sessantaquattro

90 7 0
                                    

«Non so come ho fatto a sopportarla per tutti questi anni.» dice Chantal visibilmente a pezzi.

Fissa il vuoto, per lei non deve essere facile aver chiuso in modo così brutale con lei.

«Non pensare al passato, ma al futuro.» dice Serena sorridente strappando un sorriso alla ragazza.

«Ci ha provato con Peter.» dice Chantal con le guance rosse.

«E lui?» domando sbarrando gli occhi.

«L'ha respinta anche se lei ha provato letteralmente a saltargli addosso.» dice la ragazza, gli occhi sono lucini ed una lacrima minaccia di rigarle il viso.

«Aspetta, scommetto che lo ha minacciato di fargliela pagare.» dice Miriam ridendo per alleggerire la situazione.

«Esatto.» dice Chantal accennando un sorriso.

Peter è stato trascinato in questa situazione a causa mia, Cristina pensa che io nutra un qualche interesse per lui e vuole farmela pagare ed in tutto ciò Chantal ne paga le conseguenze.

«Che puttana.» dico sussurrando a denti stretti.

Penso di essere diventata rossa per la rabbia, Peter è un bravo ragazzo e non voglio che lei lo metta in mezzo ai suoi sporchi piani di vendetta.

«Puoi dirlo forte, amica.» dice Miriam alzando gli occhi al cielo.

«Peter non avrebbe mai ceduto a lei, comunque.» dico rilassando muscoli in tensione.

«Perché ne sei così convinta?» domanda Chantal fissandomi in modo investigatorio.

«Non è il suo tipo.» mi limito a dire per non dover dare troppe spiegazioni.

«Io penso che per qualunque ragazzo sia impossibile non avere qualche fantasia su Cristina.» dice Serena osservando la ragazza sul fondo del pullman.

Il modo di vestire della vipera lascia davvero poco all'immaginazione e gli ormoni di questi adolescenti scommetto che fanno fatica a stare calmi.

«Lo so, ma Peter non è il classico ragazzo che si sofferma sull'aspetto fisico.» dico tranquilla.

«Da quanto ho potuto conoscerlo ne sono convinta anche io.» dice Miriam dandomi ragione.

«Per questo non mi ha mai degnata di uno sguardo, mentre io cercavo di cambiare per essere come Cristina e piacere, il ragazzo che piace a me cercava qualcuno come la ragazza che ero prima.» dice Chantal poggiando le gambe sul sedile e stringendo il suo corpo alle ginocchia, esattamente come faccio spesso io.

«Avrà modo di capire che la tua era solo una maschera.» dico sorridendo alla ragazza seduta dietro di me.

«Lo spero.» dice visibilmente a pezzi.

«Adesso cambiamo argomento!» dice Miriam in tono autoritario. «Cosa vi mancherà maggiormente di Barcellona?»

«La nostra camera.» dice Serena.

«Il cibo.» dice Chantal ridendo.

«Anche a me.» dice Miriam ridendo per la risposta in comune con la ragazza.

«Il cortile.»

Serena mi sorride mentre Miriam mi rivolge un'occhiataccia, sicuramente non vuole che mi perda nei miei pensieri.

Sorrido ad entrambe e mi perdo nel mio mondo solo per qualche secondo, solo il tempo di trovare la forza per andare avanti.

«Giochiamo al gioco della bottiglia?» domanda una ragazza sul fondo del pullman.

«Io non ci gioco.» dico alle mie amiche e loro annuiscono.

«Io si.» dice Miriam.

«Anche noi.» dicono Serena e Chantal dopo essersi consultate.

Tutti i ragazzi che vogliono giocare si siedono ai posti di dietro e chi non vuole si siede avanti per lasciare posti liberi.

Io vado dietro, ma rimango in piedi, per stare con le mie amiche.

«Si inizia.» dice una ragazza dai capelli rosa con la bottiglia in mano.

È davvero bella ed ha uno stile particolare, ha i capelli rosa fin sopra le spalle e grandi occhi azzurri, diversi buchi alle orecchie ed un cerchietto al naso, stravagante, ma non eccessivamente.

I ragazzi fanno sorrisetti alle ragazze e molte di loro non ricambiano, ognuno spera che la bottiglia lo accoppi con qualcuno in particolare.

La ragazza dai capelli rosa gira la bottiglia che indica Peter, rigira ed indica Cristina.

Merda.

Vedo Chantal sbiancare.

I love you more than my MarlboroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora