Vorrei dormire un po' per evitare che il mio cervello mi torturi con le peggiori ipotesi su cosa possa essere successo.
Jordan è andato via, senza dire niente a nessuno, per la fretta ha dimenticato il telefono qui e Cristina lo ha visto andare via con una ragazza.
Non so se posso fidarmi di lei, potrebbe averlo detto solo per farmi stare male, ma Jordan non è qui per smentire ed io non so proprio cosa fare.
«Buongiorno.» dice Serena dopo essersi svegliata e stiracchiata, distogliendomi dai miei pensieri.
«Buongiorno.» dico sorridendo.
«Che ore sono?» domanda la ragazza stroppicciandosi gli occhi.
«Le dieci.» dico guardando l'orario sul display del mio telefono.
A questo punto mi viene un'idea in mente. Ho il telefono di Jordan e ieri involontariamente ho visto la sequenza di sblocco.
Cerco di allontanare immediatamente l'idea di violare la sua privacy dalla mia mente, è sbagliato e dovrei fidarmi di lui. Se lo venisse a sapere non me lo perdonerebbe.
Ma forse solo un'occhiatina veloce quando non mi vede nessuno non sarà nulla di grave.
Cerco di riprendermi dalla lotta che il mio cervello sta intraprendendo con il mio buon senso e mi alzo dal letto.
«Sto facendo un giro in cortile.» dico sorridendo alla mia compagna di stanza e uscendo.
«A dopo, tesoro.» dice salutandomi.
Mentre scendo le scale sento qualcuno che mi chiama.
«Gracel!»
Mi volto e vedo il viso del ragazzo che ho conosciuto questa mattina, il compagno di stanza di Jordan.
«Ciao, Peter.» dico salutando e non potendo far a meno che ammirare nuovamente i suoi occhi e le sue lentiggini.
Molti le odiano, io le adoro.
«Dove vai?» domanda quando ormai è vicino a me.
«In cortile a fumare, mi fai compagnia?» domando.
«Certo.» dice sorridendo e scendendo le scale con me.
«Non ti ho mai visto a scuola con Jordan.» dico cercando di investigare un po'.
«Non amo stare in mezzo alla gente che frequenta lui, di solito resto in classe o vado in classe di qualche mio amico.» dice sorridendo timidamente.
Si vede che è un bravo ragazzo ed effettivamente non capisco come possa essere amico di Jo. Come non capisco come io possa essere la sua ragazza.
«Io invece passo il tempo a scuola in cortile a fumare.» dico ridendo dopo essere uscita nel grande cortile dell'albergo.
Prendo il pacchetto dalla tasca e infilo una sigaretta tra le labbra, spero che almeno questa riesca a farmi rilassare un po'.
«Ne vuoi una?» chiedo a Peter.
«Non fumo.» dice sorridendo e alzando una mano. «Grazie comunque.»
«Hai una tua idea sul motivo per cui Jordan è andato via?» dico sedendomi al suo fianco su di una panchina.
Non ho voglia di sedermi sotto al grande albero senza il mio ragazzo, quel posto era diventato un po' il nostro posto.
«No.» dice cambiando espressione, sembra preoccupato.
«Cristina mi ha detto che lo ha visto andare via con una ragazza.» dico, voglio sapere se lui è a conoscenza di qualcosa che dovrei sapere.
«Anche un mio amico mi ha riferito lo stesso.» dice senza guardarmi e iniziando a mangiarsi le unghie.
Sembra in soggezione, ha paura di dire qualcosa di sbagliato ed è comprensibile, la situazione è molto strana e una minima frase formulata del modo sbagliato potrebbe farmi crollare.
Non risposdo, mi limito ad abbassare lo sguardo sulla sigaretta quasi finita e cercare di pensare ad altro.
Ci sarà una spiegazione, non devo pensare al peggio.
«Gracel, lui è innamorato di te. Non sarebbe mai andato via con un'altra.» dice Peter cercando di consolarmi.
Avvolge un braccio intorno alle mie spalle e io poggio la testa sul suo petto.
Se è vero quello che dice, perché ho questa bruttissima sensazione?
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I love you more than my Marlboro
Teen FictionGracel è una ragazza semplice che ama passare inosservata e non vuole guai, debole emotivamente a causa di una storia finita male. Jordan è il ragazzo più carino della scuola che da qualche settimana si sta dimostrando interessato a lei, ma ogni suo...