venticinque

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Io e Jordan ci avviamo verso il pullman, la professoressa ci guarda male squadrandoci dalla testa ai piedi.

«Altri pochi minuti e vi avremmo lasciati qui.» dice incrociando le braccia al petto e sollevando un sopracciglio con aria di rimprovero.

«Ci dispiace professoressa, non ci eravamo resi conto di quanto si fosse fatto tardi.» dico sperando che mi creda, anche perché è la verità.

«Per questa volta passa, ma solo perché mi fido di te Gracel.» dice sorridendomi, ma guardando male Jordan.

A quanto pare la sua fama lo precede anche con i professori.

Entriamo nel pullman rendendoci conto che non ci sono posti vicini, così siamo costretti a separarci. Io vicino Serena e lui vicino al ragazzo con cui ha litigato ieri sera.

Jordan stringe i pugni e serra la mascella. Si trova qualche posto dietro di me, ma riesco a notare questi particolari come se fossi al suo fianco.

Prendo il telefono e gli mando un messaggio: "Vuoi fare a cambio di posto?"

Voglio evitare che ci siano problemi e io saprei stare molto più tranquilla di lui.

Sento il telefono vibrare e leggo il suo messaggio: "Per nessun motivo ti farei stare a fianco a questo coglione."

Instintivamente mi giro a guardarlo e lui fa lo stesso, è davvero premuroso nei miei confronti.

«Gracel, devo dirti una cosa.» dice Serena con aria triste distogliendomi da Jordan.

«Dimmi.» rispondo preoccupata per il suo tono di voce.

«Sai che sono molto brava con il computer, no?» dice.

Cosa centra questo?

«Si, dunque?» domando non capendo cosa possa centrare questa cosa in questo momento.

«Sono riuscita a rintracciare la fonte dell'indirizzo ip di chi ha caricato la foto di Cristina.» dice con la voce fiera, ma contemporaneamente triste.

«E da dove proviene?» domando.

Non vedo l'ora di sbattere in faccia a Cristina la verità, ovvero che non sono subdola come lei e che non mi abbasserei mai ai suoi livelli.

«Proviene dalla stanza di Jordan.» dice guardandosi le mani.

Sbarro gli occhi incredula. Ha assistito alla scenata di Cristina e non ha detto nulla, ha lasciato che mi accusasse. So che la foto l'ha caricata per vendicarsi di ciò che lei ha fatto a me, ma non è una giustificazione valida e quantomeno me ne avrebbe dovuto parlare. Si è comportato esattamente come Cristina.

Mi giro verso Jordan che quando mi vede mi sorride. Non ricambio il sorriso e mi rigiro verso Serena che continua a fissarsi le mani.

«Ne sei sicura?» domando sperando che ci sia una minima possibilità che si sia sbagliata.

«Purtroppo si.» dice guardandomi triste.

«Grazie di avermelo detto.» dico sorridendo e mettendo le cuffiette.

In questo momento ho bisogno solo di isolarmi dal mondo e riflettere. Quello che Jordan lo ha fatto per vendicarmi, ma non per questo è meno schifosa come azione.

So che Cristina merita tutto il mio odio per ciò che mi ha fatto e per essere stata con Bryan e magari meritava anche quel genere di umiliazione, ma la cosa che non mi va bene è che sia stato Jordan a divulgare la foto perché si è comportato esattamente come lei. Forse non sono tanto diversi infondo.

Cerco di distogliere questi brutti pensieri e di trovare un modo di giustificare Jordan, ma non ci sono giustificazioni valide per il suo gesto.

Il pullman si ferma e tutti quanti scendiamo, non aspetto Jordan e insieme a Serena seguo la professoressa verso il museo.

Voglio godermi questa visita al museo senza dovermi preoccupare di altro, affronteró tutto dopo.

Ci fermiamo davanti alla biglietteria dove la professoressa ritira i biglietti. Entriamo nel grande museo ed è tutto magnifico.

I love you more than my MarlboroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora