è giunta l'ora...il tuo futuro marito ti sta aspettando."

STAI LEGGENDO
Amami ,ti prego [ in fase di correzione]
RomanceQuegli occhi erano l'unica cosa che desideravo vedere,per quanto fosse sbagliato amarlo,per quanto fossi consapevole che per lui non ero niente altro che un oggetto,lo amavo . Beatrice è una ragazza normale fin quando non si imbatte di nuovo nel suo...