capitolo 20

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Ero appena uscita da quella casa e mi guardai attorno. Vidi in lontananza una macchina blu.Mi avvicinai a quella che sembrava una fiat. Scorsi Giulia al volante sorridermi.Appena aprii la portiera diedi un ultimo sguardo a quella casa. Mille ricordi invasero la mia mente,i suoi occhi che mi guardavano,il suo viso,il suo sorriso, tutto di lui mi sarebbe mancato. Mi ricordai di quelle parole dette in quella notte,quel ti amo che io speravo con tutta me stessa fosse dettato dalla situazione. A quel ricordo sentii le mie guance colorarsi,non volevo soffrire,il mio amore non bastava per entrambi. Di certo lui non mi amava sul serio,quella notte era stata solo un addio(un bellissimo addio). Tuttavia una piccola parte di me sperava che lui durante quella notte avesse capito quanto lo amavo e che mi avrebbe cercato. Si, speravo nel suo ritorno. Dandogli un ultimo addio mi sedetti in macchina e Giulia partì. Appena partiti le lacrime iniziarono a scendere sul mio viso e a non darmi tregua.Percepì la mano della mia amica confortarmi.

"Scommetto che la Francia ti piacerà"sostenne,eravamo nel mio vecchio appartamento a Ravenna che in tutti 5 anni non era cambiato di una virgola. Non volevo andare via. Lei si avvicinò e mi abbracciò,avevo gli occhi ancora lucidi,d'altronde avevo pianto per tutto il tragitto.

"Beatrice"mi consolò la mia amica

"non voglio"dissi iniziando di nuovo a  piangere,lei mi guardò 

"Beatrice sei innamorata di Trent?"chiese,la guardai e annui timidamente come se amarlo fosse qualcosa di cui vergognarsi

"si lo amo"ammisi .Lei rimase in silenzio,quasi sorpresa

"perché non mi hai detto niente?"mi chiese

"perché la nostra non potrà mai essere una relazione,siamo sbagliati entrambi,e tu lo sai"affermai

"lo so"disse e mi strinsi di più "lo so"ripetè

Trent prov

Aprii leggermente gli occhi,e vidi il soffitto grigio della stanza. Dire che ero felice era un eufemismo,ero estremamente felice. Fare l'amore con lei era stato qualcosa di unico,non avevo mai provato mai delle emozioni così forti in tutta la mia vita se no con lei. In quel momento eravamo solo io e lei,uniti. Lei era mia,mi aveva accetto e mi amava(almeno lo speravo). Sentivo ancora la sua pelle morbida sulla mia. Mi venne subito voglia di farla di nuova mia. Mi girai per guardarla in tutta la sua bellezza,ma davanti a me vidi solo un letto vuoto. Mi alzai di scatto,stranito dalla sua assenza. Magari era in bagno oppure in salone. Decisi di controllare. In bagno,niente,la sua stanza niente. Iniziai ad agitarmi,scesi le scale di corsa e vidi il salone.Era vuoto

"Beatrice"la chiamai ma niente,andai in giardino,niente,in cucina la stessa cosa,nella stanza costruita per lei ma di lei nessuna traccia

"BEATRICE!!!"urlai per la rabbia. No, non poteva essere vero,lei se n' era andata,di nuovo. Era andata via da me,dopo tutto ciò che era successo, dopo quello che entrambi avevamo provato. Possibile che lei lo avesse fatto solo per compassione?Possibile che non avessi contato nulla per lei?. Non volevo rispondere. Ero furibondo,iniziai a dare sfogo alla mia rabbia,distruggendo tutto ciò che mi capitava a tiro. Avevamo fatto l'amore,Cazzo! Possibile che  per lei non avesse contato niente. Un dolore allucinante mi assalì,iniziai a sentire i miei occhi lucidi. Mi ripugnava così tanto da farlo con me per poi sparire. Mi ricordai del patto sciolto e la proposta che le feci. Cazzo. Diedi per la rabbia un pugno al muro. Sentii una lacrima scendere sul mio viso

"perché?!"

Giulia prov

Ero quasi arrivata a casa di mio fratello,era da tanto che non lo vedevo. Tutta questa situazione ci aveva allontanato ma mai lui aveva smesso di proteggermi anche da lontano. Lui non era così ,era stato mio padre a farlo diventare così. Trent aveva bisogno di una persona da amare,che lo salvasse e Beatrice era colei. Tuttavia lei aveva paura di ciò che sarebbe potuto accadere e di certo Trent con il suo comportamento non facilitava la situazione. Sospirai,avevo subito capivo cosa lei provasse per lui,ma non avevo fatto niente.Beatrice aveva già sofferto e non meritava altro dolore,purtroppo però la situazione era precipitata.Fermai la macchina e scesi. Quella casa mi disgustava,era quella dove mio padre portava le sue escort. Che stronzo. Appena aprii la porta,entrai in casa. Era tutto distrutto,come se ci fosse stato un tornado. Piatti,vetri,rotti,sedie,divani,credenze,tv tutto era ridotto a mille pezzi. Titubante mi avvicinai a una stanza,aveva la porta socchiusa.Lì lo trovai. Era seduto su una sedia e stava fumando,intorno a lui vidi centinaia di fogli a terra,libri,le nostre foto. A lato c'erano delle bottiglie vuote e delle sigaretta finite

"Trent"lo chiamai,lui si girò,era così freddo,distaccato,sembrava impassibile come se non fosse successo niente,anche se riuscivo a scorgere nei suoi occhi una gran furia

"ciao sorellina"mi salutò,mi avvicinai cautamente<è da un po' che non ci si vede,come ti vanno le cose?"mi chiese

"Trent?!"dissi "sicuro di stare bene?"chiesi preoccupata,era pur sempre mio fratello,

"si,sto bene,mai stato meglio"affermò, mi guardò "sai Giulia,non dovresti mai innamorarti,te lo consiglio,l'amore è solo un lurido sentimento"aggiunse buttando via la sigaretta finita

"Trent la ami?"chiesi,la mia voce era bassa,lui mi guardò,il dolore prevalse nei suoi occhi

"come posso non amarla,so di essere stato uno stronzo,un uomo orribile,se con il termine uomo posso definirmi,ma dopo stanotte pensavo che lei avesse capito quanto l'amavo"ammise passandosi una mano tra i capelli. Stanotte?Possibile che lei?...... Mi chinai all'altezza delle sue gambe e gli presi le mani

"Trent,cosa avete fatto?"gli chiesi,lui girò lo sguardo 

"abbiamo fatto l'amore"affermò direttamente senza giri di parole. Lo guardai incredula,conoscevo fin troppo bene Beatrice per capire che lei non si concedeva facilmente. Per farlo significava che lo amava disperatamente"oh Beatrice"

"sai Giulia,io volevo cambiare,volevo cambiare per lei ma adesso non ha più senso"dichiarò,era distrutto si vedeva benissimo. Lei amava lui e lui amava lei perché la situazione si doveva complicare così,perché non poteva essere più facile.

"lei ti ama"dissi,lui si girò verso di me e mi guardò stupito,non riusciva a credere a quello che avevo appena detto

"come lo sai?"mi chiese

"me l'ha detto,ti ha sempre amato e ti ama ancora,è stata difficile per lei"affermai,sapevo che lei era la mia migliore amica ma lo stavo facendo per il suo bene

"Giulia voglio cambiare,mi aiuterai a farlo?"mi chiese. Lo abbracciai

"certo"dissi.

Amami ,ti prego [ in fase di correzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora