capitolo 61

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"Perché dovete andare via?"la voce di Lucas risuonava per tutta la casa,ormai era sera e io e Trent avevamo deciso di stare nella sua villa,mi dispiaceva enormemente abbandonarlo ma non potevamo rimanere lì ,c'erano un sacco di cose in sospeso e non potevo approfittare troppo della loro ospitalità. Lucas non intendeva demordere, si piantò davanti a noi e con una mano afferrò l'oro della mia gonna bianca  ,era l'unico che non si arrendeva. Anche mio padre e Silvia insistevano sul fatto che per loro noi non eravamo di nessun disturbo però li avevamo convinti ad arrendersi invece questo piccolino aveva la testa dura. Mi accovacciai alla sua altezza e gli scompigliai i capelli ,Trent era dietro di me e mi stava aspettando ,Lucas fece gli occhietti da cucciolo e mi sentì sprofondare 

"ti prometto che domani verrò a trovarti e starò con tutto il tempo con te"ammisi e mi alzai ,lui lasciò la sua manina e fece un irresistibile broncio,mi voltai verso di Trent,non volevo deluderlo era il mio fratellino "senti Trent se lo portiamo con noi?"domandai ,adesso Lucas era più in là chinato a terra a giocare con le costruzione,il mio uomo alternò lo sguardo da lui a me e sospirò 

"non possiamo"affermò ,feci anch'io il broncio cercando di convincerlo,era un bambino non avrebbe dato fastidio a nessuno , mi avvicinai a lui e gli avvolsi il collo con le mie mani,lui mi guardò contrariato e incrociò le braccia al petto ,sapevo che odiava essere stuzzicato 

"andiamo è un bambino,ha solo 6 anni "cercai di convincerlo,fisicamente sembrava un po' grande invece aveva 6 anni ed era dolcissimo. Trent portò gli occhi al cielo e poi si avvicinò al mio orecchio

"con un bambino attorno non potrò coccolarti e farti tutte le cose che vorrei e che ho in mente,per questo voglio tornare nella mia villa,voglio rimanere da solo con te"affermò,la sua voce era incredibilmente calda e seducente ed estremamente maliziosa,diamine!Dovevo ricordarmi di non stuzzicarlo ,con la sola voce riusciva ad ammaliarmi ed era capace di dissuadermi da tutti i miei pensieri . Sospirai ,era inutile non avrei mai vinto con lui , 

"e va bene"mi arresi e lui sfoderò un incredibile sorriso sexy,mi allontanai da lui e mi avvicinai a Lucas"Lucas domani ti prometto che starò tutto il giorno con te ,giocheremo alle macchinine e ai videogiochi,sei contento?"gli sorrisi amorevolmente,gli brillarono gli occhi e mi abbracciò ,strinsi quel piccolino a me e gli accarezzai i capelli . Mi alzai e vidi Trent avvicinarsi a lui e sorridergli "mi raccomando ometto fai il bravo"gli scompigliò i capelli,aveva un sorriso radioso ,sarebbe stato sicuramente un buon padre. Nel salone entrarono anche Silvia,mio padre e Nolan, pronti per salutarci 

"ci verrete a trovare domani?"chiese Silvia ,le ero estremamente grata,quando era morta mia madre ,mio padre cadde in uno stato di assoluta depressione ma lei gli rimase accanto e lo aiutò a ristabilirsi,per me era ormai diventata come una mamma e lo era anche per Lucas e Nolan che anche se non erano i suoi figli ,li aveva accuditi con così tanto amore"si"risposi e la salutai con un abbraccio,nel frattempo Trent salutò mio padre stringendogli la mano ,i loro sguardi non smettevano di emanava un certa rivalità ma era quella rivalità dei più grandi amici,entrambi si trovavano bene l'uno con l'altro ed ero così felice che mio padre avesse accettato Trent. Il mio sguardo ricadde su Nolan,era rimasto un po' in disparte,aveva un'aria così triste,era da un paio di giorni che non era più allegro e chissà cosa gli era accaduto. Mi avvicinai "allora non mi saluti?Fratello"lo stuzzicai,vidi finalmente un lieve sorriso , i suoi occhi verdi erano più scuri dei miei,più profondi ma altrettanto belli ,aprì le braccia "sto aspettando"lo avvertì,non sarei uscita da là senza un abbraccio da parte sua,era grazie a lui che avevo conosciuto mio padre,Lucas e Silvia ,ormai questa era diventata la mia famiglia e anche lui lo era. Ridacchiò "sei testarda"ammise prima di stringermi tra le sue braccia ,venni invasa dal suo profumo e prima che potessi dir qualcosa mi strinse ancora più forte,sembrava non volesse lasciarmi, "spero che non andrai via"sostenne, ricambiai quel abbraccio "sai che non lo farei mai,siete la mia famiglia"anche se sarei tornata a Ravenna sarei sempre tornata qui perché c'erano loro ed ero sicura che mi avrebbero aspettato  "ti proteggerò sempre,Beatrice"le sue parole vennero dette con un intensità incredibile,avevano un significato così intenso e profondo ,gli sorrisi 

Amami ,ti prego [ in fase di correzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora