settanta

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«Ovviamente.» dice Miriam sorridendo.

Le altre due ragazze annuiscono ed un sorriso sincero nasce sul mio viso, qualsiasi cosa accada con Jordan so di poter contare su queste splendide ragazze.

Sicuramente Chantal non la reputo ancora una vera e propria amica, ma le voglio bene e sono fiera di lei.

«Domani venite a scuola?» domando.

«Ma sei fuori? Nessuno va a scuola il giorno dopo il rientro dalla gita.» dice Miriam sbarrando gli occhi come se avessi appena detto di aver commesso un omicidio.

Merda, ciò vuol dire che il mio incontro con Jordan è rimandato di un altro giorno.

Questa attesa mi uccide.

«Scusa.» dico alzando le mani in segno di resa.

Non avevo per niente preso in considerazione questa possibilità, ma effettivamente un giorno di riposo serve dopo una settimana lontani da casa.

«Domani ci vediamo?» domanda Serena.

«Certo, c'è un bel parco vicino casa mia, ci vediamo li?» domanda Miriam sorridendo.

«Per me va bene.» dico contenta di rivedere le mie amiche domani.

«Anche per me.» dice Chantal e non posso far a meno di notare quanto sia vero il sorriso sulle sue labbra.

Sembra una ragazza nuova, sembra rinata.

«Quando torni a casa mandaci la posizione, allora.» dico a Miriam non sapendo dove abiti.

«Va bene.» dice sorridendo.

«Magari incontri quel ragazzo per il caffè.» dice Serena facendo l'occhiolino.

«Non farti troppi film, è solo un bravo ragazzo che reputo simpatico, niente di più.» dico sbuffando.

«Direi che comunque deve prima affrontare altri problemi.» dice Chantal seria.

«Ah, l'amour.» dice Miriam e tutte ridiamo per il tono esasperato con cui ha pronunciato questa frase in francese.

«Jordan sarà un bel problema.» dico perdendomi nei miei pensieri.

Ho paura di cosa mi dirà e di come reagirà al bacio con Peter.

Ho paura di scoprire di essere stata usata per tutto il tempo oppure di averlo tradito mentre lui era a Miami per problemi seri.

Dovrebbe capire la situazione, stavamo insieme da pochissimi giorni quando lui è scomparso insieme ad una ragazza senza dare spiegazioni a nessuno, chiunque avrebbe pensato il peggio.

Sicuramente baciare il suo migliore amico non è stato un comportamento giusto e non voglio assolutamente cercare di giustificarmi, ma penso che dovrebbe riuscire a comprendere il momento di debolezza.

Mi vergogno immensamente per quello che ho fatto e sinceramente nella situazione inversa non credo che lo avrei perdonato.

Sono fottutamente ipocrita.

«Tutto bene?» domanda Serena rivolgendomi uno dei suoi soliti sorrisi in grado di tranquillizzare chiunque.

«Tutto bene.» dico sorridendo e abbandonandomi ai miei pensieri.

«Andrà tutto bene.» dice Miriam sorridendo.

Lo spero.

Le sorrido.

«Chantal, devo trovare un modo per farti avvicinare a Peter.» dico sorridendo guardando la ragazza.

Le sue guance si tingono improvvisamente di rosso, è imbarazzata.

«Non c'è bisogno.» dice lei con voce titubante.

«Ormai è deciso, ci inventeremo qualcosa.» dice Miriam sorridendo entusiasmata dall'idea di far mettere insieme quei due.

«Assolutamente.» dico sorridendo.

«Grazie ragazze, ma credo che ormai sia una causa persa.» dice abbassando lo sguardo sulle sue scarpe.

Questa ragazza ha un tornado dentro di sé, ha vissuto per tanto tempo nel modo sbagliato al fianco di una persona che non ha fatto altro che usarla e tutti hanno sempre pensato che fossero uguali, cosa assolutamente non vera.

Lei è solo tanto fragile.

«Adesso finalmente sei in buone mani.» dico sorridendo.

«Cristina non si è mai interessata dei miei problemi.» dice la ragazza e un velo di tristezza si posa sui suoi occhi.

«Dimenticati di Cristina, non merita la tua considerazione. Hai imparato da questa esperienza che la cosa migliore è essere sempre se stessi. Prendi solo il buono da questa situazione e non voltarti indietro.» dice Serena stringendo la mano di Chantal.

Questa ragazza dovrebbe fare la psicologa.

I love you more than my MarlboroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora