capitolo 21

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Qualche mese dopo

"Giorno Beatrice"mi salutò la signora  Silvestro,era una simpatica vecchietta di circa 70 anni che viveva nelle vicinanze delle mia nuova casa,aveva dei folti boccoli bianchi e gli occhiali,era minuta,e aveva gli occhi azzurri. Stavo passeggiando per il quartiere ,avevo appena finito di fare jogging

"salve signora Silvestro"la salutai con un sorriso che lei ricambiò. In questi ultimi mesi erano cambiate un sacco di cose.Avevo ripreso la mia vita,avevo venduto la mia vecchia casa e grazie a dei risparmi che mi ero procurata in America,mi ero comprata una nuova casa in uno dei quartieri più tranquilli e carini di Ravenna. Avevo ripreso l'università e avevo già dato 4 esami,stavo a buon punto.  Non dovevo più nascondermi,ero libera. Da quella notte non avevo più rivisto Trent e mi mancava terribilmente,non avevo mai smesso di amarlo. Mi domandavo sempre cosa stesse facendo,se stava bene senza di me a Milano. Sapevo che aveva raggiunto  importanti traguardi in campo lavorativo,la sua azienda era riuscita ad avere dei contratti con delle aziende americane e scommetto che era tutto grazie a lui. Da quello che ero riuscita a scoprire(storcere) aveva chiuso il bordello e aveva dato una sistemazione a tutte le ragazze. Era cambiato,stava diventando un uomo migliore.Alla fine avevo fatto bene a lasciarlo,solo che dentro di me speravo continuamente che lui mi cercasse e che mi avrebbe cercato,che mi amava,ma niente,in questi mesi non mi aveva mai cercato. Forse sul serio per lui ero solo un cotta?A questa domanda il mio cuore sprofondava e il mio mondo cadeva a pezzi.Arrivai a casa,a differenza dell'altra questa era molto più grande e illuminata. Aveva un piccolo corridoio che portava nell'ampio salone,arredato in stile moderno,con un divano beige,una tv,che si trovava tra le due librerie e a lato c'era una piccola scrivania di legno nero. Un open space divideva il salone con la cucina di marmo con un 'isola piuttosto ampia(sempre moderna). Andai nel mio nuovo bagno ,con una meravigliosa vasca molto ampia. Mi spogliai e mi ci immersi. Che pace. Appena finito sentii bussare. Mi vestii e andai a aprire. 

"giorno Beatrice"mi salutò Giulia,smagliante come sempre,le sorrisi e la feci entrare

"allora Giulia qual buon vento ti porta in codesta dimora"dissi ironica

"la vostra assenza mi trafiggeva l'anima,il tempo passava troppo lentamente e ahimè la mia lontananza da voi era impossibile"affermò reggendo il gioco

"oh così mi lusingate,mia cara,ma suppongo che la vostra presenza sia dovuta non solo alla voglia di vedermi ma anche a altro,concordate?"conoscevo fin troppo bene Giulia per capire che venirmi a trovare alle 4 del pomeriggio solo per vedermi non era l'unico motivo

"oh come al consueto capite ogni mia mossa signorina,le devo dar pregio, sono qui per comunicarle se le farebbe piacere venire con me a una festa"disse allungando la sua mano,la guardai scettica.Una festa?

"che genere di festa?"chiesi dubbiosa,mi preoccupavo sempre delle feste a cui mi invitava Giulia. Una volta mi costrinse a bere così tanto che al mattino mi trovai in un parco(non chiedetemi come ci sia arrivata perché non lo so neanche io)

"stasera c'è una festa di beneficenza qui a Ravenna,in onore di una delle cause a cui mia madre era sostenitrice,quindi ci devo andare,ma Beatrice sai che mi sento a disagio,d'altronde sarà piena di uomini d'affari e mi sentirò fuori posto da sola quindi vorrei che venisti anche tu"spiegò e mi guardò con gli occhi dolci,questo era un colpo basso

"Giulia beh io non cred-"non ebbi il tempo che vidi i suoi lucidi,altro che lacrime era un'attrice nata,mio malgrado fui costretta a accettare

"va bene"dissi in tono di arresa,mi sorrise

"bene,la festa è alle 8, vestiti elegante,ci sarà una belle sorpresa"mi fece l'occhiolino prima di andare via,non lasciandomi neanche il tempo di rispondere oppure di capire qual'era questa sorpresa. Con riluttanza iniziai a prepararmi. Scelsi un vestito azzurro lungo che mi cadeva delicatamente sulle gambe con una taglio laterale sulle gambe,era a scollo a cuore decorativo con piccoli ornamenti bianchi. Lasciai i capelli sciolti,leggermente mossi e me li fermai con una forcina bianca dando l'effetto che cadevano da un solo lato. Ai piedi un paio di tacchi bianchi e infine mi truccai leggermente. Erano appena le 8 e Giulia venne a prendermi. Indossava un vestitino aderente,ma elegante,viola,monospalle,con scollo a cuore e decorato con  una piccola fascia.I capelli le ricadevano sulle spalle ,ed era truccata. Stava benissimo. La villa era bellissima, decoratissima,con delle enormi tende rosse che ricoprivano le finestre . C'erano centinaia di camerieri con vassoi che offrivano bevande e cibo ai centinaia di inviatati presenti in sala. C'era un piccolo quartetto,e una giovane bionda , gli occhi color caramello con un vestito rosso accesso che parlava.

"e con questo vi ringrazio della vostra presenza e vi invito a gustarvi la serata"concluse

"Beatrice,io vado a salutare delle persone"mi informò Giulia,

"io vado fuori"risposi e mi diressi fuori,lontano da quel trambusto e giunsi nell'enorme giardino della villa ,ben decorato.

Trent prov

Erano passati dei mesi,dei cazzi di mesi senza di lei. Non mancava un singolo minuto in cui io non la pensassi,era l'oggetto di tutti i miei pensieri e dei miei sogni. Per quanto l'amassi mi promettevo che dovevo lasciarla vivere la sua vita,essere felice di ridarle quello che le avevo privato. Volevo essere l'uomo che le sarebbe stato accanto e che l'avrebbe amata e protetta. Per questo  avevo chiuso il bordello e tutti i legami con l'attività illegale di mio padre, e non l'avevo cercata. Volevo vederla,desideravo dirle che l'amavo. Sospirai,mi trovavo in un'altra noiosa festa di beneficenza,per quanto non fossi elettrizzato di stare lì lo dovevo fare per mia madre,lei aveva a cuore queste cose. Mentre mi fingevo interessato all'argomento di cui discutevano alcuni uomini vicino a me ,scorsi tra gli invitati mia sorella

"scusatemi,torno subito"dissi agli uomini  e mi avvicinai Giulia,aveva un vestito aderente viola,dovevo iniziare a proibirle alcune cose e sapevo già da dove partire

"Giulia,ti sembra il modo di vestirti"la rimproverai,questo posto era pieno di uomini che la stavano mangiando con gli occhi

"non mi sembra così inappropriato"si giustificò e mi guardò innocente

"sul serio?"le chiesi severo

"comunque faresti meglio ad andare in giardino"ammise,la guardai dubbioso

"perché?"chiesi

"tu fallo e basta,poi mi ringrazierai" mi appoggiò una mano sulla mia spalla e mi  guardò compiaciuta "ricordati questo,per il domani,ho bisogno di una macchina nuova"aggiunse prima di spingermi fuori. Anche se scettico mi diressi fuori. Non c'era nessuno,continuai a camminare fin quando non mi bloccai davanti alla figura più bella che avessi mai visto. Beatrice era di spalla ferma vicino a un albero a contemplare il cielo. In un secondo il mio cuore smise di battere. Era lì,bellissima,stupenda,con quell'abito azzurro,e quei capelli. Mi avvicinai.

Beatrice prov

<Beatrice>mi richiamò la voce più bella che udirono le mie orecchie. Non potevo crederci,quella voce era fin troppo famigliare,mi girai e lo vidi. Trent era magnifico,da togliere il respiro,aveva i capelli tirati all'indietro,e un completo grigio con una camicia bianca. Mi guardò sorpreso,quegli occhi erano così belli,mi erano mancati da morire,iniziai subito a sentire le farfalle nello stomaco e le guance colorarsi.

"Trent"dissi stupita "non pensavo che fossi a Ravenna"aggiunsi,mi sorrise

"questa causa era molto importante per mia madre"affermò mettendosi le mani in tasca e guardando la villa. Lessi nel suo sguardo un filo di tristezza,"oh Trent". Si accorse che lo stavo guardando e mi guardò attento,mi osservò. Quanto desideravo baciarlo.

"Beatrice"mi chiamò,sotto il suo sguardo mi sentivo avvampare,si avvicinò,non riuscivo a muovermi

"sei la persona più meravigliosa e più bella presente qui"aggiunse e continuò a avvicinarsi,il mio cuore sembrava scoppiare,non smetteva di battere. Si fermò a un millimetro da me 

"Beatrice sono stato una persona orribile,ti ho privato di tutto,delle tua vita,ti ho fatto del male,"ammise e mi accarezzò il viso,"Oh Trent sei stato l'unica che mi fa fatto battere il cuore,sei stato il mio cavaliere ma allo stesso il pirata,non sai il potere che hai su di me,è immenso,dal primo sguardo sono sempre stata tua,tua prigioniera,incatenata a questo amore".

"spero che potrai perdonarmi"aggiunse chinandosi su di me "Ti Amo ,ti ho sempre amato"dichiarò e mi baciò. Il bacio più bello di tutta la ma vita,mi amava e lo sentivo in quel bacio così desideroso,gli misi un braccio intorno al suo collo e ricambiai,portò una sua mano intorno alla mia vita stingendomi verso il suo petto,le nostre lingue dopo tanto finalmente si incontrarono di nuovo

"Ti amo Trent,ti ho sempre amato"affermai.

Amami ,ti prego [ in fase di correzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora