«Perché piangi?» le domando, sono qui per lei non per me.
«Non dovrei dirtelo.» dice stringendo ancora di più le gambe al suo petto.
«Puoi fidarti.» dico sorridendo.
È una brava ragazza, mi dispiace che Cristina la stia rovinando in questo modo.
«Cristina pensa che a te piaccia Peter ed è decisa a portarselo a letto per farti un torto.» dice in un sussurro di voce ricominciando a piangere.
«Lei sa cosa provi per lui?» domando incredula che un'amica possa arrivare a tanto, poi ripenso a Michelle e mi rendo conto che un'amica può fare molto peggio.
Annuisce tirando su con il naso.
«A Peter non piacciono le ragazze come lei, me lo ha detto chiaramente.» dico cercando di tranquillizzarla.
«Dunque non gli potrò piacere mai.» dice sussurrando, sembra davvero distrutta.
«Tu non sei come lei, hai solo avuto la sfortuna di legare con la persona peggiore che ti potesse capitare, ma fai ancora in tempo a tornare te stessa.» dico prendendo la sua mano e stringendola.
«Forse hai ragione.» dice asciugando una lacrima dalla sua guancia.
«Le amiche non sono quelle che ti usano per fare i compiti e non si interessano di come stai e di quello che provi, le amiche non ti usano solo per parlare dei loro problemi. Le amiche sono quelle con cui studi insieme anche se alla fine non studi per niente, sono quelle con cui si può parlare dei propri problemi, sono quelle che si preoccupano di come stai e fanno di tutto per farti ridere. Le amiche non sono quelle che ti riducono così.»
Ripenso a come si è dimostrata Michelle, pensavo che la nostra amicizia fosse indistruttibile e che sarebbe resistita nel tempo, invece non ci ha pensato due volte ad andare a letto con il ragazzo che amavo, facendomi soffrire.
Penso a Miriam e Serena e a quanto sono fortunata ad averle nella mia vita, riescono sempre a farmi sorridere e a farmi stare bene.
Chantal mi abbraccia e io ricambio stringendola, è davvero brava e mi dispiace che debba stare male.
«Scusa per la scenata di questa mattina.» sussurra al mio orecchio.
«Nessun rancore.» dico sorridendo dopo aver sciolto l'abbraccio.
Prendo due sigarette dal pacchetto e gliene offro una, la aiuterà a calmarsi.
La accetta sorridendo e con il suo accendino accende entrambe.
«Devi avere il coraggio di essere te stessa, non annullarti per nessuno.» dico tirando fuori il fumo dalla bocca.
«Hai ragione.» dice sorridendo.
Finalmente ha smesso di piangere, ha comunque gli occhi rossi e gonfi, ma sicuramente sta riuscendo a combattere contro la tristezza e la delusione e sono felice di averla aiutata.
«Io adesso entro, non tardare troppo altrimenti non troverai nulla da mangiare.» dico sorridendo e alzandomi.
Le lascio un'altra sigaretta ed entro in albergo.
Le mie due amiche sono sedute esattamente al posto di prima e noto con felicità che hanno riempito un piatto anche per me.
«Grazie ragazze.» dico sedendo al mio posto e iniziando a mangiare, mi è tornata la fame.
«Tutto bene con Chantal?» domanda Serena.
Racconto alle mie due amiche cosa è successo in questi minuti in cortile.
«Che brutta stronza Cristina.» dice Miriam battendo un pugno sul tavolo.
«Speriamo che Chantal ascolterà i miei consigli.»
Dopo un bel pezzo di tiramisù ci alziamo dal tavolo e torniamo in camera per iniziare a sistemarci per la festa di questa sera, spero che vada tutto bene.
Ci laviamo, trucchiamo e sistemiamo bene i capelli.
Indosso un vestito nero aderente che arriva fin sopra al ginocchio che Miriam mi ha obbligata a mettere ed un paio di tacchi neri non eccessivamente alti.
Serena ha messo una tuta intera turchese con un paio di ballerine.
Miriam indossa un vestito rosso fuoco a minigonna con un paio di tacchi dello stesso colore.
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I love you more than my Marlboro
Teen FictionGracel è una ragazza semplice che ama passare inosservata e non vuole guai, debole emotivamente a causa di una storia finita male. Jordan è il ragazzo più carino della scuola che da qualche settimana si sta dimostrando interessato a lei, ma ogni suo...