trenta

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Finito di mangiare Serena e Miriam tornano in camera mentre io e Jordan decidiamo di rimanere un po' da soli in cortile.

Passiamo il tempo ad abbracciarci e a farci foto, sento di poter essere me stessa con lui. Mi sento a mio agio come se lo conoscessi da tanto tempo.

Verso le cinque torniamo nelle nostre stanze per prepararci per la festa di questa sera, se dovessimo tardare immagino che Miriam ci farebbe fuori.

Arrivo in camera e rimango a occhi aperti per la scena davanti a me, ci sono vestiti e trucchi ovunque, sembra sia scoppiata una bomba.

«Che cosa succede qui?» dico ridendo.

«Miriam è in crisi, non sa cosa mettere stasera.» dice alzando gli occhi al cielo.

A quanto pare per lei questa festa è davvero importante.

Quando finalmente il bagno è libero entro per farmi una doccia veloce, eliminare il profumo di Jordan dal mio corpo mi rattristisce, come cambiano le cose in due giorni.

Dopo aver insaponato e sciacquato bene il mio corpo mi avvolgo nell'asciugamano, esco dal bagno e sento un notevole cambio di temperatura, fa freddo.

«Come mai fa così freddo?» domando rabbrividendo.

«Serena non sa usare il condizionatore.» dice Miriam fissando la nostra compagna di stanza intenta a schiacciare pulsanti sul telecomando.

«Dammi qui.» dico prendendo il telecomando e impostando il condizionatore ad una temperatura che non sia da polo nord.

«Grazie.» dice Miriam sorridendo.

«Avrei potuto farcela da sola.» dice Serena incrociando le braccia al petto.

«Si, certo.» dico sorridendo.

Indosso mutandine e reggiseno e asciugo i capelli, lisciandoli successivamente con la piastra.

Sono già le sei e un quarto.

«Come vi state vestendo?» domando a Serena e Miriam.

«Io metto una minigonna di pelle nera e un top grigio e nero.» dice Miriam entusiasta di aver trovato qualcosa da mettere.

«Io un vestito a minigonna celeste.» dice Serena sorridendo, lei è sicuramente la più sobria delle tre.

Le ringrazio e inizio a cercare qualcosa nella valigia. Trovo un vestito lungo fino alle ginocchia rosso molto aderente.

Lo indosso e mi guardo allo specchio, sinceramente non sono molto convinta nella mia scelta, il vestito mi sta bene ed è molto bello, ma non mi piace essere così appariscente.

«Sei stupenda!» urla Miriam mettendosi una mano sulla bocca spalancata.

«Grazie.» dico sorridendo timidamente. «Anche tu.» dico osservando la sua minigonna e il suo top, sembrano essere stati creati appositamente per lei.

Sorride e torna davanti allo specchio per truccarsi, io faccio lo stesso.

Passo un leggero filo di eyeliner ed un po' di mascara, non sono esagerata nel trucco, mi piace essere semplice. Passo sulle labbra un rossetto dello stesso colore del vestito e fisso per qualche secondo il mio riflesso sullo specchio.

Devo dire che mi piace davvero come sto.

Indosso un paio di tacchi neri e aspetto che le altre ragazze siano pronte per andare nel luogo dell'appuntamento con Jordan.

Quando Miriam e Serena sono finalmente sistemate scendiamo davanti all'entrata dell'albergo dove ad aspettarci c'è Jordan.

Indossa un paio di jeans aderenti e una camicia bianca che fa intravedere il suo fisico mozzafiato.

Gracel, calmati.

«Ciao amore.» dico sorridendo e lasciando un leggero bacio sulle sue labbra.

Mi abbraccia forte.

«Sei bellissima.» sussurra Jordan al mio orecchio, l'aria calda mi provoca un brivido per tutta la schiena e sono sicura che se non fossi tra le sue braccia i tacchi non mi avrebbero retto.

«Anche tu.» dico sussurrando al suo.

Mi stringe più forte prima di staccarsi dall'abbraccio, un profondo senso di vuoto mi coglie all'improvviso.

«Ciao ragazze!» dice Jordan rivolgendosi alle altre.

«Ciao, Jordan.» dicono loro ricambiando.

Chi se lo sarebbe mai aspettato di andare ad una festa accompagnata da Jordan Hill.

I love you more than my MarlboroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora