quaranta

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«Grazie.» dico timidamente.

È davvero strano l'effetto che questo ragazzo ha su di me, vorrei stargli lontana perché ho paura di prendere decisioni sbagliate.

«Hai avuto novità?» domanda.

Scuoto la testa e abbasso lo sguardo sulle mie scarpe, mi fa male parlare di Jordan, vorrei solo non pensare a tutto questo casino.

Vorrei solo pensare positivamente e non sempre negativamente.

«Tranquilla.» dice accennando un sorriso e posando una mano sul mio braccio.

Rabbrividisco al contatto e lui se ne rende conto perché allontana immediatamente la mano.

Non voglio che si renda conto dell'effetto che mi fa.

«Entra.» dico sorridendo rendendomi conto di essere ancora ferma sull'uscio della porta.

Sorride e mi segue all'interno della stanza, le mie amiche lo accolgono con un grande sorriso e lui le saluta con altrettanta gentilezza.

È davvero un bravissimo ragazzo.

«Alla fine che film avete scelto?» dico ricordando che hanno deciso tutto mentre dormivo.

«Alla fine non abbiamo scelto e abbiamo optato per mangiare schifezze e guardare programmi in televisione totalmente a caso.» dice Miriam sorridendo.

Meglio così, non ho la testa abbastanza libera per seguire un film e se nel peggiore dei casi fosse stato un film romantico il mio umore sarebbe peggiorato ancora di più.

«Bene.» dico sorridendo e sedendomi sul divano.

Serena si siede alla mia destra e Peter alla mia sinistra, mentre Miriam si stende scomposta sulla poltrona.

Il mio braccio urta quello di Peter e sento il calore del suo corpo, un altro brivido percorre la mia spina dorsale. Ho bisogno di aria.

«Iniziamo!» dice Miriam che come al solito è esageratamente euforica.

Mi torna in mente ieri sera, quando lei era così contenta di andare a quella festa e se non fosse stato per Bryan e per l'eccessiva quantità di alcool ingerito dalla mia amica sarebbe anche stata divertente.

Sorrido ripensando a come Jordan mi ha difeso da Bryan, allontanandolo. Era geloso, furioso, glielo riuscivo a leggere negli occhi. Era geloso della sua ragazza, mentre adesso non so nemmeno se mi stia pensando, ovunque sia.

Ieri mi baciava, oggi è andato via con una.

Sto per scoppiare in lacrime e cerco di trattenermi.

Miriam mi passa una busta di popcorn ed inizio a mangiare, in questo momento vorrei solo essere sola sotto le coperte.

«Quanto amo questo programma!» dice ridendo il ragazzo al mio fianco.

La sua voce arriva alle mie orecchie lontana e ovattata, mi sto isolando e mi fa piacere.

Porto le gambe al petto e le stringo con le braccia, faccio finta di fissare la televisione anche se sento solo il rumore dei miei pensieri e vorrei che per un attimo tacessero.

La mia mente crea i pensieri peggiori e le supposizioni più brutte, quanto vorrei essere una persona positiva, ma non lo sono, ho troppe cicatrici per esserlo. Troppe persone mi hanno delusa per potermi fidare del tutto.

«Tutto bene?» sussurra Peter al mio orecchio.

Giro la testa verso di lui e i miei occhi si legano ai suoi, siamo davvero troppo vicini, posso sentire il suo respiro sul mio viso e le nostre labbra distano solo pochi centimetri.

Annuisco e mi rigiro di scatto, ho paura che ciò che provo quando lo guardo, credo sia solo un modo del mio cervello per distrarmi da Jordan e non voglio usare un ragazzo così bravo come rimpiazzo.

Mi cinge la spalla con il braccio muscoloso.

Sono certa che, dato il suo fisico, sia un'amante dello sport e sinceramente mi stupisco di quante patatine stia mangiando.

Ha un fisico perfetto, sembrerebbe una persona perennemente a dieta e attenta alle calorie.

Sento il suo profumo e non posso far a meno di poggiare la mia testa sul suo petto.

I love you more than my MarlboroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora